F1 | Red Bull forte in ogni condizione, Ferrari si difende nel lento
La prima giornata di libere a Miami ha regalato una Red Bull ancora punto di riferimento, sia sul giro secco che sul passo gara. La RB19 si conferma veloce ovunque, sia nelle sequenze veloci che sui rettilinei, mentre Ferrari cerca di difendersi nei tratti più lenti. La vera sfida sarà però quella sulla lunga distanza, dove spera di uscire Aston Martin.
La prima giornata di libere a Miami ha confermato le aspettative della vigilia, con una Red Bull estremamente competitiva e una Ferrari all’inseguimento dei rivali, senza dimenticare l’Aston Martin come terzo incomodo. L’obiettivo della Rossa è quello di continuare a progredire anche grazie agli aggiornamenti portati in occasione della tappa americana, tra cui un fondo rivisto e un nuovo diffusore, ponendosi con costanza come seconda forza di questo mondiale.
Le incognite per questo fine settimana, tuttavia, non mancano, a partire dall’asfalto, ancora una volta al di sotto delle attese nonostante sia stato posato un nuovo manto negli ultimi mesi. La pista offre davvero poco grip, specialmente al di fuori della linea ideale, tanto che i piloti hanno spiegato di aver avuto la sensazione di guidare quasi con gomme intermedie più che da asciutto. Un altro tema centrale nel corso del weekend sarà quello delle temperature del tracciato: nella prima sessione di prove libere di è toccato quota 53°C, mentre nella sessione pomeridiana è scesa intorno ai 37°C.
“Il nuovo asfalto è molto liscio e scivoloso, offre poco grip meccanico ma allo stesso tempo una buona aderenza, che è migliorata sempre di più man mano che le condizioni miglioravano. Oltre all'aumento delle prestazioni della vettura quest'anno, questo ha portato a un certo surriscaldamento degli pneumatici posteriori”, ha spiegato Simone Berra, Chief Engineer Pirelli al termine del venerdì. Tema altrettanto interessante è quello del graining, presente soprattutto sulle gomme anteriori, sollecitate in particolare nel primo settore.
Max Verstappen, Red Bull Racing RB19
Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images
Più che sulla breve distanza, dove la soft ha mostrato una buona resistenza permettendo di completare più tentativi, questo aspetto sarà cruciale in gara, quando usciranno fuori i limiti nella gestione gomma da parte delle vetture, elemento in cui la Ferrari ha mostrato una certa difficoltà nelle (poche) prove portate a termine. La mancanza delle serie di supporto come la Formula 2 e la Formula 3 chiaramente inciderà nella gommatura dell’asfalto, ma il tracciato continuerà ad evolversi durante l’interno fine settimana.
Come era prevedibile, la Red Bull si è dimostrata ancora una volta la vettura da battere, sia sul giro secco che sulla lunga distanza, facendo la differenza soprattutto nel primo settore. In particolare, Verstappen e Perez sono stati in grado di portare una velocità significativamente maggiore rispetto agli altri team nella lunga curva sette e alla dodici, ovvero in quei tratti in cui conta avere buona stabilità complessiva e, soprattutto un anteriore preciso.
L’aspetto interessante del venerdì è che i tempi migliori dei piloti non sono giunti al primo tentativo con un set fresco, ma piuttosto dopo diversi passaggi, segno che la soft ha dimostrato una buona resistenza nonostante le peculiarità del tracciato. Indubbiamente in qualifica sarà differente, ma osservando gli onboard e le telemetrie sono comunque emersi aspetti interessanti dalla prima giornata di prove.
Confronto libere Miami Leclerc Verstappen
Photo by: Gianluca D'Alessandro
Come in altri appuntamenti, la Red Bull si è dimostrata la squadra più competitiva sui rettilinei, con la RB19 a fare da riferimento per i top team, anche su una distanza piuttosto breve come quella del rettilineo di partenza. Mettendo a confronto anche i riferimenti di Aston Martin, non è difficile pensare che comunque la squadra del Cavallino abbia mantenuto qualcosa in più nel taschino in vista del sabato, come già avvenuto in altre tappe di questo avvio di campionato. Sugli altri due allunghi, quello che porta da curva 8 a curva 11 e quello finale prima dell’ultima staccata, Verstappen ha riportato un vantaggio rispettivamente di 7 e 8 km/h nonostante la Rossa questa volta non abbia mostrato un derating così pronunciato.
Altro punto di forza per la RB19 è il resto del primo settore, in particolare il tratto della sequenza veloce 4-5, dove sia Perez che Verstappen hanno mostrato un’ottima reattività anche nel passaggio interno sul cordolo. Un aspetto che si era manifestato già in altre occasioni in questo avvio di mondiale e, su una pista come quella di Miami, potrebbe giocare un ruolo importante.
Seppur siano solo libere, vi è tuttavia un altro elemento che vale la pena evidenziare, ovvero la differenza di traiettorie in percorrenza della sette: Verstappen è in grado di mantenersi più stretto percorrendo meno metri, mentre Leclerc opta per una traiettoria più larga vicino al cordolo esterno, sacrificando la percorrenza per massimizzare l’uscita di curva otto.
Confronto libere Miami Leclerc Alonso
Photo by: Gianluca D'Alessandro
Non è un caso che il Ferrarista riporti una velocità di percorrenza superiore alla otto, la curva che immette sul rettilineo successivo, ma ciò è in parte mitigato da quanto perso nel tratto precedente.
La Rossa però si riscatta soprattutto nel tratto lento, il medesimo che aveva dato segnali incoraggianti già in Australia e in Azerbaijan. Ciò lo si è potuto osservare soprattutto nella sequenza 13-14-15-16, dove la SF-23 ha ben figurato probabilmente sfruttando anche un assetto leggermente più morbido sul lato sospensivo. Rimane però interessante osservare il comportamento in curva 12, il lungo tratto a destra dove i piloti della Red Bull sono in grado di mantenere buone velocità di percorrenza pur restando più vicino al muro interno, potendo così percorrere meno metri rispetto agli avversari.
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