F1 | Red Bull: due mondiali in ballo, c'è il Costruttori a rischio?
Verstappen, quando mancano 10 GP alla fine della stagione, può vantare 78 punti di vantaggio su Norris, un margine di sicurezza che può gestire anche se la RB20 non è più la monoposto di riferimento. Diverso è il discorso nel Costruttori, dove la McLaren può sfidare Milton Keynes se Perez non ritroverà la forma perduta.
Max Verstappen, Red Bull Racing RB20, Lando Norris, McLaren MCL38
Foto di: Andy Hone / Motorsport Images
Max Verstappen può davvero rischiare di perdere il mondiale? La Red Bull sarà in grado di respingere l’assalto della McLaren? Il prossimo weekend scatterà la fase 2 del campionato mondiale F1 2024. Le dieci tappe ancora in calendario metteranno in palio 284 punti per la classifica riservata ai piloti e 485 per quella Costruttori un bottino che durante la pausa estiva ha innescato scambi di opinioni tra appassionati ed anche addetti ai lavori.
Le prime due grandi domande sono ovviamente riferite alle due classifiche generali, che vedono Verstappen e la Red Bull in quella prima posizione presa sotto la prima bandiera a scacchi stagionale e mai più ceduta.
Sono però due leadership diverse. Max ha trascorso la pausa estiva con la tranquillità che gli garantiscono i 78 punti di vantaggio che vanta oggi su Lando Norris. Di fatto sono tre Gran Premi di margine, un sostegno enorme che lascia spazio ad un solo possibile scenario in grado di riaprire realmente i giochi, ovvero due battute a vuoto.
Christian Horner parla con Max Verstappen: la Red Bull riuscirà a conquistare i due titoli mondiali?
Foto di: Red Bull Content Pool
Possibile, ma in quanto alle probabilità che accada davvero bisogna ricordare che l’ultimo ritiro di Verstappen risale allo scorso Gran Premio d’Australia, ed il precedente (sempre a Melbourne) nel 2022. Se nelle ultime 54 gare Max si è ritirato una sola volta, è se non altro molto poco probabile che accusi due stop nelle prossime 10.
Max ha dalla sua anche una sorte mai avversa. Nelle gare di Spielberg e Hungaroring ha rischiato una doppia battuta a vuoto a causa dei contatti con Norris e Hamilton, ma in entrambi i casi è riuscito a concludere la gara in quinta posizione, mettendo insieme 20 punti, poco meno di una vittoria. Sono anche questi i passaggi (in una stagione inaspettatamente ritrovatasi in uno scenario di equilibrio tecnico) a spostare la classifica in modo determinante.
Da quando la McLaren ha portato in pista la versione aggiornata della sua monoposto (GP di Miami) è stato comunque Verstappen a ottenere più punti (165), contro i 141 di Norris ed i 131 di Hamilton.
Ovviamente per ipotizzare un Verstappen con il fiato sul collo occorre supporre che ci sia anche un avversario in grado di insidiarlo. Le ipotetiche difficoltà di Max dovrebbero corrispondere a una striscia vincente di Lando Norris, oggi primo degli inseguitori, ed anche qui siamo davanti ad uno scenario possibile ma non proprio probabile.
Alle spalle di Verstappen la stagione 2024 sta proponendo uno scontro tra 3 team e 6 piloti, tutti vincitori di almeno una gara nella prima parte di stagione. Un equilibrio che alla fine gioca a favore di Max, il quale beneficia del gruppo di avversari che si ruba punti a vicenda.
Sergio Perez, Red Bull Racing
Foto di: Red Bull Content Pool
La variabile Perez mette a rischio il Costruttori
Molto diversa è invece la situazione nella classifica Costruttori. La Red Bull deve la leadership alla partenza perfetta di stagione, con le due ‘doppiette’ ottenute nei Gran Premi di Bahrain e Arabia Saudita. La sera di Jeddah il gap tra Red Bull e McLaren era di 59 punti, oggi di 42. Tutti i numeri confermano la grande ascesa della squadra diretta da Andrea Stella, nonostante il tandem Piastri-Norris abbia lasciato per strada non pochi punti. Un trend deciso che secondo molti addetti ai lavori pone la McLaren non solo nel ruolo di grande antagonista, ma in quello di favorita assoluta.
La variabile che sta determinando questa situazione ha un nome e cognome: Sergio Perez. Negli ultimi otto weekend di gara Checo ha ottenuto 28 punti contro i 141 di Verstappen, contribuendo pesantemente alla rimonta della McLaren.
Più che dalle evoluzioni tecniche, la volata per il mondiale Costruttori sarà condizionata dal rendimento del messicano, salvatosi in extremis dall’appiedamento prima della pausa estiva. In Red Bull era già tutto pronto per il ritorno in squadra di Daniel Ricciardo, poi è stato lo stesso Christian Horner a confermare il lunedì post-Spa (in un incontro tenutosi con tutta la squadra a Milton Keynes) che nulla sarebbe cambiato.
Avanti con Perez, quindi, si sussurra grazie soprattutto alla garanzia che in caso di sconfitta nel mondiale Costruttori una parte importante della perdita finanziaria sarà compensata dal pool di sponsor messicani, capitanati dal magnate Carlos Slim. Uno scenario che confermerebbe la consapevolezza da parte di Red Bull che la volata per la vittoria nella classifica a squadre sarà un percorso tutt’altro che in discesa.
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