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Red Bull: c'è un macroscopico errore che condiziona Verstappen

La Mercedes ha dominato le qualifiche del GP della Turchia con Hamilton e Bottas, dimostrando una superiortià tecnica inattesa. Le frecce nere hanno dato il meglio, ma Verstappen non disponeva della migliore Red Bull: la squadra di Milton Keynes ha sbagliato le simulazioni basandosi sul grip dello scorso anno, tanto che la Ferrari di Leclerc è una serie minaccia per il pilota olandese.

Max Verstappen, Red Bull Racing RB16B, recupera dopo un testacoda

Max Verstappen, Red Bull Racing RB16B, recupera dopo un testacoda

Jerry Andre / Motorsport Images

L’equilibrio dei valori in campo tra i due contendenti al titolo mondiale sta rendendo la stagione 2021 decisamente affascinante. Scorrendo la griglia di partenza del Gran Premio di Turchia tutto sembra andare nella direzione di Max Verstappen, una strada diventata in discesa nel momento in cui la Mercedes ha ufficializzato la decisione di montare il motore termico numero 4 sulla monoposto di Lewis Hamilton.

L’olandese, in effetti. domani scatterà dalla prima fila dello schieramento, con la vittoria nel mirino, ma non è proprio tutto come da programma nel weekend di Max. La Red Bull, e non accadeva da tempo, si è trovata nel corso del fine settimana a dover fare i conti con una monoposto meno equilibrata del previsto, a causa di un errore commesso nel lavoro di preparazione del weekend.

Max Verstappen, Red Bull Racing, arriva al Parc Ferme dopo le Qualifiche

Max Verstappen, Red Bull Racing, arriva al Parc Ferme dopo le Qualifiche

Photo by: Glenn Dunbar / Motorsport Images

Le simulazioni che, come da prassi vengono effettuate alla vigilia di una trasferta di gara, sono state fatte con il parametro relativo all’asfalto facente riferimento al 2020, girando quindi con tempi più lenti di tre secondi rispetto a quanto poi è stato confermato dalla pista, e questo ha richiesto diversi interventi sul setup.

Nelle prove libere di ieri Verstappen si era lamentato non poco del comportamento della monoposto, e per quanto la squadra abbia lavorato molto nella notte tra venerdì e sabato, il gap confermatosi in qualifica tra Max ed il poleman (in pista) Hamilton, è stato di oltre tre decimi. Normalmente non è un margine elevatissimo, ma in questa stagione in cui spesso sono stati i centesimi a fare la differenza, è un divario sufficiente a permettere alla Mercedes di poter sperare nel colpaccio.

Valtteri Bottas, Mercedes

Valtteri Bottas, Mercedes

Photo by: Jerry Andre / Motorsport Images

Ultima chance per Bottas?

Classifica alla mano, è Bottas ad aver la tavola apparecchiata per puntare al primo successo stagionale (già, il finlandese non ha ancora vinto nel 2021), ma tra Valtteri e la vittoria ci sono diversi ostacoli.

Il primo è l’avvio di gara, ovvero la partenza ed il primo giro, un terreno di caccia che è l’habitat naturale di Verstappen, sempre che l’olandese sia disposto a prendersi qualche rischio.

Le storie si intrecciano, perché per Bottas non è da escludere che la gara di domani rappresenti un’ultima opportunità per far suo un Gran Premio di Formula 1 (visto che Hamilton scatterà dalla sesta fila dello schieramento) mentre per Verstappen i 58 giri di Istanbul Park sono una chance importante per riprendersi la testa della classifica mondiale.

Verstappen dovrà però anche guardare gli specchietti, tenendo d’occhio la macchia rossa che corrisponderà alla Ferrari di Charles Leclerc. Max può contare su un passo gara più veloce della Ferrari, ma l’olandese sa bene che la velocità di punta di Leclerc può rappresentare un problema, e se al monegasco riuscisse il colpaccio di sfilarlo al via, le cose per Verstappen si complicherebbero non poco.

Come abbiamo visto a Sochi due settimane fa, essere più veloci sul giro non assicura la possibilità di sorpassare se l’avversario ha una velocità di punta superiore.

In questo scenario c’è ovviamente anche Hamilton, che oggi ha conquistato la pole position in modo perentorio. Curiosamente il cervellotico regolamento sportivo della FIA non assegna la pole al pilota più veloce in pista, ma a chi scatterà effettivamente dalla prima fila, ed è la seconda volta quest’anno che Lewis deve rinunciare ad una pole meritata sul campo.

Era accaduto anche a Silverstone, ed anche in quel caso Hamilton era stato autore di un giro straordinario che non troveremo negli archivi. La notizia più importante per Hamilton è comunque quella di una W12 che in Turchia si è espressa finora in modo impeccabile, e questo è un bonus cruciale in vista di domani.

Lewis Hamilton, Mercedes, festeggia con Angela Cullen, la sua fisioterapista dopo la pole position in Turchia, sebbene non assegnata

Lewis Hamilton, Mercedes, festeggia con Angela Cullen, la sua fisioterapista dopo la pole position in Turchia, sebbene non assegnata

Photo by: Glenn Dunbar / Motorsport Images

Lewis punta sulla strategia

Tuttavia Toto Wolff crede che sarà un compito molto difficile quello che attende Hamilton nei 58 giri di gara.
“Nelle simulazioni di gara che abbiamo completato ieri ad un certo punto ci siamo trovati dietro una Haas ed una Williams – ha commentato Wolff – ed è stato molto difficile riuscire ad avvicinarsi e a passare. Credo che l’arma migliore da utilizzare domani sarà la strategia”.

In diverse occasioni la Mercedes ha sfruttato la possibilità di partire con mescole più dure per allungare il primo stint di gara e sfruttare il massimo potenziale delle monoposto, ma domani non sarà semplice poiché nelle prime dieci posizioni della griglia di partenza tutti scatteranno con gomme medie ad esclusione di Tsunoda.

La Mercedes numero 44 potrebbe puntare ad allungare lo stint il più possibile, ma servirà un’ottima gestione del temutissimo blister, fenomeno già visto ieri nei long-run su diverse monoposto.

Hamilton, però, non sembra intenzionato ad una gara di conserva. “Punto a vincere la gara – ha commentato Lewis – ovviamente bisognerà valutare quali saranno le condizioni della pista quando prenderemo il via, ma per quanto sia molto difficile puntare alla prima posizione partendo dalla sesta fila della griglia, non credo sia impossibile".

"Dovrò fare un passo alla volta, è una gara lunga ed impegnativa che ci vedrà partire tutti con la stessa mescola, quindi non sarà semplice inizialmente farsi strada”. In questo quadro complessivo gli scenari sono davvero tanti, ma ormai è diventata una splendida abitudine di una stagione che si conferma straordinaria.

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