F1 | Red Bull: alleggeriti i porta mozzi e le pance
Lo staff di Adrian Newey continua ad aggiornare la RB18: oltre a novità sul fondo, in Spagna abbiamo visto dei porta mozzi più leggeri per abbassare il peso minimo della vettura che ancora non raggiunge il minimo di 798 kg. Nel pacchetto spagnolo dovrebbero essere stati recuperati altri due chili, dopo i quattro già tolti per il GP dell'Emilia Romagna, sverniciando e fresando altre parti delle fiancate. L'ala posteriore è più carica per il circuio spagnolo da medio-alto carico.
Foto di: Giorgio Piola
F.1 analisi tecnica di Giorgio Piola
Giorgio Piola è l’esperto di tecnica di Formula 1 che segue i Gran Premi dal 1964. Il giornalista italiano è considerato il più autorevole divulgatore dei segreti delle monoposto: i suoi disegni e le animazioni permettono di scoprire le novità introdotte dai team ai Gp.
La Red Bull Racing non ha alcuna intenzione di fermare lo sviluppo della RB18: in Spagna la squadra di Milton Keynes conta di recuperare ancora un paio di chili nell’alleggerimento della vettura, dopo la dieta dimagrante di quattro chili effettuata per Imola.
La monoposto di Adrian Newey anche con gli ultimi interventi non è in grado di arrivare al limite minimo del peso, sebbene il lavoro di alleggerimento proceda in modo incessante su ogni particolare che possa essere rivisto e corretto senza generare dei problemi di affidabilità.
L’immagine di Giorgio Piola ci mostra il porta mozzo anteriore: i tecnici non hanno provveduto a ridisegnare un elemento fondamentale delle masse non sospese della monoposto, ma dopo un accurato studio al CAD hanno deciso di intervenire per asportazione di materiale su alcuni elementi strutturali che sono stati realizzati con una certa rindondanza.
Non deve stupire, per il semplice fatto che con l’avvio di un nuovo regolamento è piuttosto normale partire con pezzi che assicurino la massima sicurezza della tenuta, per poi procedere ad un affinamento.
Red Bull RB18: ecco le pance ancor più sverniciate e il fondo che è stato modificato
Photo by: Giorgio Piola
Anche la carrozzeria delle fiancate è stata ulteriormente sverniciata e fresata per guadagnare qualche prezioso grammo.
Sulla RB18 possiamo notare anche delle modifiche al fondo davanti alla ruota posteriore: a Milton Keynes finora sono stati i più efficaci nel combattere il porpoising, il fastidioso saltellamento in rettilineo che provoca repentine perdite di carico aerodinamico.
La Red Bull, invece, ha limitato il pompaggio potendosi permettere minori altezze da terra, generando una maggiore downforce con il corpo vettura e concedendosi delle ali più scariche e meno resistenti che hanno fruttato velocità massime decisamente più elevate di quelle della Ferrari.
Red Bull Racing RB18, dettaglio dell'ala posteriore con il flap più carico
Photo by: Giorgio Piola
Ovviamente c'è stato un adeguamento dell'ala posteriore al tracciato catalano che richiede un medio-alto carico aerodinamico: il flap mobile, dotato di un vistoso nolder, è di corda decisamente maggiore rispetto a quello usato a Miami.
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