Racing Point: un'altra reprimenda dai commissari sportivi
La squadra di Silverstone si è dovuta presentare nel dopo corsa per spiegare come mai sulla RP20 siano stati ancora montate le prese dei freni posteriori della Mercedes, sebbene venerdì sia stata pubblicata la sentenza nella quale la FIA ha chiarito che i pezzi contestati sono regolari per le norme tecniche e illegali per quelle sportive. Il collegio di Silverstone se n'è lavato le mani, lasciando che sia il Tribunale d'Appello a sciogliere tutti i nodi.
Foto di: Giorgio Piola
Un’altra reprimenda e niente più. Il collegio dei commissari sportivi del GP 70° anniversario ha fatto l’ammuina: ha preso atto che le prese dei freni posteriori della Racing Point non sono legali secondo la sentenza emessa dalla FIA venerdì mattina, ma non è intervenuto con una sanzione perché i pezzi contestati della RP20 sono perfettamente conformi al regolamento tecnico, mentre non ottemperano al regolamento sportivo di F1, dal momento che le Listed part devono essere esclusive per ogni Costruttore e non possono essere condivise.
Le brake duct sono state inserite nelle Listed part dall’inizio del 2020, mentre quelli della Racing Point sostengono che le avevano “copiate” nel 2019, prima che il veto della FIA scattasse.
Sta di fatto che i commissari sportivi di Silverstone hanno adottato lo stesso provvedimento preso dai colleghi del GP di Ungheria e del GP di Gran Bretagna, lasciando che la… patata bollente venga presa in mano dal Tribunale d’Appello della FIA che dovrà discutere i ricorsi presentati da cinque squadre oltre che dalla Racing Point, convinta di poter fare valere le sue ragioni in appello.
La FIA ha sanzionato la Racing Point con 400 mila dollari di multa e 15 punti nella classifica Costruttori nel GP della Stiria, non intervenendo poi negli altri appuntamenti nella convinzione che il “reato” si era istinto con il primo provvedimento.
Le altre squadre, ovviamente, non la pensano così, ritenendo che i piloti della RP20 possono godere di un vantaggio, dal momento che il team di Silverstone ha potuto usare energie e risorse su altri aspetti prestazionali della macchina, non dovendosi occupare delle brake duct prese dalla Mercedes.
Ma l’intenzione è di cercare di colpire la Mercedes e Toto Wolff. Mattia Binotto è stato categorico: “Se c’è qualcuno che copia il compito è perché c’è qualcun altro che glielo passa”. La questione spinosa è solo all’inizio.
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