F1 | Racing Bulls punta subito la Q3, ma nei test si è nascosta?
Ricciardo e Tsunoda hanno ammesso di avere una monoposto, la VCARB 01, già in grado di portarli in Q3 a inizio stagione, ma hanno voluto smorzare gli entusiasmi. Il team ha provato le gomme dure solo al mattino, con il caldo; non ci sono comparazioni a parità di gomma con gli altri team.
Inutile nasconderlo: Visa Cash App RB Formula One Team, più facilmente conosciuto come Racing Bulls, è stata una delle squadre più attese nei tre giorni di test pre-stagionali di Sakhir, in Bahrain. Red Bull, Ferrari e Mercedes hanno rubato la scena, ma la squadra che ha base a Faenza non è stata affatto accantonata. Anzi.
La maggiore sinergia che negli ultimi mesi ha legato Racing Bulls e Red Bull Racing ha prima messo in allarme i rivali, poi ha creato curiosità negli appassionati. Durante i test la VCARB 01 ha eseguito il programma stilato per lei, senza però lasciare tracce troppo evidenti.
Al di là del sesto tempo ottenuto nel pomeriggio di venerdì da Yuki Tsunoda con un set di mescole C4, Racing Bulls non ha fatto fuochi d'artificio. Anzi, se possibile ha cercato in tutti i modi di attenuare le aspettative, di calmare le acque. I primi a fare questa operazione sono stati i piloti.
Daniel Ricciardo e Yuki Tsunoda hanno parlato all'unisono. In momenti differenti, certo, ma la sostanza è sempre stata la stessa: la macchina è buona, è nata bene e probabilmente si giocherà subito la zona punti. Ma guai a parlare di podi, di Top 6. Non è il momento.
"Penso che sia stato un buon test. Nei test, ovviamente, si vuole vedere a che punto si è con le prestazioni. Ma soprattutto, credo che sia necessario capire a che punto si è con un'auto, a livello competitivo, per sentirsi a proprio agio come pilota, per capire le variazioni di feedback, cosa fa? La macchina è sensibile? Risponde? Quindi penso che da questo punto di vista abbiamo fatto un buon test", ha dichiarato Daniel Ricciardo.
Daniel Ricciardo, RB F1 Team VCARB 01
Photo by: Zak Mauger / Motorsport Images
"Vogliamo essere più veloci? E cercheremo di ottenere altri tempi sul giro prima del prossimo fine settimana? Lo faremo. Ma sì, anche questo è previsto. So che molte persone erano entusiaste di noi. Ma sappiamo cosa abbiamo. E sappiamo dove dobbiamo andare. E non ci siamo ancora arrivati".
"Non saremo un'auto da podio all'inizio della stagione. Quindi, sì, stiamo solo cercando di rendere tutti un po' più realistici. Dico tutti, probabilmente solo i tifosi e l'esterno. Credo che internamente sappiamo dove siamo. Ma sì, ho fatto la simulazione di gara stamattina e qualche breve giro ieri sera. Ho fatto tutto ciò di cui avevo bisogno. Ora si tratta solo di mettere insieme tutti i dati. Sì... Allora, va bene".
Come detto, anche Tsunoda ha tenuto la stessa linea del compagno di squadra. Anche lui, così come Ricciardo, non ha potuto nascondere di avere una monoposto in grado di lottare per la zona punti. Ma non di più, almeno per ora.
"Beh, per ora sembra un'auto Q3, ma non mi aspetto sia da Top 6. Ma ragazzi, per favore, non prendetela come, sapete, come... è ancora troppo presto per dirlo. Molte auto hanno fatto il tempo sul giro a caldo, quindi, sapete, non sono... Non aspettatevi che sia alto".
"Siamo ancora realistici e speriamo che sia una specie di speranza. Il nostro stato d'animo è più orientato verso la speranza di arrivare al Q3. Ma, realisticamente, non è ancora facile lottare per la top 10, direi. Vediamo come va".
Yuki Tsunoda, RB F1 Team VCARB 01
Photo by: Zak Mauger / Motorsport Images
Durante i test il team diretto da Laurent Mekies ha fatto un lavoro piuttosto differente rispetto a quanto fatto dalla maggior parte dei team rivali. Mentre quasi tutti hanno provato a fare una simulazione gara con temperature e pista più fresche, il più vicine possibile alle condizioni che troveranno in gara fra poco meno di una settimana, Racing Bulls ha optato per fare l'esatto contrario.
Daniel Ricciardo e Yuki Tsunoda hanno provato le mescole più dure (C1 e C2) durante la sessione mattutina, con il caldo e la pista più lenta. I tempi sono andati dall'1"40 all'1'37" alto, ma suddivisi in tre stint su C1 e con carichi di benzina evidentemente diversi. Quasi a voler preparare, più che il Gran Premio del Bahrain, quelli successivi e la prima parte della stagione in generale.
Durante il pomeriggio, invece, sia l'australiano che il giapponese hanno lavorato con le mescole più morbide, evidentemente per provare la qualifica di Sakhir e avere la certezza di arrivare pronti nelle qualifiche di venerdì e poter giocarsi la carta del giro secco e partire più avanti possibile.
Il lavoro differenziato ha celato le prestazioni sui long run delle VCARB 01 perché i dati raccolti sono impossibili da comparare con quelli degli altri. Un modo perfetto per nascondersi e rimanere celati sino a Sakhir, ma questa volta teatro della gara, dove nessuno potrà procrastinare il suo vero essere e le sue vere capacità.
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