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Analisi

F1 | Punti di penalità e multe: chi ha 'peccato' di più nel 2022?

Durante i GP, piloti e team possono ricevere sanzioni in termini di punti sulla licenza e pecuniarie: vediamo com'è la situazione arrivati alla sosta estiva, chi rischia uno stop per una gara e chi ha dovuto sborsare parecchi soldi.

Sergio Perez, Red Bull Racing RB18, Fernando Alonso, Alpine A522, George Russell, Mercedes W13, Lando Norris, McLaren MCL36, il resto delle auto alla partenza

Sergio Perez, Red Bull Racing RB18, Fernando Alonso, Alpine A522, George Russell, Mercedes W13, Lando Norris, McLaren MCL36, il resto delle auto alla partenza

Mark Sutton / Motorsport Images

Max Verstappen e Pierre Gasly sono attualmente i maggiori "peccatori" nella classifica dei punti di penalità della Formula 1 e devono quindi stare attenti a non rischiare uno stop. Entrambi hanno attualmente 7 punti di penalità sul loro conto e sono quindi a soli 5 di distanza da uno stop, dato che ciò accade a quota 12.

Tuttavia, la situazione si è addirittura alleggerita per il campione del mondo in carica. L'olandese aveva già iniziato la stagione con 7 punti di sanzioni, ma poiché non si è reso colpevole di nulla nelle prime 13 gare del 2022, è vicino ad una riduzione di essi.

Nelle prossime tre gare deve evitare di prendere penalità, dunque potrà vedersi riaccreditare i 2 punti persi per la collisione con Lewis Hamilton a Monza lo scorso anno, dato che questi scadranno. Tutti gli altri non scadono prima della fine dell'anno, quindi il pilota Red Bull deve ancora stare attento.

Verstappen avrà sul groppone cinque punti per tutta la stagione. Questi erano stati assegnati per un'infrazione in regime di bandiere gialle nelle qualifiche in Qatar, oltre ad altre due quando si è scontrato con Lewis Hamilton in Arabia Saudita nel 2021.

Pierre Gasly (AlphaTauri), invece, è in una situazione un po' diversa. Il 10 ottobre scadono i 2 punti per una collisione con Fernando Alonso in Turchia, mentre tutti gli altri 5 punti che il francese ha raccolto sono di questa stagione: 2 in Spagna (collisione con Lance Stroll) e 3 in Austria (collisione con Sebastian Vettel oltre a non rispetto dei limiti di pista).

Con i due Alpine - Alonso ed Esteban Ocon - Yuki Tsunoda (AlphaTauri) e Alexander Albon (Williams), sono quattro i piloti con 6 punti di penalità all'attivo. Solo quelli di Albon sono tutti della stagione in corso, quindi il thailandese è praticamente il re delle penalità della stagione in corso.

Max Verstappen, Red Bull Racing RB18

Max Verstappen, Red Bull Racing RB18

Photo by: Red Bull Content Pool

Altri sono più lontani da un possibile stop: Sebastian Vettel (Aston Martin) ha attualmente 1 punto di penalità sul suo conto, ottenuto per le violazioni dei limiti di pista a Spielberg, Mick Schumacher (Haas) non ha punti, proprio come il pilota di riserva dell'Aston Martin, Nico Hülkenberg, che aveva sostituito Vettel all'inizio della stagione.

Visto che Schumacher è stato esentato dalle penalità anche nella scorsa stagione, non ha ancora preso punti di penalità nella sua carriera in Formula 1.

Anche Lewis Hamilton (Mercedes) e i due piloti della Ferrari Charles Leclerc e Carlos Sainz sono attualmente esenti da colpe.

Il sistema dei punti di penalità è stato introdotto quasi dieci anni fa, ma finora non ha mai portato a una sospensione di un pilota da una gara in Formula 1, perché nessuno è mai arrivato a 12 punti. La situazione è diversa in altre serie: In Formula 2, due piloti - Amaury Cordeel e Oliver Caldwell - sono già stati fermati in questa stagione - e lì i punti vengono conteggiati solo dall'inizio dell'anno.

Una forma di punizione più mite è l'ammonizione (reprimenda), che può essere comminata per infrazioni minori. Anche in questo caso, una serie di queste può far scattare una penalità: Cinque ammonizioni in una stagione, di cui quattro per un'infrazione alla guida, comportano 10 dieci posizioni di penalità sulla griglia di partenza.

Tsunoda è a rischio: ha già quattro ammonizioni, tutte per infrazioni alla guida. Sainz ne ha tre, ma una di queste è stata classificata come una cosiddetta infrazione "non di guida". Vettel è stato ripreso per aver saltato un dissuasore in Canada e ha quindi un'infrazione, Schumacher nessuna.

Yuki Tsunoda, AlphaTauri AT03

Yuki Tsunoda, AlphaTauri AT03

Photo by: Peter Fox

Chi ha più colpe

Non avere punti di penalità, tuttavia, non significa non aver commesso alcuna infrazione. Tutti i 20 piloti della stagione 2022 sono già stati sanzionati, ma a volte solo sotto forma di ammonizione o multa. La tabella seguente mostra l'ordine preciso:

8 - Tsunoda, Albon
7 - Vettel, Zhou
6 - Gasly, Alonso, Stroll
5 - Sainz, Ocon
4 - Perez, Bottas, Ricciardo
3 - Magnussen
2 - Leclerc, Russell, Norris, Latifi
1 - Verstappen, Hamilton, Schumacher

In cima alla lista ci sono Tsunoda e Albon con otto infrazioni ciascuno. Il giapponese è stato troppo veloce in corsia box in Canada, mentre in Australia è risultato troppo lento, oltre a essere stato penalizzato più volte per ostacolo a rivali e collisioni. Questo gli è valso un totale di 4 ammonizioni, 2 punti di sanzione, una penalità di 5" e un totale di 1.300 euro di multa.

Albon ha ricevuto sanzioni per aver tagliato la pista, superato la velocità limite nella corsia dei box o per aver ostacolato avversari. In totale, questo lo porta a 6 punti di penalità, 15" e una multa di 1.800 euro.

Nonostante la sua reputazione aggressiva, Verstappen ha commesso una sola infrazione nelle ultime 13 gare, lo stesso numero di Hamilton e Schumacher.

Sebastian Vettel in pista con lo scooter

Sebastian Vettel in pista con lo scooter

Il pilota più costoso

Sono già 13 i piloti multati in questa stagione. Vettel è quello che ha dovuto pagare di più, anche per motivazioni insolite. Il quattro volte Campione del Mondo ha dovuto sborsare quasi 36.000 euro.

600 e i 300 euro per eccesso di velocità nella corsia dei box e i 5.000 euro per un'uscita di pista non in sicurezza sono quelle più normali, mentre un comportamento scorretto e il giro di pista in scooter gli sono costati parecchio. A causa dell'abbandono anticipato della riunione dei piloti a Spielberg gli sono stati inflitti 25.000 euro con la condizionale, mentre è costato 5.000 euro il rientro ai box in motorino in Australia subito dopo le prove, percorrendo parte del tracciato.

1° Sebastian Vettel: 35.900 euro
2° Carlos Sainz: 25.000
Sergio Perez: 10.600
4° Lewis Hamilton: 10.000
Daniel Ricciardo: 10.000
4° Guanyu Zhou: 10,000
4° Charles Leclerc: 10.000
4° Max Verstappen: 10,000
9° Lance Stroll: 5,900
10° Valtteri Bottas: 2.000
11° Alexander Albon: 1.800
12° Yuki Tsunoda: 1.300
13° Pierre Gasly: 1.300

Sebastian Vettel, Aston Martin AMR22

Sebastian Vettel, Aston Martin AMR22

Photo by: Zak Mauger / Motorsport Images

I team più multati

Le penalità di Vettel fanno sì che l'Aston Martin sia in testa alla classifica dei team anche da questo punto di vista. Visto che c'è anche Lance Stroll con poco meno di 6.000 euro, la squadra inglese arriva a più di 40.000 euro di multe in questa stagione.

Il canadese ha dovuto pagare 900 euro per eccesso di velocità nella corsia dei box ed è stato multato di 5.000 euro per unsafe release in un pit-stop. Tuttavia, in genere si tratta di un errore di squadra e, come nel caso di Vettel, non è colpa del pilota, ma è comunque considerato ai fini delle penalità.

La Ferrari è al secondo posto con due sole penalità: Leclerc, come Hamilton e Verstappen, ha ricevuto 10.000 euro con la condizionale per un'infrazione in parco chiuso per aver interagito con i fisioterapisti senza permesso in Austria, mentre Sainz è stato multato di ben 25.000 euro per aver ostacolato un avversario nelle prove di Monaco.

1° Aston Martin: 41.800 euro
2° Ferrari: 35.000
3° Red Bull: 20.600
Alfa Romeo: 12.000
McLaren: 10.000
5° Mercedes: 10.000
7° AlfaTauri: 2.600
8° Williams: 1.800
9° Alpine: 0
9. Haas: 0

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