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F1 | Ferrari SF-23: l'ala vietata Mercedes è diventata legale

Già nel primo giro in pista a Fiorano la Scuderia si è mostrata con un'ala anteriore che l'anno scorso era stata bocciata alla Mercedes al GP del Messico: i cinque supporti del flap mobile erano stati ritenuti illegali sulla W13 perché la funzione principale degli slot non era solo meccanica, strutturale o di misurazione, ma anche aerodinamica. La FIA ha corretto l'articolo 3.9.8 del regolamento tecnico e la Ferrari dopo la riscrittura della norma contestata si è vista approvare la soluzione bandita.

Ferrari SF-23. dettaglio dell'ala frontale

La Ferrari è… tornata! Lo show di Fiorano ci ha mostrato prima la SF-23 in pista che staticamente nei box, regalandoci un unicum nella storia recente della Formula 1. È una Scuderia che ha voluto riscoprire la vicinanza con i suoi tifosi, ma sembra anche un Cavallino che vuole uscire dal suo guscio per riaffermare anche un certo ruolo politico.

Sono bastati pochi giri della SF-23 per scatenare l’immediata reazione dei giornalisti inglesi presenti a Fiorano: sull’ala anteriore della rossa c’è quella che in sede di analisi della macchina abbiamo subito definito una… provocazione degli aerodinamici di Maranello.

Ferrari SF-23

Ferrari SF-23

Photo by: Ferrari

L’ala anteriore è di nuova concezione con un muso più corto che si aggrappa al primo flap e non al profilo principale, ma a destare un certo scalpore sono stati i cinque deviatori di flusso che sono stati montati per collegare il flap mobile al resto dell’ala.

Non si tratta di una soluzione inedita, tutt’altro. Il concetto, infatti, era stato portato dalla Mercedes al GP degli Stati Uniti di Austin. I supporti dell’ala che facevano parte dell’ultimo pacchetto di aggiornamento della W13 avevano subito fatto rizzare le orecchie di Nikolas Tombazis, responsabile tecnico della FIA per le monoposto dopo aver ricevuto delle richieste di chiarimento regolamentare da diverse squadre.

Mercedes W13, dettaglio dell'ala anteriore vietata nel GP del Messico

Mercedes W13, dettaglio dell'ala anteriore vietata nel GP del Messico

Photo by: Giorgio Piola

I team concorrenti della Mercedes ritenevano l’ala della W13 che violasse l'articolo 3.9.8 del regolamento tecnico della F1 sostenendo che gli slot non avrebbero dovuto fornire un'influenza aerodinamica diretta, ma potevano essere utilizzati "per ragioni principalmente meccaniche, strutturali o di misurazione".

Il greco aveva contestato in sede di verifica che i cinque sostegni dell’ultimo flap non avevano solo una funzione meccanica, ma data la forma avevano soprattutto un influsso aerodinamico. I supporti, infatti, erano orientati verso l’esterno per favorire l’effetto outwash.

La Mercedes aveva deciso di non usare quell’ala contestata in Texas e in Messico, solo una settimana dopo, la FIA aveva ritenuto la soluzione illegale.

Vedere, quindi, la SF-23 effettuare i primi giri a Fiorano nel demo event con cinque supporti addirittura uno diverso dall’altro, ciascuno con un orientamento studiato per favorire l’orientamento dei flussi e non certo per supportare il flap poteva sembrare una provocazione bella e buona, ma in realtà gli aerodinamici di David Sanchez hanno ottenuto l'ok della FIA.

La Mercedes si era vista negare l’uso dei supportini sebbene avesse sostenuto che la funzione aerodinamica fosse secondaria al ruolo primario di sostegno meccanico e strutturale.

Ma allora cosa è cambiato dallo scorso anno? La risposta è semplice: nel regolamento tecnico 2023 pubblicato a inizio dicembre, la FIA ha soppresso la parola “principalmente”, per cui adesso qualsiasi slot che serve a una connessione strutturale tra i profili dell’ala e che rispetta le misure fissate dalle norme sarebbe da considerarsi legale, indipendentemente dalla funzione aerodinamica che andranno ad assolvere.

La Ferrari, quindi, ha proposto subito una soluzione molto estrema che non ha provocato reaziona alla FIA con un concetto che è andato ben oltre l’idea Mercedes. Ora che gli aerodinamici di Maranello hanno avuto il semaforo verde, aspettiamoci di veder proliferare questa soluzione anche sulle altre monoposto, magari cominciando proprio dalla Mercedes…

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