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F1 | Prost spiega l'addio ad Alpine: "Ho rifiutato io il rinnovo"

Alain Prost, ormai ex consulente di Alpine, ha spiegato l'addio al team che ha sede a Enstone. A rifiutare il rinnovo è stato lui. Ecco il motivo...

Alain Prost, Alpine F1

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Nella giornata di ieri Motorsport.com ha svelato l'addio di Alain Prost ad Alpine, team di cui era consulente dal 2015.

Dopo 7 anni assieme, le strade del team che ha sede a Enstone e del 4 volte campione del mondo di Formula 1 si sono separate. Alpine è nel bel mezzo di una rivoluzione strutturale del proprio organigramma e, inizialmente, si pensava che l'addio di Prost facesse parte di questa ristrutturazione.

Qualche ora dopo, però, Alain Prost ha voluto chiarire meglio la situazione e l'accaduto. Tramite un breve post sulla propria pagina ufficiale di Instagram, il campione francese ha spiegato i motivi del suo addio ad Alpine.

In realtà i vertici del team avevano presentato un'offerta a Prost per la stagione 2022, considerando che il contratto dell'ex pilota di Ferrari e Williams aveva validità annuale.

Questa era arrivata ad Abu Dhabi, ultimo atto del Mondiale 2021 di Formula 1. Le parti si erano incontrate, ma senza trovare un accordo. Stando a quanto ha affermato Prost, è stato proprio lui a rifiutare il rinnovo di contratto con Alpine, svelando anche le motivazioni che hanno portato a una separazione che, qualche ora fa, ha fatto non poco rumore.

"Sono davvero dispiaciuto che la notizia del mio addio ad Alpine sia arrivata oggi (ieri, ndr)! Ero d'accordo che avremmo annunciato il tutto assieme ad Alpine! Non c'è stato rispetto e mi dispiace!", ha scritto Prost.
"Ho rifiutato l'offerta che mi hanno fatto ad Abu Dhabi per la stagione 2022 a causa di rapporti personali e avevo ragione! Ai team di Enstone e Viry, mi mancherete".

Prost, poi, ha anche rilasciato dichiarazioni a L'Equipe, spiegando cosa sia cambiato dal 2020 a oggi e cosa lo abbia spinto a lasciare il team.

"Nel settembre 2020, quando Cyril Abiteboul era ancora lì, Luca (de Meo) mi ha offerto la posizione di presidente di Alpine F1. Sulla base di questo principio, ho accettato. Marcin Bodkowski sarebbe dovuto diventare il capo della squadra, e Cyril avrebbe gestito il marchio. Ne abbiamo parlato di nuovo a dicembre, ma nel gennaio 2021, Laurent Rossi è stato nominato. Ho quindi continuato nel mio ruolo precedente - direttore non esecutivo e consigliere del presidente".

"Ma tornando al motivo per cui ho lasciato, la stagione 2021 è stata molto inquietante per me, perché ho sentito che chi è stato qui per molto tempo doveva andarsene. Accetto il cambiamento, perché non è necessario fare sempre la F1 allo stesso modo. Si può fare in modo diverso, ed è quello che è stato fatto per tutto l'anno scorso".

"Ma per me, è diventato troppo complicato. Non ero più coinvolto nel processo decisionale, a volte non ero d'accordo - completamente - ma dovevo continuare a trasmettere la parola ufficiale. Anche come membro del consiglio, ho scoperto alcune decisioni all'ultimo minuto. Forse non vengo ascoltato, ma dovrei almeno essere informato in tempo. È una questione di rispetto. Le relazioni sono diventate sempre più complicate, avvertivo molta gelosia".

"Laurent Rossi vuole stare da solo, non essere infastidito da nessuno. In realtà mi ha detto lui stesso che non ha più bisogno di un consigliere. Era in Qatar, ma mi ha comunque offerto un contratto ad Abu Dhabi, che ho rifiutato. Devo ancora dire che ho creduto - e lo faccio ancora - in questo progetto ambizioso che ha incredibilmente aumentato la motivazione nel gruppo".

"Tuttavia, ora c'è una vera e propria spinta a mettere da parte molte persone. Laurent Rossi vuole tutti i riflettori. Quello che mi interessa è la sfida di essere in una squadra, essere ascoltato e coinvolto in alcune decisioni. Sono stato molto in disparte di proposito, ma ho avuto discretamente una certa influenza nonostante tutti i disaccordi che ho tenuto per me".

Insomma, non una scelta di Alpine, ma dello stesso Prost. Eppure non per questo meno burrascosa. Il rapporto con Laurent Rossi era logoro, impossibile per Alain continuare la sua avventura con Alpine, dovendo aver a che fare con una persona che rifiuta consigli.

Nel frattempo, dopo gli addii di Marcin Budkowski e Alain Prost, si attende l'arrivo di Otmar Szafnauer, recentemente uscito da Aston Martin Racing proprio per accasarsi al team di Enstone e proseguire la ricostruzione di una squadra che, nel medio-lungo termine, sembra avere ambizioni molto più alte di quelle attuali.

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