Le
paratie laterali degli alettoni posteriori sono molto più grandi rispetto alla corda dei profili: forse qualcuno non sa che quella era stata una scelta fatta qualche anno fa per garantire alle squadre una maggiore visibilità degli sponsor. Non avevano alcuna funzione tecnica, ma solo di marketing puro. In Formula 1, però, non bisogna mai lasciare campo aperto ai tecnici, perché prima o poi trovano il modo di rendere prestazionale un pezzo che ha solo una funzione strutturale.
Uno specialista in questo campo è certamente
Adrian Newey, direttore tecnico della Red Bull Racing, abilissimo nel trovare una secondo funzione ad ogni parte della monoposto: i ripetuti esempi delle soluzioni che la FIA ha vietato l’anno scorso sulla RB8 ne sono un esempio concreto.
L’anno scorso abbiamo visto nascere delle frange nella parte più bassa delle paratie laterali: la finalità era di pettinare i flussi d’aria per ridurre le turbolenze in un’area interessata dal soffiaggio dei gas di scarico. Gli aerodinamici della Ferrari sono stati quelli che più di altri si sono distinti nelle sviluppo di questi particolari.
Alla presentazione della F138 abbiamo scoperto che
il concetto delle frange può essere esteso a tutta la paratia laterale: a Maranello, infatti, abbiamo potuto vedere una soluzione con
due soffiaggi prossimi al bordo d’uscita che portano i flussi dalla parte interna del pilone a quella esterna. Si tratta di una novità che è stata introdotta nella notte, dopo che erano già state scattate le foto ufficiali per la cartella stampa, visto che in quelle immagini questo particolare non si nota.
L’attenzione dei tecnici oggi non si ferma alla monoposto, ma
l’analisi delle turbolenze porta a studiare i flussi ben oltre il retrotreno della macchina (questo è uno dei motivi per cui la galleria del vento di Maranello non era più adatta allo sviluppo di certe soluzioni, perché non c’era sufficiente spazio in camera per indagare questi fenomeni…), per cui è pensabile che si apra un nuovo filone di ricerca che coinvolge tutta la paratia.
Va detto che
non si tratta di una novità assoluta: si era già visto
nel lontano 2005 un soffiaggio simile sulla
Minardi PS05. Quella monoposto fatta in casa, con pochissimi soldi da
Gabriele Tredozi aveva diverse soluzioni interessanti. E stupisce che anche la sospensione anteriore pull rod che tanto di voga sta andando adesso, avesse trovato nel progettista di Brisighella uno dei più capaci esecutori. C’è da chiedersi come mai un tecnico così pieno di idee a basso costo non trovi un posto in Formula 1. Misteri del Circus…
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