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F1 | Pirelli, Isola: "A Baku trazione importante. Serve equilibrio"

Mario Isola, responsabile car racing di Pirelli, spiega le sfide di Baku dal punto di vista delle gomme. Abrasione e forze laterali contenute, ma servirà equilibrio per mantenere in temperatura quelle anteriori e non surriscaldare le posteriori.

Mario Isola, Racing Manager, Pirelli Motorsport

Foto di: Carl Bingham / Motorsport Images

Superato il fine settimana di pausa, la Formula 1 torna in pista per svolgere il Gran Premio dell'Azerbaijan, ottavo appuntamento della stagione 2022.

Per questo weekend la Pirelli ha deciso di portare le seguenti mescole:

Pirelli PZero White Hard C3
Pirelli PZero Yellow Medium C4
Pirelli PZero Red Soft C5

Si tratta della scelta più estrema dal punto di vista della morbidezza per le gomme della Casa milanese. La gamma 2022, infatti, va dalla C1 - la mescola più dura - alla C5, quella più morbida.

I pneumatici in pista

  • Per le caratteristiche del circuito cittadino di Baku, che unisce la complessità di Monaco alla velocità di Monza, Pirelli ha selezionato le tre mescole più morbide della gamma: C3 come P Zero White hard, C4 come P Zero Yellow medium e C5 come P Zero Red soft. La nomination è la stessa fatta per il Gran Premio di Azerbaijan 2021, ma la struttura e le mescole dei pneumatici di quest’anno sono completamente nuove.
  • Baku è un circuito cittadino dalla personalità unica, che comprende sia rettilinei veloci, sia sezioni estremamente strette e tecniche, soprattutto attorno alla zona della famosa curva 9 nel centro storico. Di conseguenza, rispetto a Monaco, dove i team optano per un setup ad alto carico aerodinamico, a Baku si tende a prediligere un carico medio-basso, per bilanciare da una parte l’esigenza di grip sulle curve più strette, dall’altra la necessità di raggiungere velocità elevate sui rettilinei per tentare il sorpasso. Nel 2016, su questo tracciato, Valtteri Bottas – che correva per la Williams e, naturalmente, con pneumatici Pirelli – ha superato i 378 km/h, ottenendo così un record non ufficiale rimasto tuttora imbattuto.
  • Le temperature potrebbero essere alte, con picchi di oltre 50 gradi per l’asfalto, ma i valori possono variare parecchio lungo il giro a causa degli edifici che circondano il tracciato e disegnano zone alternate di luce e ombra.
  • L’anno scorso ha vinto la strategia a una sosta, anche se la gara è stata interrotta da una bandiera rossa nelle fasi finali. La maggior parte dei team ha optato per una strategia soft-hard, in cui la soft è stata montata anche per gli ultimi tre giri di gara. Quest’anno le strategie potrebbero essere diverse, perché la regola che prevedeva di montare per la partenza lo stesso pneumatico con cui si è ottenuto l’accesso a Q3 è stata eliminata.

Mario Isola, responsabile car racing di Pirelli: "Prima del debutto di Jeddah, Baku era il circuito cittadino più veloce del calendario. Tuttavia, per i pneumatici non risulta troppo impegnativo, perché non ci sono curve che esercitano carichi enormi sulle gomme. I livelli di abrasione sono bassi e le forze laterali contenute, perciò avere la stessa nomination di Monaco è una scelta coerente".

"Va comunque detto che le velocità elevate che si raggiungono su questo tracciato mettono i pneumatici alla prova. Il fattore chiave qui è la trazione: la sfida principale per i team sarà trovare il giusto equilibrio tra asse anteriore e posteriore, perché se è necessario mettere in temperatura le anteriori per generare grip, sapendo che i lunghi rettilinei raffredderanno i pneumatici, il calore non dovrà essere eccessivo al posteriore, altrimenti nelle zone di trazione si rischierà il surriscaldamento. Inoltre, la temperatura incostante dell’asfalto contribuisce a rendere Baku un circuito con caratteristiche peculiari e svariate sfide tecniche, che però sono le stesse per tutti".

Pressioni minime al via (gomme slick)

Anteriore: 24,5 psi
Posteriore: 21,5 psi

Camber massimo

Anteriore: -3,25°
Posteriore: -1,75°

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