F1 | Pirelli: Ferrari in pista a Barcellona per 3 giorni di test
All'inizio della prossima settimana Ferrari sarà impegnata in Spagna per una sessione di tre giorni di test al fine di aiutare Pirelli nello sviluppo dei suoi pneumatici. La scuderia del Cavallino girerà sia con i piloti ufficiali, Charles Leclerc e Carlos Sainz, che con le due nuove riserve, Oliver Bearman e Arthur Leclerc. Il programma prevede anche l'utilizzo di due monoposto differenti, la SF-23 e la F1-75, ovvero le vetture utilizzate negli ultimi due campionati.
La stagione 2024 non è ancora iniziata, ma dietro le quinte la Formula 1 è già in movimento. In fabbrica i team sono infatti impegnati nella fase di assemblaggio delle nuove vetture che scenderanno in pista nel corso del mondiale che prenderà il via il prossimo mese in Bahrain, mentre in pista proseguono i test Pirelli, anche nella sosta invernale.
All’inizio della prossima settimana, infatti, Ferrari prenderà parte a una sessione di tre giorni di prove a Barcellona organizzata dal costruttore milanese per proseguire lo sviluppo degli pneumatici in vista della prossima stagione. L’aspetto più interessante è che la scuderia del Cavallino si presenterà in Spagna con due vetture differenti, ovvero la monoposto della passata stagione, la SF-23, e quella del campionato 2022, la F1-75, la prima dei nuovi regolamenti con il ritorno all’effetto suolo.
Lunedì 29 e martedì 30 gennaio, i piloti ufficiali Charles Leclerc e Carlos Sainz saranno al volante della SF-23 per supportare Pirelli nel suo programma di sviluppo delle coperture. Tuttavia, nella giornata di lunedì ci sarà anche un altro pilota in pista, Arthur Leclerc, recentemente confermato come pilota di sviluppo del Cavallino per il 2024: il monegasco, sarà al volante della F1-75, vettura che può girare liberamente senza restrizioni avendo due anni alle spalle, come da regolamento.
Photo by: Ferrari
Arthur Leclerc, Ollie Bearman, Ferrari
Per il più giovane dei fratelli Leclerc si tratterà del debutto su un auto di Formula 1, così come un’occasione per accumulare chilometri su una monoposto della massima serie, aspetto che gli tornerà utile nelle sue mansioni al simulatore, dove supporterà il team nella messa a punto delle monoposto e nella valutazione degli aggiornamenti durante la stagione.
Martedì 30, invece, Charles Leclerc e Carlos Sainz gireranno sia sulla SF-23 che sulla F1-75 con un programma sdoppiato, mentre mercoledì 31, ultima giornata di test Pirelli, Oliver Bearman sarà da solo in pista al volante della Ferrari 2022. Così come il più giovane dei fratelli Leclerc, anche il britannico è entrato ufficialmente a far parte del gruppo del Cavallino affiancando così l'impegno in Formula 2, seppur nel suo caso come riserva, pronto a intervenire in caso di inabilità di uno dei due piloti ufficiali. L’inglese condividerà il ruolo con Antonio Giovinazzi e Robert Shwartzman, che invece saranno impegnati nel mondiale WEC al volante della Ferrari 499P Hypercar. Per il diciottenne non sarà la prima esperienza su una vettura di F1, dato che lo scorso anno ha svolto un test a Fiorano con una SF-21 e ha poi guidato per la Haas nelle FP1 in Messico e ad Abu Dhabi, oltre che nel test per giovani piloti sempre a Yas Marina.
Per quanto riguarda Pirelli, a partire da quest’anno è stato incrementati il numero di giornate a disposizione per sviluppare e valutare i propri prodotti in vista dei campionati successivi, passando da 35 a 40 giornate in pista da dividere con le squadre che prendono parte al campionato.
Photo by: Zak Mauger / Motorsport Images
Carlos Sainz, Ferrari SF-23
Girare d’inverno rappresenta una chance per sperimentare i prototipi con temperature più basse, su circuiti dove si può anche innaffiare la pista per girare sul bagnato, come già fatto negli scorsi anni al Paul Ricard. Infatti, dopo aver già introdotto le full wet che non necessitano dell’uso delle termocoperte, l’azienda italiana sta proseguendo lo sviluppo anche delle intermedie con le medesime modalità, con l’obiettivo di introdurle in futuro.
Per quanto concerne le slick, invece, dopo la bocciatura delle coperture che non richiedono di essere preriscaldate, Pirelli sta valutando diverse idee per il futuro: una delle soluzioni sul tavolo sono prototipi meno sensibili nella fase di warm-up, ma che dovrebbero garantire maggior resistenza al surriscaldamento durante lo stint di gara.
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