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Pirelli fa il punto sulle gomme dopo i primi due Gp

Hembery ha spiegato di aver visto una differenza di oltre 1" tra le mescole oggi in Bahrein

Il direttore Motorsport Pirelli Paul Hembery ha fatto il punto sulle caratteristiche del range di pneumatici 2014, in un incontro con la stampa accreditata in circuito, svoltosi oggi in Bahrain, dove le mescole P Zero White medium e P Zero Yellow soft sono le protagoniste del weekend di gara. Ecco in 10 punti le principali caratteristiche degli pneumatici sviluppati da Pirelli per il campionato in corso. 1. Più energia scaricata sulle gomme dallo slittamento Pirelli ha innovato le mescole e i profili del range di gomme da asciutto per far fronte al maggior pattinamento e al minor carico aerodinamico. Paul Hembery: "Le vetture slittano di più quest’anno e ciò ha un effetto sulla prestazione degli pneumatici. L’energia trasmessa alle gomme dalle nuove vetture è inferiore solo del 5% rispetto allo scorso anno, ma invece che provenire dall’accelerazione laterale in curva, parte di questa energia proviene dallo scivolamento". Il che comporta maggior degrado termico. 2. Ridotti i marbles in pista Questo era uno degli obiettivi di Pirelli ed è stato centrato. Paul Hembery: "Ne abbiamo visto qualcuno in Malesia, ma non è un dato indicativo, essendo quella pista particolarmente abrasiva". 3. Gomme da bagnato: minor aquaplaning e più prestazioni Pirelli ha rinnovato le mescole e il disegno delle gomme wet. Paul Hembery: "In Malesia abbiamo notato che il punto di cross over (ovvero, il momento nel quale passare da una gomma all’altra) con le intermedie si è ravvicinato e questo rende la wet utilizzabile in più occasioni. Inoltre, non abbiamo avuto alcuna evidenza di aquaplaning. La gomma disegnata per questa stagione funziona addirittura meglio con le temperature più basse: nei test sul bagnato a Barcellona ha fatto registrare tempi sul giro inferiori di tre secondi rispetto alla versione precedente". 4. Graining diminuito Tutte le mescole impiegate finora in Campionato (solo la supersoft non è stata utilizzata) hanno mostrato meno graining. "Il fenomeno – ha spiegato Hemberytende a sparire dopo pochi giri". 5. Spiattellamenti spariti Benchè il bloccaggio in frenata sia maggiore quest’anno, si vedono meno spiattellamenti grazie alle nuove mescole. 6. In media gare a 2 pit stop Con così tante novità sulle vetture 2014, è stato solo in Malesia che la strategia pneumatici è davvero emersa. Paul Hembery: "Hulkenberg ha completato la gara con sole due soste, mentre la nostra previsione era di tre pit-stop. Considerata la rapida evoluzione delle vetture di quest’anno, vedremo sempre più gare a due soste". 7. Perchè il degrado è importante L’usura è il consumo fisico dello pneumatico, ed è stata ridotta in modo sostanziale quest’anno (per questo si hanno meno marbles). Il degrado è un’altra cosa: è la perdita di prestazione sul giro degli pneumatici. Paul Hembery: "E’ strano quando i piloti parlano di degrado: è un fenomeno necessario; se non ci fosse non avremmo nessun pit stop. E’ un parametro essenziale per creare la strategia". 8. Pneumatici meno stressati di prima Nonostante la maggiore coppia, l’impronta dello pneumatico posteriore non è sottoposta agli stress dello scorso anno – grazie alle nuove costruzioni. Paul Hembery: "Possiamo vedere questo cambiamento nei profili di usura: sono leggermente concentrati al centro dello pneumatico". 9. Differenze prestazionali nella norma tra le due mescole Pirelli mira ad avere una differenza di un secondo tra tutte le mescole. Obiettivo raggiungibile entro la fine dell’anno. Paul Hembery: "Siamo rimasti un po’ sorpresi dal divario tra la mescola dura e quella media, che è stato di un secondo e mezzo in Malesia. Questo è stato dovuto ad un minore livello di carico aerodinamico rispetto all’inizio della stagione: la gomma dura non è sollecitata tanto come in passato, per questo scivola di più. Miglioramenti nelle prestazioni renderanno questo divario minore". 10. Più vetture in pista Pirelli ha messo a disposizione set di pneumatici extra per la FP1 e la Q3; ciò ha portato ad avere più vetture in pista. Paul Hembery: "L’obiettivo è stato raggiunto. Nella prima mezz’ora della FP1, le squadre hanno fatto 10 o 12 giri con le gomme extra, ma potevano farne molti di più. La nostra intenzione era quella di avere tutte le vetture top nella Q3, per i fan, senza penalizzare gli altri". Durante le FP1 e FP2 in Bahrain, il gap prestazionale tra le medium e le soft è stato di oltre un secondo. Si è registrato un basso livello di usura, e poco degrado termico sulle gomme soft, che porta ad ipotizzare una gara a due soste. Paul Hembery: "Abbiamo visto una differenza di prestazioni tra la mescola medium e la soft di oltre un secondo. Ma dobbiamo aspettare fino a domani per avere un’idea più chiara del gap che avremo in gara".

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