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Pirelli | Completati 20 mila km di test con le gomme da 18

La Casa milanese ha ultimato lo sviluppo delle gomme ribassate per la F1 con il test al Paul Ricard con Kvyat impegnato sull'Alpine mule car: dopo 28 giornate di collaudo nelle quali si sono alternati 19 piloti sono stati deliberati gli pneumatici che sono andati in approvazione alla FIA. Nei test successivi al GP di Abu Dhabi tutti i piloti proveranno i 18 pollici nella versione definitiva che debutteranno sulle monoposto 2022 a effetto suolo.

Charles Leclerc, Ferrari, Test Pirelli all'Hungaroring

Foto di: Pirelli

La Pirelli ha completato i test di sviluppo degli pneumatici ribassati di Formula 1 per la stagione 2022. Con l’ultima sessione di collaudo svolta ieri da Daniil Kvyat con l’Alpine sul circuito del Paul Ricard con gomme da bagnato, la Casa milanese ha concluso il programma per la delibera delle gomme da 18 pollici che per la prima volta verranno utilizzate dalle monoposto a effetto suolo del prossimo anno.

Rispetto agli attuali 13 pollici, quello del 18 pollici è un progetto completamente nuovo: è stata realizzata una riprogettazione completa che ha coinvolto tutti gli elementi del pneumatico, dai profili, alla struttura, alle mescole. Sono state 28 le giornate di test in pista per i nuovi pneumatici nel 2021, 36 in totale se si considerano anche quelle effettuate tra la fine del 2019 e l'inizio del 2020 prima dello stop causato dal COVID-19.

Analizzando i numeri a supporto dell'attività di sviluppo, i nuovi 18 pollici possono contare su un lavoro frutto di oltre 10.000 ore di testing indoor, più di 5.000 ore di simulazione e più di 70 soluzioni sviluppate virtualmente per poi realizzare le 30 specifiche che sono state testate in pista dai piloti.

Sono stati ben 4.267 i giri di pista effettuati e più di 20.000 i chilometri percorsi, pari a circa metà della circonferenza della Terra. In totale sono stati utilizzati 392 set, ovvero 1.568 pneumatici.

I collaudi in pista hanno visto la partecipazione di quasi tutti i team e di ben 19 piloti, di cui 15 tra quelli che attualmente gareggiano in campionato. Il ruolo dei piloti è stato fondamentale: ciascuno di loro ha offerto il proprio contributo, nelle diverse fasi, allo sviluppo del nuovo prodotto e questo ha consentito a Pirelli di progettare passo dopo passo il nuovo pneumatico proprio sulla base dei loro feedback e delle loro aspettative.

"Con l'ultimo test abbiamo finalmente portato a termine il percorso di sviluppo dei nuovi 18 pollici – ha detto Mario Isola, responsabile quattro ruote di Pirelli Motorsport -. L'anno scorso la pandemia ci ha costretti a rivedere completamente la tabella di marcia e ad annullare tutti i test in pista per focalizzarci sulle attività di simulazione e sui processi di virtualizzazione e modellizzazione. Proprio lo screening virtuale ci ha permesso di ottimizzare il numero di specifiche da produrre e di tornare a testare in pista nel 2021 per 28 giornate”.

“Abbiamo iniziato il processo di sviluppo partendo dai profili per poi passare alla costruzione di base e, nella fase finale, ci siamo concentrati sull'identificazione delle cinque mescole di gamma da omologare per il prossimo anno”.

“I risultati fin qui ottenuti, aspetto per noi fondamentale, sono stati avvalorati anche dai piloti che attualmente gareggiano nel mondiale e che hanno avuto modo di provarli, seppur solo con delle mule car. Il prossimo anno avremo comunque a disposizione ulteriori giornate di test che ci permetteranno, qualora fosse necessario, di affinare i pneumatici utilizzando le nuove monoposto”.

“Ora, dopo la convalida delle specifiche da parte di FIA, nei test successivi al Gran Premio di Abu Dhabi tutti i piloti avranno la possibilità di provare i 18 pollici nella versione definitiva, anche se dovremo appunto attendere i test di inizio campionato del prossimo anno per vederli in azione per la prima volta con le monoposto 2022".

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