F1 | Piastri sul 2023: “Non ho obiettivi precisi, ho molto da imparare”
A margine della presentazione della nuova MCL60, Oscar Piastri ha raccontato le sue sensazioni in vista del debutto in Formula 1 da pilota McLaren. L'australiano non ha fissato obiettivi precisi per il 2023, se non imparare il più possibile in vista delle prossime stagioni, per cui il team di Woking ha grandi progetti.
Una delle novità della stagione 2023 sarà l’esordio in F1 di Oscar Piastri, giovane talento australiano che si presenterà ai nastri di partenza con grandi aspettative nei suoi confronti, dato un curriculum di alto profilo costruito con i successi nelle serie propedeutiche a cui ha preso parte.
A dargli l’opportunità di fare il proprio debutto nella massima categoria è stata la McLaren, la quale nella scorsa estate è stata protagonista di una discussa e controversa vicenda contrattuale con Alpine per strappare il promettete australiano dalle fila del team francese. Due aspetti che aggiungeranno ulteriore pressione sulle spalle di Piastri, il quale non dovrà solo ripetere quanto di bello fatto nelle categorie cadette, ma anche dimostrare che la squadra britannica ha fatto la scelta giusta puntando su di lui per sostituire Daniel Ricciardo.
Una scommessa che McLaren spera di vincere, esattamente come lo era stato quattro anni fa con Lando Norris, altro pilota di belle speranze che grazie ai risultati ottenuti nel corso degli anni ha saputo conquistarsi il ruolo di leader all’interno del team.
Piastri si presenterà in Bahrain con pochi chilometri all’attivo, avendo avuto modo di provare una monoposto a effetto suolo solamente al simulatore e ad Abu Dhabi nel corso dei test per i giovani piloti. Nel corso della sosta invernale, McLaren aveva organizzato due giornate di prove private a Barcellona, ma in quel caso il test si era limitato alla vettura 2021 della scorsa generazione, come concesso dal regolamento.
Al netto delle difficoltà che potrà incontrare nella fase di apprendimento, Piastri non vede l’ora di scendere in pista, conscio di rappresentare i colori di un team che negli ultimi anni ha messo ha gettato le fondamenta per tentare di tornare ai vertici della classifica.
Ha già realizzato di essere un pilota di Formula 1?
“Sicuramente è qualcosa che sento sempre più reale. Penso che oggi sia ovviamente un giorno importante per il lancio della nuova vettura. Quindi, sì, oggi è un grande passo da questo punto di vista, ma che realizzerò a pieno solo quando sarò in pista per i test in Bahrain”.
L'anno trascorso fuori dalla pista ti ha reso più affamato?
“Credo di sì. Ovviamente voglio correre sempre. Quindi prendermi un anno o un anno senza gare non è stato l'ideale. Ma credo di aver cercato di sfruttare al meglio l'anno passato, cercando di imparare il più possibile sull'ambiente della F1 al di fuori della guida. Penso di aver imparato alcune cose che non avrei necessariamente imparato altrove la scorsa stagione, ma sicuramente non vedo l'ora di rimettermi in gioco e di andare in pista".
La nuova McLaren MCL60.
Photo by: McLaren
Come sarà il tuo stile di guida? Sarà differente da quello usato in F2?
“Credo che il mio stile di guida sia naturalmente abbastanza fluido. Credo che un punto fermo dei miei campionati propedeutici sia stata la costanza. Passando dalla F2 alla F1, ovviamente le auto sono un grande passo avanti. Ma credo che dovrò ancora abituarmi a queste nuove auto. L'anno scorso ho fatto i test post-stagionali ad Abu Dhabi, ma ovviamente quest'anno la macchina è nuova, e i piani sono cambiati. C'è sicuramente molto da imparare su queste auto a effetto suolo e su come sfruttarle al meglio”.
Quali sono le tue aspettative per l'anno da debuttante?
“Credo che in termini di risultati non ci siano aspettative precise. Ovviamente cercherò di imparare il più possibile. Dipende da come saremo messi come squadra, quindi credo che per me sia importante imparare e andare a regime il più velocemente possibile. All'inizio ci sarà un po' di ruggine, non avendo corso per un po' di tempo. Quindi cercherò di tornare a regime e poi qualsiasi risultato ne derivi sarà un bonus”.
Come ti senti in vista dei test e ti rende nervoso il fatto che non avrai molto tempo in macchina prima della stagione?
"Sì, ovviamente non c'è molto tempo per abituarsi alla macchina. Ed è un'auto nuova anche per il team. Quindi, gli ingegneri vorranno svolgere un programma per conoscere meglio la vettura. Ma è lo stesso per tutti noi. Ovviamente, come rookie, è un po' più difficile, ma credo che questa sia solo una delle sfide che devo affrontare e sono sicuro che con la squadra cercheremo di andare a regime il più velocemente possibile, imparando il più possibile in quel giorno e mezzo".
Andrea Stella, McLaren Team Principal, Oscar Piastri, McLaren
Photo by: McLaren
Considerato il modo in cui hai lasciato l'Alpine, senti una maggiore pressione in questa stagione?
“Non credo, no. Credo che per me gli obiettivi e i traguardi che mi sono prefissato non siano cambiati in alcun modo. E credo che, a prescindere da come è andata a finire l'anno scorso, probabilmente c'è anche un'aspettativa esterna con la carriera da pilota junior che ho avuto. Quindi penso che ci sia un po' di aspettativa da alcuni punti di vista”.
Rispetto alle esperienze precedenti, cosa ti ha colpito di questa squadra?
“Credo che per me l'MTC [McLaren Technology Centre] sia un edificio straordinario. L'architettura è di per sé qualcosa da ammirare. Sono rimasto molto colpito anche da come il team mi ha accolto. È stata un'ottima cosa. Sono incoraggiato dai progetti che abbiamo in programma. Presto sarà pronto il nuovo simulatore, sul quale non vedo l'ora di mettere le mani, e anche la galleria del vento sarà online, si spera nel corso dell'anno. Quindi penso che ci siano molte cose positive in corso”.
Norris ti ha dato consigli su come affrontare una stagione da principiante?
"No, la risposta è no. Non gliel'ho mai chiesto e non abbiamo trascorso molto tempo insieme, solo alcune delle attività di marketing qui alla McLaren. Ma credo che tra le altre persone del team, i miei ingegneri e altre cose del genere, ci sia una grande esperienza con i piloti esordienti e, ovviamente, Lando è arrivato come debuttante alla McLaren. Quindi ci sono molte persone nel team che hanno condiviso questo viaggio con lui, il che è incoraggiante per me”.
Ti senti svantaggiato dopo non aver fatto una FP1, e la questione Alpine ti sembra un lontano ricordo?
“Non credo che l'aver saltato una FP1 abbia influito più di tanto sul mio apprendimento. Penso che l'apprendimento che si può trarre da una sessione sia limitato. Ovviamente è la prima sessione in pista del weekend. Ci sono alcune differenze quando si tratta di qualifiche. Credo che la giornata di Abu Dhabi sia stata molto più utile. Per quanto riguarda la seconda parte della domanda, credo che ormai sia acqua passata. Sono concentrato sull'inizio della mia carriera in McLaren e mi sto assicurando di provare a lavorare sodo e di essere al passo con i tempi il più rapidamente possibile”.
Come ti senti a essere un pilota McLaren, una squadra molto importante?
“Essere un pilota McLaren per me è un vero privilegio, è davvero un onore far parte di una squadra dalla storia così importante. Ovviamente, quest'anno è il 60° anno di attività e guardare indietro a tutta la storia stamattina è stato davvero speciale. Quindi sì, è un vero privilegio per me. Ovviamente siamo in una posizione ragionevolmente competitiva, stiamo cercando di tornare ai vertici e questo è il nostro obiettivo”.
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