Anche se l'annuncio del suo ingaggio risale ad appena poco più di una settimana fa, l'avventura alla
Renault di Vitaly Petrov potrebbe già essere vicina al capolinea. Secondo quanto riporta “Autohebdo”, il pilota russo dovrebbe
portare alla Renault una dote di 15 milioni di euro, 7,5 dei quali da consegnare entro marzo, ma al momento non dispone di questa cifra.
Secondo quanto rivelato dal padre del
vice-campione della GP2, la famiglia e la manager Oksana Kosachenko hanno già provato a rivolgersi ad
oltre 500 aziende, senza riuscire a trovare un solo riscontro positivo. A questo punto il padre del pilota russo è sceso direttamente in campo, provando a chiedere un prestito personale ad una banca di San Pietroburgo. Dopo aver accordato il finanziamento però la banca si è tirata indietro ed ora la posizione di Petrov si fa veramente complicata, anche perchè, sempre stando a quanto dice il padre,
Vitaly non gode dell'appoggio della Gazprom come invece si vocifera nell'ambiente da tempo. La compagnia petrolifera infatti avrebbe voluto degli spazi pubblicitari sulla R30, cosa che però la Renault non ha potuto garantirgli.
Il rischio concreto quindi è che se la famiglia Petrov non riuscirà a trovare il modo di pagare i 7,5 milioni dovuti alla squadra di Enstone,
il debutto del primo pilota russo in Formula 1 possa saltare quasi alla vigilia del Gp di apertura in Bahrein. Per ora non circolano ancora nomi per il potenziale sostituto, ma non bisogna dimenticare che la Renault dispone anche di uno Junior Team in GP2, di cui fanno parte Ho Pin Tung e Jerome D'Ambrosio.
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