F1 | Perez: “Red Bull ha sbagliato gli sviluppi, ma sappiamo perché”
Parlando alla vigilia dell'inizio della seconda metà della stagione, Sergio Perez crede che la sosta estiva sia stata particolarmente in casa Red Bull, che ha avuto il tempo di analizzare con calma i dati accumulati. Il messicano crede che alcuni sviluppi abbiano portato la RB20 su una direzione sbagliata, ma il team crede di aver compreso i motivi
La stagione della Red Bull fino a questo momento è stata come un’altalena, tra alti e bassi. All’inizio del mondiale la RB20 sembrava in grado di potersi ancora una volta imporre sugli avversari, anche con una certa facilità ma, con i vari aggiornamenti, proprio i rivali si sono avvicinati in maniera importante, tanto che la McLaren non solo è riuscita nell’operazione aggancio, ma anche a imporsi come monoposto di riferimenti in alcuni Gran Premi.
Ciò che è chiaro è che i rivali sono riusciti a compiere dei passi in avanti con i vari aggiornamenti portati nel corso del campionato, mentre Red Bull non è stata in grado di replicare quei miglioramenti, restando indietro nella corsa sulle novità. Non è un caso che, alla vigilia del Gran Premio di Ungheria, Verstappen avesse definito quell’appuntamento cruciale per capire quale sarebbe stato l’andamento del mondiale, perché una RB20 poco competitiva nonostante le novità avrebbe spinto verso una seconda metà d’anno ben più complessa del previsto.
Questo tema degli aggiornamenti che non sembrano aver garantito i progressi sperati, come confermato anche dallo stesso pilota olandese, si lega anche alle difficoltà di bilanciamento incontrate negli ultimi GP. Nelle prime gare della stagione, la Red Bull sembrava essere una vettura più semplice da mettere a punto ma, con il prosieguo del campionato e l’avvicinarsi dei rivali, sono emersi i limiti, soprattutto a livello di bilanciamento, rendendo più complesso per i piloti trovare la giusta fiducia nell'auto.
Sergio Perez, Red Bull Racing RB20, Max Verstappen, Red Bull Racing RB20
Foto di: Red Bull Content Pool
In più occasioni il team è stato costretto a buttare nel cestino il lavoro di preparazione fatto in fabbrica per dover ricominciare la ricerca del setup direttamente in pista, di fatto sprecando parte del venerdì. Per questo la pausa estiva è stata utile anche per fare un reset generale, comprendere qualcosa in più sui dati ricavati fino ad ora e cercare di capire cosa non abbia funzionato come previsto, tenendo anche a mente che la correlazione con il simulatore e la galleria del vento non sempre si è rivelata accurata, tanto che la squadra anglo-austriaca sta investendo per costruire un nuovo wind tunnel.
Secondo Sergio Perez, quanto emerso durante la sosta estiva è che in Red Bull sono consapevoli di aver sbagliata strada con alcuni degli aggiornamenti introdotti nella prima parte di stagione, ma il messicano crede che il lavoro durante la pausa possa aver dato indicazioni utili.
“Direi che è stata una pausa molto positiva per la Red Bull. Siamo riusciti a trovare molte cose analizzando i dati. Credo che almeno sappiamo a che punto siamo con la macchina. Ci sono stati uno o due aggiornamenti che probabilmente ci hanno portato sulla strada sbagliata”, ha detto Perez alla vigilia del Gran Premio di Zandvoort, primo appuntamento dopo la sosta estiva.
“Credo che adesso sappiamo esattamente come funziona la vettura, il che è una cosa molto positiva, perché credo che non fosse così chiaro nelle ultime gare. Tuttavia, se riusciremo a sistemarla e a tornare al livello di prima, è un'altra questione. Di sicuro a un certo punto abbiamo preso una direzione che non era quella giusta”.
Chiaramente, nel caso il bilanciamento venisse migliorato, a beneficiarne sarebbe soprattutto lo stesso Perez, che con una vettura più al limite ha mostrato maggiori difficoltà nel domare la RB20, mentre Max Verstappen ha saputo adattarsi restando comunque su ottimi livelli di performance.
“Penso che, soprattutto con i problemi che abbiamo avuto, ho fatto fatica da questo punto di vista. Ovviamente non posso entrare troppo nei dettagli, ma molte delle mie difficoltà sono dovute anche a questi problemi. Non è che all'inizio dell'anno fossi un pilota migliore di adesso. Sicuramente ci sono state delle cose che non sono andate per il verso giusto e che mi hanno danneggiato di più, il che mi portava a non estrarre il massimo dalla vettura”.
Come già visto a Spa, è possibile che Red Bull possa alternare le specifiche a seconda dei Gran Premi, tanto che a Zandvoort si è rivista la soluzione senza "bazooka" al posteriore, scartata per Spa dove si attendevano temperature più alte. Ciò che è certo è che il team proseguirà con gli esperimenti per tentare di risolvere i problemi: lo stesso Perez durante il mondiale è stato di grande aiuto nella ricerca degli assetti, con il team che spesso ha sfruttato il messicano durante le libere per un lavoro di messa a punto più estremo verso più direzioni, tanto da fargli perdere la bussola in alcuni appuntamenti.
“Certamente proveremo molte cose per cercare di risolvere il problema. Sicuramente abbiamo preso una direzione sbagliata, ma ovviamente non è qualcosa di facile da risolvere in tempi brevi. Tutto richiede tempo”, ha aggiunto il pilota di Guadalajara.
“Ovviamente, dovremo scendere a compromessi fino a quando non otterremo una soluzione definitiva. Dovremo scendere a compromessi un po' qua e un po' là, ma non sono troppo preoccupato. Credo che la cosa più importante per noi sia capire a che punto siamo, e poi possiamo ripartire da lì”.
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