Parti standard: BBS, Marelli e Bosch fornitori unici 2021
Il Consiglio Mondiale della FIA ha ratificato i vincitori di tre tender che si aggiudicano dal 2021 la fornitura unica di cerchi (BBS), pompa di alimentazione a bassa pressione (Marelli) e pompa di alta pressione e tubazioni (Bosch). Ecco con quali implicazioni.
Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images
Il tentativo fatto con l’impianto frenante è fallito, sebbene la Brembo avesse presentato un’offerta molto interessante alla FIA. Ora il Consiglio Mondiale che si è riunito a Parigi ieri ha approvato per il 2021 tre nuovi fornitori unici della F1: le aziende scelte sono BBS (cerchi), Marelli (pompe benzina a bassa pressione) e Bosch (pompe benzina ad alta pressione).
La Federazione Internazionale, quindi, va avanti nella politica delle parti standard che sono un mantra nella nuova regolamentazione della F1 che entrerà in vigore nel 2021. Il tender dei cerchi privilegia un Costruttore, la BBS, che non è nei GP da tempo ed espelle marchi storici come OZ Racing (che aveva la maggioranza delle squadre) ed Enkei, riportando alla ribalta quello tedesco che ha trascorsi gloriosi ed esclusivi con la Ferrari.
Più facile il compito di assegnare una fornitura unica nell’impianto di alimentazione del motore perché di fatto la FIA ha fatto una “fotografia” di quello che è il mercato attuale. Alla Marelli è stata assegnata la pompa (lift pump) a bassa pressione che collega la nourisse a quella di alta pressione che sarà di produzione Bosch come le tubazioni di collegamento che portano al famigerato flussometro e al rail degli iniettori.
L’unica squadra che deve ricorrere a prodotti nuovi è la McLaren che si gestiva in proprio queste parti, mentre la Ferrari, a quanto ci risulta, dovrà rinunciare alla pompa di alta pressione Parker di derivazione aeronautica per adottare quella standard Bosch.
La FIA non ha introdotto nel tender sull’alimentazione il damper, vale a dire lo “smorzatore” di portata definendo in modo chiaro quale deve essere il volume per evitare alcune delle furbate che, sembra tutti i Costruttori hanno tentato, per “spingere” più carburante nel flussometro, quando il misuratore non leggeva i dati.
Insomma, si stanno chiudendo le maglie che hanno concesso ai motoristi di agire sulle soglie grigie del regolamento, traendo dei vantaggi in termini di potenza. E sbaglia chi pensa che solo la Ferrari si sia spinta in questo terreno di ricerca piuttosto fecondo, visto che nei primi anni dell’era ibrida sarebbe stata in particolare la Mercedes a beneficiare di certe soluzioni molto al limite.
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