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Analisi

F1 | Paraspruzzi inutili? La nuvola d'acqua la crea l'estrattore!

La FIA sta studiando delle soluzioni utili a migliorare la visibilità dei piloti in caso di pioggia battente. I tecnici di Tombazis stanno studiando un kit da montare in occasione dei GP nei quali è necessario l'uso delle gomme full wet. Nel paddock, però, c'è chi sostiene che la scia d'acqua maggiore sia aspirata dal fondo e poi venga espulsa dall'estrattore posteriore creando un vero e proprio muro, rendendo vana l'azione dei paraspruzzi. In realtà la FIA si accntenterebbe di ridurre lo spry del 50 per cento.

Carlos Sainz, Ferrari F1-75, Test a Fiorano

Carlos Sainz, Ferrari F1-75, Test a Fiorano

Ferrari

La Ferrari ha effettuato due giornate di test a Fiorano con i piloti titolari, Carlos Sainz e Charles Leclerc nell’ordine, per sviluppare le gomme da bagnato 2023 della Pirelli. La squadra del Cavallino ha montato sulla F1-75 set di pneumatici intermedi e full wet per valutare le mescole più adatte per migliorare il warm up delle coperture.

La Scuderia ha diffuso attraverso i canali social delle immagini che sono molto interessanti per fare alcune valutazioni: nell’ultima F1 Commission la FIA ha proposto l’idea di adottare dei para spruzzi nei GP che dovessero partire con una pioggia battente, tale da limitare la visibilità ai piloti per lo spry che le gomme scanalate sono in grado di scaricare (si parla di 150 litri al secondo con le full wet!) creando una sorta di “muro” di goccioline che possono rendere la situazione molto pericolosa.

Charles Leclerc nei test Pirelli con le gomme rain a Fiorano con la F1-75

Charles Leclerc nei test Pirelli con le gomme rain a Fiorano con la F1-75

Photo by: Ferrari

I paraspruzzi potrebbero essere montati anche nei GP interrotti con la bandiera rossa a causa della forte pioggia: secondo la FIA la gara potrebbe ripartire dopo aver dotato le monoposto del kit anti spruzzo. Lo staff tecnico diretto da Nikolas Tombazis sta studiando le forme di questi elementi che dovrebbero avere anche il minimo effetto aerodinamico per non penalizzare l’efficienza delle monoposto.

Secondo la Federazione Internazionale si dovrebbe fare qualche sperimentazione nel corso della seconda metà della stagione. I paraspruzzi dovrebbero migliorare in modo significativo la visibilità per consentire ai piloti di correre in sicurezza.

Ma osservando con attenzione le fotografie postate dalla Ferrari della F1-75 impegnata a Fiorano con la pista bagnata artificialmente la sensazione è un’altra: la scia d’acqua maggiore non è originata tanto dagli pneumatici posteriori, ma la maggiore massa d’acqua è sollevata dall’estrattore posteriore che apre la scia.

Del resto il fondo di una F1 a effetto suolo è capace di originare quasi il 60 per cento della downforce, per cui non deve affatto sorprendere se la colonna d’acqua con più spuzzi è proprio quella del diffusore.

“I paraspruzzi? – ha detto un autorevole personaggio del paddock – Verranno sperimentati, ma non li vedremo mai in gara. La ragione è semplice: anche riducendo del 50 per cento l’acqua sollevata dalle gomme posteriori con i paraspruzzi, la visibilità per i piloti non sarà sufficiente a causa della quantità d’acqua che sarà risucchiata dal fondo e sparata dall’estrattore posteriore. L’idea è lodevole, ma il risultato non sarà quello sperato…”.

Con le full wet la visibilità per i piloti è molto ridotta e la FIA studia delle soluzioni con un kit di paraspruzzi

Con le full wet la visibilità per i piloti è molto ridotta e la FIA studia delle soluzioni con un kit di paraspruzzi

Photo by: Andy Hone / Motorsport Images

In effetti proprio Nikolas Tombazis, responsabile tecnico FIA dell’area monoposto, parlando con Motorsport.com aveva dato delle chiare linee guida…
“I paraspruzzi potranno essere montati solo in un paio di occasioni all'anno, forse tre. Tanto per essere chiari, non vogliamo che accada ogni volta che ci sarà una goccia di pioggia, ma ci preoccupiamo che le gare in calendario possano essere disputate regolarmente e non si ripetano episodi come quello di Spa nel 2021 che ha comunque lasciato profonde cicatrici”.

“Oppure sarebbe stato dieci volte peggio, credo, se fossimo andati fino in Giappone e avessimo dovuto fare le valigie per tornare a casa se non si disputava il GP per il tifone. Dobbiamo proteggerci dall’annullare una gara considerato quante persone guardano la F1 in tv e quanti spettatori comprano i biglietti, e le squadre viaggerebbero per il mondo per un evento bloccato: sarebbe quasi da irresponsabili. In quei casi dobbiamo metterci al riparo da sorprese quando bisogna utilizzare le full wet, non le intermedie”.

Il messaggio di Tombazis è chiaro, ma anche le perplessità che arrivano dal paddock. Vedremo chi avrà ragione…

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