F1 | Ocon, che brivido: evitato di un soffio il bis del crash di Mick
Esteban Ocon ha ammesso di essere stato fortunato alla fine delle qualifiche del Gran Premio dell'Arabia Saudita, essendo riuscito ad evitare un incidente che avrebbe potuto essere molto simile a quello di Mick Schumacher.
Foto di: Andy Hone / Motorsport Images
Mick Schumacher è stato vittima di un bruttissimo incidente nella Q2 di Jeddah, perdendo il controllo della sua Haas sul cordolo esterno della curva 10 e finendo violentemente contro il muretto che delimita la pista all'interno.
La sua monoposto si è letteralmente distrutta nell'impatto, ma quasi miracolosamente il figlio d'arte tedesco, pur essendo stato soccorso con il massimo della cautela, se l'è cavata senza conseguenze dal punto di vista fisico.
Poco più tardi, nella Q3, dopo che la pista è stata pulita a lungo, Esteban Ocon ha rischiato di essere vittima di un incidente identico.
Esattamente nello stesso punto, il francese è passato in maniera troppo aggressiva sul cordolo, toccandolo duramente con il fondo. La sua Alpine si è quindi intraversata in direzione del muro colpito da Schumacher, ma Ocon è riuscito nell'impresa di riprendere la monoposto, ammettendo però di essere stato davvero fortunato.
"Penso che sarebbe bastato che la macchina si intraversasse di un grado in più e sarei finito contro il muro", ha ammesso Ocon. "Avrei fatto esattamente lo stesso incidente di Mick".
"Non è bello, non è nello per niente. Ho spinto molto, ma non ho portato la gomma in temperatura come avrei voluto ed ho cercato di fare il tempo lo stesso".
The medical team attend the crash of Mick Schumacher, Haas VF-22, in Q2
Photo by: Sam Bloxham / Motorsport Images
Ocon ha raccontato che questo rischio gli ha fatto prendere un grande spavento e che a quel punto ha deciso abortire il suo tentativo: "Alla fine, ho fatto marcia indietro. Mi sono detto: 'è abbastanza così, torniamo ai box'".
Nonostante questo brivido, Ocon è stato uno dei protagonisti in positivo delle qualifiche, riuscendo a piazzare la sua Alpine al quinto posto, subito dietro alle Red Bull ed alle Ferrari, ma davanti alla Mercedes di George Russell, oltre che al compagno di squadra Fernando Alonso, settimo.
Il pilota transalpino ha riconosciuto che il circuito di Jeddah, con le sue caratteristiche di cittadino ad altissima velocità, impone ai piloti la necessità di prendersi dei grandi rischi in qualifica.
"Non ci sono grandi spazi di fuga, lo sappiamo. Sappiamo che è una pista che ripaga i rischi, quindi è necessario prenderseli in qualifica", ha spiegato. "Abbiamo visto che tutti i piloti sono consapevoli di questo, perché non c'è stato alcun incidente nelle libere".
"Una volta che si spinge al limite, in qualifica, le barriere sono molto vicine. Certo, ci sono alcuni momenti di paura, ma sappiamo che il rischio porta ad una ricompensa, soprattutto nei punti più critici".
Sabato sera la Haas ha confermato che Schumacher non prenderà parte alla gara di oggi, preferendo non prendere rischi con il suo pilota (dimesso dall'ospedale senza infortuni), ma anche per la sua situazione con i ricambi, visto che da Jeddah le monoposto voleranno direttamente a Melbourne, dove tra due settimane si disputerà il Gran Premio d'Australia.
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