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F1 | Novità: gap in tempo reale sui volanti per gestire il traffico

A partire da questa stagione, la FIA ha introdotto una novità per tutti i team. Ogni pilota sul proprio volante avrà i distacchi in tempo reale si dal pilota che precede che da quello che segue, in modo da poter controllare autonomamente il traffico in qualifica. Si tratta di uno strumento in più per evitare situazioni di impeding.

George Russell, Mercedes F1 W15, Max Verstappen, Red Bull Racing RB20

Su una pista cittadina come quella di Jeddah, chiaramente il tema traffico in qualifica ha subito riscosso grande attenzione, già a partire dalle libere.

Durante la seconda sessione del giovedì, infatti, Lewis Hamilton è stato suo malgrado protagonista di un impeding nei confronti di Logan Sargeant, il quale fortunatamente è riuscito a controllare la vettura evidentando un contatto o un incidente. Il britannico della Mercedes è poi stato convocato dai commissari che gli hanno assegnato un avvertimento formale, come spesso avviene per questi episodi durante le prove libere.

Proprio per ridurre ulteriormente il rischio che un pilota possa trovarsi nel traffico oppure che sia da ostacolo a un collega in quanto procede lentamente durante un giro di raffreddamento degli pneumatici, la FIA ha cercato una soluzione alternativa che non si basi solamente sull'operato degli ingegneri di pista.

Daniel Ricciardo, RB F1 Team VCARB 01

Daniel Ricciardo, RB F1 Team VCARB 01

Foto di: Zak Mauger / Motorsport Images

Dai box, infatti, gli ingegneri hanno a disposizione tutti i dati per avvisare i piloti in caso di traffico alle loro spalle, indicando curva per curva un collega in avvicinamento, in modo da poter lasciare strada senza essere di intralcio. Tuttavia, ciò non sempre si verifica, in quanto un ingegnere di pista può non aver compreso la situazione in pista, può non aver notato un pilota sul sistema GPS o può essere distratto da altre comunicazioni con i tecnici presenti nel garage.

La FIA ne è consapevole, ma tendenzialmente non ritiene la mancanza comunicazione da parte di un ingegnere una possibile scusa per evitare una sanzione, soprattutto se l'impeding avviene in qualifica. Per questo l'organo di governo ha aggiunto a disposizione dei piloti un ulteriore strumento da tenere d'occhio nei giri ad andatura ridotta, che a Jeddah potrebbe rivelarsi molto utile. 

Sui volanti di tutti i piloti, infatti, saranno presenti i distacchi in tempo reale sia dalla macchina che precede che da quella che segue, in modo da essere consapevoli di una vettura in avvicinamento sia davanti che alle proprie spalle. Una novità voluta dalla FIA per questa stagione e che ha debuttato già in Bahrain, ma che su una pista cittadina come quella dell'Arabia Saudita può rivelarsi ancora più efficace.

Ciò, chiaramente, non risolverà totalmente il problema della gestione del traffico, soprattutto considerando che Jeddah è piena di curve cieche dove si fa fatica ad accorgersi di una vettura in avvicinamento, ma fornirà a chi si trova nell'abitacolo un ulteriore strumento per percorrere in sicurezza il tracciato.

La novità sul volante Ferrari: si noti come indica la posizione di Magnussen davanti, ma anche di Hulkenberg e Tsunoda in tempo reale alle proprie spalle

La novità sul volante Ferrari: si noti come indica la posizione di Magnussen davanti, ma anche di Hulkenberg e Tsunoda in tempo reale alle proprie spalle

Foto di: Gianluca D'Alessandro

"È sempre difficile a Jeddah per la questione traffico. Non si può avere tutto. Perché è uno dei migliori circuiti e la guida è così esaltante. Ma non si vede. È sicuramente impegnativo. All'inizio di quest'anno la FIA ha introdotto una funzione sul nostro volante che ci mostra l'auto davanti e quella dietro con i gap in tempo reale, il che è stato un grande miglioramento", ha raccontato George Russell parlando del nuovo sistema.

Tuttavia, anche questa novità non è esente da qualche problema, perché per il pilota è difficile rendersi conto di una vettura in avvicinamento ad alta velocità che magari segue un collega più lento, creando una situazione confusionaria. Per questo sarà fondamentale anche il supporto degli ingegneri di pista, che dovranno continuare a guidare i piloti fornendo indicazioni quando più chiare possibili per evitare di rimanere in traiettoria e creare situazioni di impeding.

"Ma il fatto è che in un giro lento abbiamo due auto dietro, e può capitare che un'auto che viaggia a 200 miglia all'ora si trovi 10 secondi dietro e passi. Credo che sia quello che è successo con Lewis [Hamilton] e Sargeant. Con un'auto dietro, il sistema dirà che c'è un pilota diretto dietro, ma non si può sapere chi c'è tre o quattro auto dietro di lui e su una salita. Ma è sicuramente un miglioramento in termini di sicurezza", ha aggiunto Russell.

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