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F1 | Norris secondo: "Il DRS ci ha aiutato, ma abbiamo dato tutto"

Sfruttando le varie situazioni di gara, Lando Norris ha costruito un weekend solido concluso con un bellissimo secondo posto alle spalle di Carlos Sainz. Nel weekend in cui la McLaren si è presentata con un sostanzioso pacchetto di novità tecniche, il britannico ha sfruttato ogni occasione, tenendo a bada le due Mercedes nel finale.

Lando Norris, McLaren MCL60

Nel fine settimana in cui la McLaren ha portato un consistente pacchetto di novità tecniche, Lando Norris si aspettava di poter essere competitivo e di inserirsi nel mix lottando per le prime file. Il quarto posto ottenuto in qualifica rappresentava un ottimo punto di partenza e il britannico non aveva nascosto un sorriso, perché era consapevole che vi erano tutte le opportunità per puntare a un risultato concreto.

Seppur sia stata una gara movimentata, Lando Norris ha sfruttato in maniera cinica ogni situazione che gli si è posta davanti, a partire dai primissimi giri, inserendosi nuovamente tra le due Mercedes dopo la posizione persa nei primissimi metri grazie a un sorpasso in curva 14. Da quel momento in poi, il britannico ha cercato di gestire la sua corsa seguendo il ritmo imposto dai Ferraristi, piuttosto lento che ha mantenuto compatto il gruppo.

L’ingresso della prima Safety Car ha permesso di guadagnare un’altra posizione sopravanzando Charles Leclerc ai box, rimasto fermo più a lungo del previsto nella piazzola a causa del traffico che sopraggiungeva in pit lane. Dopo aver sopravanzato anche Max Verstappen, il quale precedentemente aveva scelto di proseguire sulla hard montata a inizio gara senza rientrare ai box, l’inglese è riuscito a riavvicinarsi a George Russell sfruttando un paio di giri lenti da parte di Sainz in testa alla corsa, pensati appositamente per tentare di ricompattare il gruppo e mettere sotto pressione il pilota della Mercedes.

Sergio Perez, Red Bull Racing RB19, Lando Norris, McLaren MCL60, Lewis Hamilton, Mercedes F1 W14

Sergio Perez, Red Bull Racing RB19, Lando Norris, McLaren MCL60, Lewis Hamilton, Mercedes F1 W14

Photo by: Jake Grant / Motorsport Images

La svolta è arrivata in seguito al guasto tecnico accusato da Esteban Ocon, che ha spinto la direzione gara a far intervenire la Virtual Safety Car: la Stella ha scelto di diversificare la strategia rispetto ai rivali, rientrando ai box per montare quel set in più di gomme medie nuovo salvato al sabato. Norris si è così ritrovato al secondo posto, con l’arduo compito di contenere la rimonta di Russell e Hamilton nei giri finali.

Il portacolori della McLaren ha potuto sfruttare anche il DRS offerto da Sainz, bravo nel dettare il ritmo per mantenere tutti racchiusi in pochi decimi: “Carlos è stato molto generoso nell'aiutarmi a ottenere il DRS. Ha aiutato la mia gara e io ho aiutato la sua, quindi è stata dura. Sapevamo che sarebbe stata dura non appena la Mercedes si è fermata, soprattutto con un paio di auto da sorpassare”, ha spiegato Norris.

“Ma siamo sul podio, in seconda posizione, li abbiamo tenuti a bada. Abbiamo fatto tutto quello che dovevamo fare e anche di più. Quindi siamo molto contenti".

Lando Norris, McLaren MCL60, Lewis Hamilton, Mercedes F1 W14

Lando Norris, McLaren MCL60, Lewis Hamilton, Mercedes F1 W14

Photo by: Zak Mauger / Motorsport Images

Nel corso dell’ultimo giro, Russell ha commesso un errore importante, toccando il muro in entrata di curva dieci con la gomma anteriore destra: un colpo che ha danneggiato la vettura, portandolo a finire la sua corsa contro le barriere. In realtà, anche lo stesso Norris qualche istante prima aveva sfiorato lo stesso muretto con la posteriore destra, seppur in maniera meno violenta, mantenendo così la seconda posizione: “Ho colpito il muro all'ultimo giro nello stesso punto, quindi penso che [Russell] mi abbia copiato e che abbia fatto ancora peggio. Mi dispiace per lui. Probabilmente è stato uno dei più veloci. Direi che oggi è stato il più veloce”.

Con l’errore del britannico, Norris ha potuto tirare il fiato e allentare la pressione, conquistando un risultato che dà morale al team: “[L’incidente] Mi ha aiutato un po' nelle ultime due curve, potevo rilassarmi, solo un po' di più. Ma tutti, Carlos, Charles, Lewis e George, ci siamo spronati a vicenda per tutto il giorno. È stato stressante, ma ha dato i suoi frutti”.

 

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