F1 | Norris: "Buon inizio, ma a Jeddah dovrebbe andare meglio"
Lando Norris ha chiuso la gara di apertura in Bahrain con un buon sesto posto, seppur abbia accusato un passivo importante non solo dalla Red Bull, ma anche dalla Ferrari. Un gap che il team aveva già messo in conto, ma l'inglese cerca di guardare il bicchiere mezzo pieno già per Jeddah, pista che ritiene più adatta alla MCL38.
Il Gran Premio del Bahrain si è concluso con un sesto e un ottavo posto per Lando Norris e Oscar Piastri, garantendo alla McLaren un bottino di dodici punti. L’inizio di stagione indubbiamente non è quello che aveva sperato la squadra di Woking, ma già prima di arrivare in Bahrain la scuderia inglese era conscia degli attuali limiti della MCL38, a partire dal fatto che non fosse riuscita a completare il piano di sviluppo inizialmente previsto per l’inverno.
I ritardi hanno portato la McLaren a presentarsi a Sakhir con una vettura non in grado di competere con la miglior Ferrari e la miglior Red Bull, aspetto che in realtà sia i piloti che il Team Principal non avevano nascosto alla vigilia della tappa di apertura del campionato. In qualifica molto probabilmente la nuova vettura avrebbe potuto raccogliere qualcosa in pista, con una potenziale prima fila come target se non fosse stato per qualche errore da parte dei piloti negli ultimi tentativi.
Un obiettivo realistico secondo il team, legato però alle sole performance sul giro secco, dove i gap si sono dimostrati abbastanza contenuti, al netto delle difficoltà nella ricerca della tornata perfetta dovute alla presenza di forti folate di vento. Tuttavia, le basse temperature che si sono registrate a Sakhir hanno aiutato, un po’ come avveniva all’inizio della passata stagione, dove con il fresco la MCL60 tendeva a prendere vita e regalare qualche soddisfazione in più.
Lando Norris, McLaren MCL38
Photo by: Sam Bloxham / Motorsport Images
Tuttavia, come previsto alla vigilia in gara sia Red Bull che Ferrari hanno mostrato un passo decisamente superiore alla McLaren, che ha poi concluso a 50 secondi dalla miglior RB20 e 23 secondi dalla SF-24 di Sainz. Un risultato atteso perché, seppur i miglioramenti rispetto a 12 mesi fa sono evidenti, dall’altra parte quei team come Ferrari che avevano limitazioni importanti a livello di concept sono stati in grado di fare un passo in avanti considerevole rispetto ai competitor più diretti.
Inoltre, il Bahrain ha confermato che la debolezza della MCL38 nei tratti a bassa velocità, aspetto che la nuova vettura eredita dalla monoposto della scorsa stagione, che nelle zone così lente non riusciva a far funzionare l’anteriore accusando un sottosterzo cronico.
"Non è diverso da quello dell'anno scorso. Sono cose che non siamo riusciti ad affrontare, altre che ci fanno andare su e giù ogni fine settimana. Credo che oggi abbiamo faticato molto e il vento è cambiato. Alcune curve sono risultate incredibilmente brutte rispetto a quelle di ieri”, ha spiegato Norris al termine della gara, analizzando l’andamento della corsa.
Tuttavia, negli ultimi anni McLaren ha spesso faticato in Bahrain e questo era un elemento che il team di Woking aveva evidenziato già prima di scendere in pista a Sakhir, motivo per il quale, nonostante i 23 secondi accumulati da Cavallino, si cerca di guardare avanti con fiducia.
Lando Norris, McLaren MCL38
Photo by: Andy Hone / Motorsport Images
“Penso che sia chiaro che ci sono molte aree su cui dobbiamo ancora concentrarci per migliorare se vogliamo essere più costanti e competitivi. Ma considerando che si tratta di una pista in cui facciamo ancora fatica, il fatto di essere così vicini alla Mercedes è comunque un buon segno per noi che in alcune piste saremo in grado di essere davanti. Sono fiducioso, la squadra sta facendo un buon lavoro ed è una buona posizione di partenza", ha aggiunto il britannico.
In effetti Norris è riuscito a mettersi alle spalle la Mercedes di Hamilton, autore di una gara deludente dopo la qualifica sottotono del venerdì, anche se vi è da menzionare che il sette volte campione del mondo è rimasto a lungo immischiato nel traffico e ha pagato dei problemi tecnici sulla sua W15. Un destino simile a quello di George Russell, quinto, che però ha preceduto Norris di soli due secondi: sul finale il pilota della McLaren ha pagato il ritrovarsi nell’aria sporca e non è riuscito ad attaccare, ma è pur vero che il portacolori della Stella ha dovuto ridurre considerevolmente il passo per gestire i problemi di surriscaldamento che hanno colpito la sua Power Unit.
"Eravamo vicini alle Mercedes, non credo che avessimo alcun vantaggio su di loro. Il ritmo era così simile che, non appena sono entrato nell'aria sporca, non ho avuto un vantaggio tale da avere la possibilità di sorpassare o di entrare nel DRS. Forse avrei potuto battere George, ma questo è quanto. Penso che siamo dove ci aspettavamo di essere e questo è solo un buon inizio di stagione, quindi sono contento", ha aggiunto Norris.
Lando Norris, McLaren MCL38
Photo by: Andy Hone / Motorsport Images
La Formula 1 tornerà subito in pista a Jeddah, in Arabia Saudita, pista che, secondo il britannico, sarà più vicina ai punti di forza della McLaren, non tanto in termini di velocità di punta, bensì per la sequenza di curve veloci che già lo scorso anno si adattavano meglio alle caratteristiche della casa di Woking. Nel 2023, infatti, Piastri riuscì a centrare la sua prima Q3 in carriera, anche se la gara fu subito compromessa da un contatto.
Alla domanda se il circuito veloce e scorrevole di Jeddah Corniche in Arabia Saudita sarà più adatto alla MCL38, Norris ha risposto: "Onestamente, non lo so. È un po' più ad alta velocità, un po' più a media velocità, il che normalmente ci si addice. Ma è anche una pista in cui si vuole avere un buon anteriore all’apice della curva, cosa che noi non abbiamo affatto, quindi ci saranno ancora cose con cui dovremo lottare molto. In media, la velocità della pista è più elevata, il che forse dovrebbe essere un po' più adatto a noi, quindi sono entusiasta".
Nonostante i 25 secondi accumulati da Ferrari, Norris crede che la Rossa sia battibile nei prossimi appuntamenti: "Ferrari? Sì [riusciremo a batterli]. Anche in questo caso, in certi circuiti lo faremo e in altri no, e man mano che cambieremo le cose."
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