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Nico Rosberg ritrova la pole position a Suzuka

Un incidente di Kvyat ha impedito a Hamilton di replicare al tedesco, mentre terzo c'è Bottas davanti a Vettel

Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W06

Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W06

XPB Images

Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W06
Il vincitore della pole Nico Rosberg, Mercedes AMG F1 Team
Sebastian Vettel, Ferrari
McLaren fan in the paddock
Valtteri Bottas, Williams
Valtteri Bottas, Williams FW37
Valtteri Bottas, Williams FW37
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W06

Un gran botto di Daniil Kvyat, fortunatamente senza conseguenze, ha di fatto chiuso le qualifiche del Gp del Giappone con 36 secondi d'anticipo, impedendo agli altri nove piloti in pista di sfruttare il loro secondo tentativo.

Sicuramente ringrazia Nico Rosberg, che in questo modo si è visto servire su un piatto d'argento la seconda pole position stagionale dopo quella di Barcellona, la 17esima in carriera, senza che la Mercedes gemella di Lewis Hamilton potesse replicare dopo aver commesso un errore nel suo primo tentativo, arrivando lungo al tornantino. Il tedesco ha girato in 1'32"584, precedendo di meno di un decimo il leader della classifica iridata, che per la prima volta in questa stagione quindi non scatterà al palo per due gare consecutive.

In terza posizione c'è un ottimo Valtteri Bottas, che con la sua Williams è riuscito a ridurre a soli quattro decimi il ritardo dalla vetta. Il finlandese dividerà la seconda fila con un Sebastian Vettel finora parso decisamente poco in palla su questa pista, ma in grado di riuscire a limitare i danni quando si è trattato di fare sul serio in Q3. E' chiaro però che qui il sogno di ripetere l'impresa di Singapore sembra una prospettiva molto lontana per il ferrarista.

C'è alternanza tra Williams e Ferrari anche in terza fila, con Felipe Massa che è riuscito ad avere la meglio sull'ex compagno di squadra Kimi Raikkonen. E forse dal finlandese ci si attendeva qualcosina in più, visto che aveva occupato la terza posizione nelle prime due fasi della qualifica, ma poi è mancato un po' nella Q3, pagando oltre un decimo anche sulla SF15-T gemella.

La delusione più grande di queste qualifiche però è probabilmente la Red Bull, che nelle libere di stamattina aveva dato la sensazione di poter dare l'assalto alla seconda fila. Invece Daniel Ricciardo non è riuscito ad andare oltre al settimo tempo, staccato di quasi un secondo e Kyvat come detto ha distrutto la sua RB11.

Il russo ha perso il controllo della vettura mettendo le ruote nell'erba all'inserimento della leggera piega a destra che porta al tornantino. L'impatto contro le barriere è stato davvero forte ed ha prodotto anche un capottamento, ma Daniil se l'è cavata senza un graffio. In ogni caso, domani si andrà a schierare decimo, alle spalle anche della Lotus di Romain Grosjean e della Force India di Sergio Perez.

Eliminata in Q2 l'altra Force India di Nico Hulkenberg, che dovrà scontare anche una penalità di tre posizioni in griglia per l'incidente con Felipe Massa a Singapore. Il tedesco quindi arretrerà al 14esimo posto, facendo guadagnare una posizione a Carlos Sainz Jr, Pastor Maldonado e Fernando Alonso, che non pare aver digerito troppo l'eliminazione in Q2 della sua McLaren-Honda.

Problemi al termine della Q1 per Max Verstappen, rimasto fermo lungo il tracciato con la sua Toro Rosso e quindi impossibilitato a scendere in pista in Q2 per una perdita di potenza. Da segnalare anche un testacoda di Marcus Ericsson, oltre al fatto che al momento Alexander Rossi risulta escluso dal 107%. Ora bisognerà vedere se la direzione gara deciderà di ammettere il pilota della Manor al Gp di domani o meno.

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