F1 | Nelle FP1 di Zandvoort si prova il DRS nella sopraelevata
In occasione della prima sessione di Libere del venerdì i piloti avranno la possibilità di utilizzare il DRS nel tratto con banking. L'obiettivo è creare una gara più vivace rispetto a quella dello scorso anno.
Max Verstappen, Red Bull Racing RB16B
Mark Sutton / Motorsport Images
Sulla scia del boom di popolarità portato da Max Verstappen, l'anno scorso la Formula 1 è tornata a Zandvoort per la prima volta dal 1985. Nell'ambito dei lavori di rinnovamento del tracciato per accogliere la F1, l'ultima curva del tracciato è stata modificata con un banking di 18 gradi per aumentare la velocità in percorrenza.
In origine la seconda zona DRS di Zandvoort doveva iniziare prima della curva piatta a destra per aumentare le possibilità di sorpasso sul rettilineo principale, ma per motivi di sicurezza la FIA ha deciso di accorciare questa zona.
La gara dello scorso anno, però, ha visto poca azione in pista e per questo motivo la F1 riesaminerà l'idea nel corso della settimana, introducendo una zona DRS a tutta lunghezza da testare durante le prove del venerdì.
"Proveremo il DRS prima dell'ultima curva, quindi all'inizio, per migliorare un po' le gare a Zandvoort", ha dichiarato a Viaplay il direttore tecnico delle monoposto della FIA Nicholas Tombazis. "Siamo comunque aperti a questa novià e chiederemo ai team il loro feedback. Lo abbiamo già chiesto nel orso delle simulazioni, ma anche dopo le FP1 chiederemo alle squadre il loro parere”.
"Se dovessimo ritenere che questa novità dovesse comportare un rischio anche remoto per la sicurezza, è chiaro che dovremo intervenire e cambiare le cose dopo le FP1".
La parabolica di Zandvoort
Photo by: Zak Mauger / Motorsport Images
Mario Isola, Direttore Motorsport Pirelli, ha dichiarato che questa novità avrebbe cambiato il carico sugli pneumatici.
"Di solito quando si apre il DRS si trasferisce il carico sull'anteriore, quindi si caricano molto di più gli pneumatici anteriori rispetto a quelli posteriori", ha detto Isola interpellato da Motorsport.com sull'esperimento che sarà compiuto nelle FP1.
"Dovremo controllare i dati dopo questo test per capire se, ad esempio, in queste condizioni le gomme posteriori scivoleranno. Si potrebbe verificare un surriscaldamento della superficie, per esempio, ma è un po' difficile al momento fare una previsione corretta".
Secondo Isola la mancanza di aderenza della mescola C1, quella più dura della gamma Pirelli, spingerà i team verso le medie e le soft durante la gara e spera che un corsa a due soste possa offrire più azione.
"Speriamo che con la scelta che abbiamo deciso per Zandvoort avremo un po' più di azione e di sorpassi. Mi aspetto un delta sul giro tra C1 e C2 molto maggiore rispetto a C2 e C3”.
"Se questo dovesse accadere su un tracciato corto come quello di Zandvoort, simile a quello di Budapest, allora forse le dure non saranno una scelta adeguata per la gara e i team si concentreranno su medie e morbide. Questo dovrebbe portare la strategia verso le due soste".
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