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Intervista

Nasr: "La Sauber C35 in ritardo non mi preoccupa"

Il brasiliano convinto di un salto di qualità 2016. Felipe ha apprezzato la trasparenza del team nel 2015

Felipe Nasr, Sauber F1 Team

Foto di: XPB Images

Felipe Nasr, Sauber C34
Felipe Nasr, Sauber F1 Team
Felipe Nasr, Sauber C34
Felipe Nasr, Sauber F1 Team
Felipe Nasr, Sauber C34
Felipe Nasr, Sauber C34 blocca in frenata
Felipe Nasr, Sauber F1 Team
Felipe Nasr, Sauber C34
Felipe Nasr, Sauber C34
(Da sinistra a destra): Joseph Lieberer, Sauber Physio with Felipe Nasr, Sauber F1 Team
Jenson Button, McLaren Honda e Felipe Nasr, Sauber F1 Team
Felipe Nasr, Sauber F1 Team and Pastor Maldonado, Lotus F1 Team
Felipe Nasr, Sauber C34

Sono gli ultimi giorni di allenamento quelli che Felipe Nasr sta completando a Miami. Poi si trasferirà in Europa, dove farà base per tutta la durata del Mondiale 2016. A ventitré anni il pilota di Brasilia si sente pronto per un salto in avanti.

La scorsa stagione non è stata semplice, ma a posteriori Nasr ritiene che sia stato un passaggio importante per la sua carriera. Il 2016 non partirà proprio al meglio, visto che la Sauber ha annunciato che la nuova monoposto sarà disponibile solo nel secondo test di Barcellona, ovvero l’ultimo prima della partenza per Melbourne.

“Non è l’ideale ma avremo un po’ più di tempo per lavorare sulla macchina nuova. Non penso che sarà un grande problema, anche se poi avremo solo quattro giorni per capire la vettura 2016 prima di andare a Melbourne. Ci saranno molte novità sulla monoposto, legate anche al pacchetto della power unit Ferrari. Non mi aspetto dei primi passi proprio semplici, ci vorrà un po’ di tempo per ottimizzare tutto al meglio, ma spero che la macchina sia di facile comprensione sin dall’inizio”.

Lo scorso anno il tuo esordio in Formula 1 a Melbourne fu di quelli che non si dimenticano: subito quinto. Come lo vedi dodici mesi dopo?
“Spero di avere un’opportunità come lo scorso anno, ma se oggi osserviamo la griglia di partenza vediamo che ci sono molte squadre che partono con notevoli aspettative di miglioramento. Sono certo che anche noi faremo un bel passo avanti rispetto al 2015, ma ovviamente non sappiamo ancora quanto saranno ampi i miglioramenti che farà la concorrenza. Sarà difficile ripetere la quinta posizione del 2015, ma se riusciremo ad andare a punti sarà fantastico. Il mio obiettivo di quest’anno è quello di confermarmi nella top-10 il maggior numero di gare. Nel 2015 abbiamo lottato con una mancanza cronica di carico aerodinamico, con noie ai freni, e con il degrado delle gomme. Spero che quest’anno questi problemi non mi assillino più”.

Che differenza c’è tra il Felipe Nasr che lo scorso arrivò a Melbourne per il suo primo Gran Premio in Formula 1 e quello attuale?
“Credo di essere maturato molto. Se guardo indietro sono davvero tante le cose che ho imparato lo scorso anno. Oggi credo di essere un pilota più completo, conosco meglio la Formula 1. Sono tanti gli aspetti in cui si migliora, dalla gestione della monoposto, al dialogo con i tecnici e nella vita in generale con la squadra. Mi sento più pronto, padrone della situazione ed inserito nel contesto. Aver concluso lo scorso campionato dietro le Toro Rosso, che avevano una performance migliore della nostra monoposto, mi ha permesso di conquistare anche la stima del team”.

A proposito,ci sono stati dei cambiamenti tecnici nell’organigramma?
“Si, diversi. Avremo un nuovo responsabile tecnico in pista, Tim Maylon (ex Red Bull e per anni Performance Engineer di Vettel) che prenderà il posto di Gianpaolo Dall’Ara, e lavorerò anche con un nuovo telemetrista. Ma le novità non finiscono qui”.

Come vedi il lavoro portato avanti dalla squadra?
“Sono ottimista. Lo scorso anno abbiamo concluso la stagione con la stessa monoposto con cui avevamo esordito in Australia, ad eccezione di poche modifiche. Non c’erano le risorse economiche per sostenere un programma di sviluppo, specialmente sul fronte aerodinamico. E non abbiamo avuto neanche dei grandi upgrade da Ferrari. Tutte le opportunità che abbiamo avuto sono state colte, anche perché eravamo coscienti che nell’arco dell’intera stagione avremmo avuto poche chance. Non è stato sempre facile, ma ho apprezzato la trasparenza della squadra: con me è sempre stata molto chiara ed onesta, e non mi hanno mai promesso cose che poi non sono state realizzate. Quando firmai il contratto con il team ero già al corrente delle limitazioni che avremmo avuto, ed è meglio lavorare quando è tutto chiaro. Ad un anno di distanza credo che abbiamo molti margini di miglioramento, e che faremo un bel passo avanti. Ci spero, e credo che nel team lo meritino tutti”.

Nelle ultime settimane abbiamo visto Pastor Maldonado restare a piedi a causa di problemi tra il suo sponsor e la Renault.
“La Formula 1 è cambiata molto negli ultimi anni. Ci sono squadre, anche grandi, che hanno perso sponsor importanti e dipendono molto dai supporti economici che possono garantire i piloti. Ma attenzione a non associare la disponibilità di uno sponsor con la mancanza di talento. Io sono orgoglioso di essere il rappresentante di una grande azienda del mio paese, non sono figlio di un pilota famoso e non provengo da una famiglia ricca. Quindi sono cosciente che ogni anno devo far sempre meglio, e meritarmi la stima ed i supporti che ho la fortuna di avere. Non posso deludere chi mi ha appoggiato, quindi ogni stagione lotto soprattutto per raggiungere questo obiettivo”.

 

di Roberto Chinchero

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