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F1, Monza: Hamilton straccia anche il record della pista

L'esa-campione disintegra il record della pista di Monza siglando nel "tempio della velocità" il giro della pole alla media più alta nella storia della F1 (264,362 km/h). Lewis stacca Bottas di appena 69 millesimi, mentre a sorpresa c'è Sainz terzo con la McLaren davanti a Perez (Racing Point) e Verstappen (Red Bull). Deludono le Ferrari con Leclerc 13esimo e Vettel 17esimo.

Lewis Hamilton, Mercedes F1 W11

Lewis Hamilton, Mercedes F1 W11

motosport.com

Lewis Hamilton nella storia: l'inglese sigla la pole position del GP d'Italia con il nuovo record della pista di Monza in 1'18"887 che rappresenta il giro più veloce nella storia della F1 alla media di 264,362 km/h. La Mercedes ha sbugiardato chi voleva toglierle del potenziale grazie all'abolizione del "party mode" imposto dalla FIA: la power unit di Brixworth è stata misurata a 1.018 cavalli nelle prove fonometriche, rilevando solo 4 cavalli in meno rispetto a prima. La sensazione è che provvedimento lo ha pagato certamente di più la Honda che, invece, a sentire Helmut Marko avrebbe dovuto beneficiarne.

La Mercedes non si ferma. Lewis Hamilton non si blocca: è alla settima partenza al palo a Monza e coglie la 94esima pole position in carriera. Numeri che fanno impressione e che suggellano la netta superiorità delle frecce nere. L'esa-campione che è entrato in pista potendo contare sulla scia di Valtteri Bottas, ma il britannico si è staccato dal compagno per giocarsela alla pari in aria pulita.

E alla fine la differenza è stata di appena 69 millesimi di secondo con il finlandese che ha reso dura la vita ad Hamilton, ritrovando quella consapevolezza che gli era mancata in Spagna e Belgio.

La McLaren ha stupito con Carlos Sainz capace di uno strepitoso terzo posto: lo spagnolo paga otto decimi dalle W11 ma ha nesso in fila tutti gli altri con un giro perfetto che ha confermato il potenziale della MCL35 visto nelle prove libere. Lando Norris, staccato di un decimo dall'iberico, ci ha lasciato tre posizioni, finendo sesto.

Fra i due piloti di Woking ci sono Sergio Perez con la Racing Point e Max Verstappen con la Red Bull. Il messicano ha sfruttato le doti del motore Mercedes, mentre l'olandese sta trobolando con la RB16 da inizio weekend senza trovare la giusta quadra per una pista a bassissimo carico.

Daniel Ricciardo con la Renault è settimo, dopo l'exploit del mattino quando era terzo con la R.S.20 prima che la pompa della benzina lo costringesse a uno stop repentino. L'australiano non si è perso d'animo, ma la sensazione è che il vero potenziale del motore francese si sia visto sulla monoposto della squadra clienti.

Lance Stroll si è difeso come ha potuto con la Racing Point garantendosi l'ottava piazza, mentre Alexander Albon, che ha rischiato per millesimi la cacciata nei due tagli è riuscito ad acchiappare la Q3 con un nono posto che esprime il suo valore.

Pierre Gasly chiude la top ten: quando conta, si apre la differenza fra i due piloti dell'AlphaTauri. Daniil Kvyat, infatti, resta fuori dalla Q3 e si aggrappa all'11esima posizione della griglia con un  motore Honda meno brillante di quanto ci si aspettasse, seguito da Esteban Ocon con la Renault e da Charles Leclerc con la migliore Ferrari.

Il monegasco è 13esimo incapace di uscire dalla Q2 con una SF1000 che mostra tutti i suoi limiti: il giovane talento del Cavallino ha dato il suo massimo con una monoposto che non è in grado di onorare il GP d'Italia: questo è il peggior risultato nella storia della Scuderia nel "tempio della velocità". La Rossa è parsa debole da tutte le parti e paga un tributo alto, molto alto che brucia più di quanto si è visto a Spa la scorsa settimana.

Una caduta libera che non si spiega, perché la Ferrari ha prestazioni che non sono degne di un top team: la crisi è profonda e non sarà superata facilmente. Dietro alla SF1000 ci sono altre due monoposto con il motore clienti del Cavallino: ci riferiamo a Kimi Raikkonen ottimo interprete con l'Alfa Romeo. Il finlandese si è portato a un onorevole 14esimo posto facendo un vuoto di sei decimi su Kevin Magnussen con la Haas.

Al danese è bastato superare il primo taglio visto che Romain Grosjean non è riuscito a scavalcare la Q1 per pochi millesimi su Albon: il francese è stato il primo escluso con la Haas e domani partirà 16esimo, ma si è assicurato una posizione davanti alla seconda SF1000. Magra consolazione...

Sebastian Vettel, infatti, è rimasto fuori dopo la Q1: è la prima volta che accade nella storia a una Rossa che non sia afflitta da problemi. Il tedesco è finito nell'ingorgo dell'ultimo run nel quale era impossibile sperare di fare un giro pulito. E' stato scelto il momento sbagliato di mandare la SF1000 in pista e il 17esimo posto ne è il risultato.

Dietro a Sebastian c'è Antonio Giovinazzi poco a suo agio con l'Alfa Romeo: l'italiano non è andato oltre la 18esima piazza, seguito dai due piloti della Williams con George Russell che ha rifilato sette decimi a Nicolas Latifi, firmando l'otto a zero sul canadese.

Cla Pilota Tempo Gap km/h
1 United Kingdom Lewis Hamilton 1'18.887   264.362
2 Finland Valtteri Bottas 1'18.956 0.069 264.131
3 Spain Carlos Sainz Jr. 1'19.695 0.808 261.682
4 Mexico Sergio Perez 1'19.720 0.833 261.600
5 Netherlands Max Verstappen 1'19.795 0.908 261.354
6 United Kingdom Lando Norris 1'19.820 0.933 261.272
7 Australia Daniel Ricciardo 1'19.864 0.977 261.128
8 Canada Lance Stroll 1'20.049 1.162 260.525
9 Thailand Alexander Albon 1'20.090 1.203 260.392
10 France Pierre Gasly 1'20.177 1.290 260.109
11 Russian Federation Daniil Kvyat 1'20.169 1.282 260.135
12 France Esteban Ocon 1'20.234 1.347 259.924
13 Monaco Charles Leclerc 1'20.273 1.386 259.798
14 Finland Kimi Raikkonen 1'20.926 2.039 257.702
15 Denmark Kevin Magnussen 1'21.573 2.686 255.658
16 France Romain Grosjean 1'21.139 2.252 257.025
17 Germany Sebastian Vettel 1'21.151 2.264 256.987
18 Italy Antonio Giovinazzi 1'21.206 2.319 256.813
19 United Kingdom George Russell 1'21.587 2.700 255.614
20 Canada Nicholas Latifi 1'21.717 2.830 255.207

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