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Intervista

Mick Schumacher: "Sarò pronto a gestire la pressione"

Il giovane pilota tedesco non teme l'impatto mediatico della F1 perché ha dovuto subire l'attenzione dei media dal giorno del suo debutto in F4. Mick è consapevole di iniziare nel 2021 una stagione di apprendistato con la Haas e con la massima categoria, ma conta di crescere nel corso del campionato. Ha scelto il numero 47 che rappresenta la somma dei compleanni in famiglia. Stima Mazepin che ha già avuto come compagno nel karting.

Mick Schumacher entra nella Haas VF-20 per la prova del sedile

Foto di: Andy Hone / Motorsport Images

Il giorno in cui un ‘rookie’ viene confermato al via della prossima stagione di Formula 1, normalmente si assiste allo stupore di un giovane pronto a tutto ma non all’intensità della pressione mediatica.

Nel caso di Mick Schumacher l’impressione è esattamente opposta. Sin da quando ha iniziato a frequentare le piste di kart il percorso era già scritto: il figlio di Michael doveva arrivare in Formula 1 e la pressione per Mick era legata al non riuscire in questa impresa da predestinato.

Il numero di giornalisti a cui ha dovuto rispondere dopo l’annuncio che ufficializza il suo ingresso nel team Haas non è poi superiore a quello che lo ha seguito dal karting alla Formula 2, e forse per Schumacher jr. la Formula 1 sarà un contesto in cui lavorare (paradossalmente) con meno pressione di quanto abbia avuto fino ad oggi.

Intanto non vede l’ora di iniziare, si tiene pronto ad un eventuale chiamata nel GP di Abu Dhabi (qualora Fittipaldi non si confermasse all’altezza del compito) ma soprattutto vuole chiudere al meglio la sua avventura in Formula 2. Poi, da domenica sera, volterà pagina.

Sei cresciuto in campionati monomarca, con lo stesso materiale tecnico dei tuoi avversari. Il prossimo anno non sarà così, sei pronto ad affrontare questo aspetto?
“Il primo obiettivo di questa nuovo ciclo è crescere insieme alla squadra e, si spera, lottare insieme per risultati sempre migliori. Questo è l’obiettivo di tutti. So che mi aspetta un periodo in cui dovrò per prima cosa apprendere cose nuove, e non vedo l’ora di iniziare questa nuova avventura. Mi attira molto l’idea di poter aiutare a sviluppare e migliorare una monoposto, e valutare i progressi con il miglioramento tra l’inizio e la fine della stagione”.

Ti aspetta un intenso weekend in Formula 2. Riuscirai a tenere i contatti con il lavoro nel box Haas?
“Quest'anno è un po' diverso rispetto agli anni precedenti. A causa delle misure prese per contrastare la pandemia, ci sono diverse regole che dobbiamo rispettare ed una di queste rende molto restrittivo il passaggio dal paddock Formula 2 a quello Formula 1, essendo due bolle differenti. Di conseguenza, questo fine settimana mi concentrerò interamente sulla Formula 2, poi ad Abu Dhabi passerò nella bolla Haas, e potremo iniziare a lavorare insieme”.

Sogno realizzato?
“Ovviamente provo una sensazione incredibile, ma allo stesso tempo non credo di aver ancora assaporato totalmente il bello di questa situazione. Credo di non aver ancora realizzato il tutto al cento per cento”.

Come mai hai scelto il numero 47?
“Ci ho pensato un po', il 4 e il 7 sono i miei due numeri preferiti. Ma sono già stati assegnati, quindi ho scelto il 47. Poi dopo mi sono accorto che se si sommano tutti i nostri compleanni in famiglia, il risultato è… 47”.

Anche il tuo compagno di squadra Nikita Mazepin sarà un esordiente come te. Credi che questo aspetto renderà un po' più acceso il confronto tra voi?
“È una sorta di flashback, perché nel 2013 e 2014 siamo già stati compagni di squadra alla Tony kart… Credo che collaboreremo bene insieme”.

Finora nella tua carriera hai sempre raccolto i migliori risultati nel tuo secondo anno in una categoria. Credi che sarà così anche in Formula 1?
“Vedremo. Ovviamente non è il mio obiettivo, grazie all'esperienza maturata negli ultimi anni, ho tutti gli strumenti per guidare bene in tempi anche più brevi”.

Hai dovuto convivere con una grande pressione nelle categorie propedeutiche. Credi che paradossalmente per te sarà meglio in Formula 1 sotto questo aspetto?
“Non so, ma posso confermare che proprio a causa della pressione avuta sin da quando ho iniziato ad essere in pista, ho imparato a conoscerla presto ed oggi so gestirla bene. Spero che sia così anche in Formula 1”.

Dopo questo annuncio ti senti un po' più rilassato nella caccia finale al titolo F2?
“Forse sì. Potrò concentrarmi completamente sul weekend, sul lavoro che mi attende e sul lavorare con la mia squadra, forse potrebbe essere più facile, ma potrò rispondervi solo domenica sera”.

Quanto è importante per te il titolo F2?
“Tutti i piloti iniziano la stagione cercando di vincere il titolo. Dopo il percorso che ho fatto insieme alla squadra oggi sono nella posizione migliore per centrare l’obiettivo, e farò tutto il possibile per riuscirci”.

Che aspettative hai in vista del 2021 e come valuti il tuo compagno di squadra?
“Mi aspetto di crescere e familiarizzare con tutti gli aspetti della vita di un pilota di Formula 1, voglio creare un legame più stretto possibile con la squadra, in modo da poter lavorare tutti insieme nella giusta direzione. Sono sicuro che la squadra potrà contare su due piloti molto affamati, io e Nikita”.

Quest’anno le squadre motorizzate Ferrari hanno sofferto un po'…
“Sono sicuro che la Ferrari farà di tutto per migliorare il suo pacchetto, e sono anche molto fiducioso che ci riuscirà”.

Non ci hai detto quanto ritieni bravo Mazepin...
“Credo che quest'anno abbia dimostrato ancora una volta di essere molto veloce e molto motivato a crescere. Lo conosco dal 2013 e non vedo l'ora di lavorare con lui. Penso che siamo entrambi molto affamati”.

Che ruolo ha giocato Binotto nella scelta della squadra con cui esordirai in Formula 1? Hai sempre il sogno di poter un giorno guidare una Ferrari da pilota titolare?
“Haas e Ferrari hanno una partnership di lunga data, ecco perché mi sento già molto a mio agio con il team. Ovviamente rimarrò un pilota della FDA, e potrò contare su tutte le loro risorse e le informazioni di cui dovessi aver bisogno”.

Credi che ora ci saranno molte aspettative in Germania?
“Le aspettative di molti devono essere un po'… smorzate. Non credo che il prossimo anno saremo lì a giocarci le vittorie anche se mi piacerebbe! Sarà il mio primo anno in Formula 1, dovrò abituarmi a tutto, ed un aspetto interessante sarà la velocità con cui mi abituerò a tutto”.

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