F1: Miami, altro no dei cittadini al GP. Si teme il troppo rumore
Una ricerca fatta da esperti e commissionata dai residenti prevede troppo rumore: "I cittadini potrebbero subire danni permanenti all'udito", ha detto un responsabile.
Foto di: Robert Lyon
Il Gran Premio di Miami incontra sulla sua strada un altro ostacolo. Nelle ultime ore i cittadini hanno espresso la loro opinione riguardo il piano di disputare la gara del massimo campionato a ruote scoperte del motorsport nell'area che sorge attorno all'Hard Rock Stadium, casa dei Miami Dolphins di NFL.
Il sistema statunitense prevede che siano i cittadini a esprimere il loro consenso o divieto alle iniziative proposte dalla giunta comunale e, anche in questa occasione, la città ha detto no.
La zona in cui è stato pensato il tracciato richiede meno approvazione di parte degli organi governativi perché parte del percorso fa parte dei parcheggi sorti su terreno che appartengono allo stadio (il cui proprietario possiede i Miami Dolphins ed è promotore del GP), ma un'altra parte della pista è pensata su un'area comunale lunga mezzo miglior, la Northwest 199th Street, a sud dello stadio.
Martedì sera i rappresentanti dei Dolphins hanno incontrato i residenti della zona di Miami e i funzionari locali in una riunione pubblica. Secondo il quotidiano Miami Herald un rapporto commissariato dalla Rolling Crest Lake Inc Homeowners Association ha suggerito che il rumore generato dalle monoposto assomiglierebbe a un jet in fase di decollo, tanto da superare i 120 decibel.
L'esperto di acustica Colbi Leider, che ha stilato il rapporto per conto dei residenti della zona attorno allo stadio, ha avvertito che i residenti potrebbero subire danni permanenti all'udito. "E' come avere petardi che scoppiano in casa. So che io non vorrei che questo accadesse nel cortile di casa mia", ha dichiarato Leider.
Marcus Bach-Armas, direttore responsabile degli affari legali e governativi per i Miami Dolphins, ha affermato che l'evento potrebbe attirare 200.000 persone e immettere grosse quantità di denaro nella comunità locale: "E' come se ospitassimo un Super Bowl tutti gli anni".
Per quanto riguarda l'opposizione, questi hanno detto: "Lavoreremo con la comunità, con il governo locale, per assicurarci di mettere in un piano che mitiga eventuali effetti per la comunità".
Barbara Jordan, commissario della contea che ha ospitato la riunione, ha dichiarato di essere contraria all'evento: "Ho consolidato la mia posizione legata al no", ha affermato. "Questa è un'iniziativa che la comunità non vuole".
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