F1 | Mercedes W15 inedita: braccio anti dive con due regolazioni!
Nella terza e ultima giornata di test in Bahrain, la Mercedes ha spostato il braccio posteriore della sospensione anteriore, attaccandolo alla scocca più in basso rispetto ai giorni precedenti. Sulla W15 c'è una interessante opzione per ottimizzare il comportamento della vettura che potrà essere valutata nelle prove libere dei GP.
Fra le diverse soluzioni fake che abbiamo visto nelle presentazioni delle nuove monoposto, avevamo creduto che anche James Allison avesse giocato con un doppio braccio anti-dive nella sospensione anteriore della Mercedes W15. E, invece, il direttore tecnico di Brackley, aveva lasciato intravvedere una soluzione che abbiamo potuto scoprire meglio durante i tre giorni di test in Bahrain.
Mercedes W15: in presentazione l'opzione nella sospensione anteriore era sembrato un fake
Photo by: Mercedes AMG
Se la Red Bull RB20 la si può definire una monoposto modulare per come è stato pensato l’impianto di raffreddamento, si può dire altrettanto della freccia nero-argento in materia di sospensione anteriore.
Lo schema è rimasto quello push rod, ma la grande novità che si è resa visibile a Sakhir è che, l’elemento posteriore del triangolo superiore, dispone di due diversi ancoraggi al telaio, aprendo la possibilità di disporre in prove libere di avere delle regolazioni utili a definire l’effetto anti-dive, vale a dire la capacità di controllare l’affondamento del muso in fase di staccata e stabilizzare l'altezza da terra alla ricerca della massima downforce.
Mercedes W15: ecco il braccio anti dive nella posizione più alta
Photo by: Uncredited
In verità la W15 è una delle poche F1 2024 che ha ancora mostrato una certa tendenza al pompaggio aerodinamico in rettilineo, per cui l’esperimento effettuato venerdì, nella terza e ultima giornata di collaudi pre GP, è servito sicuramente a cercare un migliore bilanciamento aerodinamico.
La Mercedes, in realtà, non è nuova a esperimenti simili. In un passato recente nella sospensione posteriore c’era una piastrina che offriva delle possibilità di regolazione.
L’anno scorso, invece, sulla W14 era stato deciso di alzare al limite della scocca il braccio anteriore del triangolo superiore, dovendo utilizzare nuovi attacchi senza arrivare all’omologazione di un nuovo telaio. L’esperienza 2023 deve aver insegnato agli ingegneri di Brackley che è possibile aprire varie soluzioni di assetto in sede di progettazione della vettura.
Mercedes W15: ecco il braccio anti dive ancorato alla scocca nel punto più basso
Photo by: Giorgio Piola
La W15, quindi, è nata con una piastra di ancoraggio del braccio anti-dive che consente diverse regolazioni: la Stella si trova nella condizione di poter allestire la vettura in funzione delle caratteristiche del circuito che andrà ad affrontare. L’idea è certamente apprezzabile e si è visto in Bahrain che può essere utile a risolvere eventuali problemi.
George Russell, Mercedes W15
Photo by: Sam Bloxham / Motorsport Images
I tecnici di Allison devono aver fatto i loro conti: ai vantaggi nel comportamento meccanico della vettura si devono mettere in conto l’aumento di peso del telaio (perché dove si aggrappano gli elementi della sospensione, è necessario avere una parete della scocca in grado di reggere alle maggiori forze a cui viene sottoposta quell’area più estesa dello chassis).
Ultimo, ma non è certo l’elemento più trascurabile, visto che di solito è il primo cercato è l’aspetto aerodinamico. Il collegamento del braccio posteriore alla scocca è frutto di un’attenta analisi in galleria del vento, perché la sospensione anteriore è il primo elemento utile a laminare i flussi laddove gli aerodinamici vogliono. Con l’opportuna disposizione dei cinematismi è possibile, per esempio, dividere l’aria destinata alla bocca dei radiatori da quella da incanalare verso i canali Venturi.
È evidente che se si modifica l’inclinazione del braccio per avere una “cassa” più stabile nei transitori, il concetto aerodinamico è destinato ad andare un po’ a pallino. L’idea della Mercedes, quindi, è molto coraggiosa. Solo James Allison e i suoi collaboratori sanno quale sia il delta a vantaggio di una soluzione piuttosto di quell’altra. Il concetto, però, resta molto interessante da seguire…
Be part of Motorsport community
Join the conversationShare Or Save This Story
Top Comments
Iscriviti ed effettua l'accesso a Motorsport.com con il tuo blocco delle pubblicità
Dalla Formula 1 alla MotoGP, raccontiamo direttamente dal paddock perché amiamo il nostro sport, proprio come voi. Per continuare a fornire il nostro giornalismo esperto, il nostro sito web utilizzala pubblicità. Tuttavia, vogliamo darvi l'opportunità di godere di un sito web privo di pubblicità e di continuare a utilizzare il vostro ad-blocker.