F1 | Mercedes W13: un punto di forza nel nuovo turbo
La Stella entra nella nuova era delle monoposto a effetto suolo con la consapevolezza di contare sulla supremazia di motore. La power unit M13 E Performance disporrà di un nuovo impianto di sovralimentazione che è frutto dell'esperienza portata da un nuovo ingegnere tedesco. A livello di telaio, invece, c'è qualche dubbio in più sulla scelta del passo che sarà vicino al limite dei 3.600 mm.
La Mercedes ha una certezza e un dubbio. Il dubbio, ovviamente, non riguarda se Lewis Hamilton sarà oppure no al suo posto al volante della W13, visto che l’epta-campione, nonostante il “muro del silenzio” eretto dopo il finale contestato di Abu Dhabi, sarà regolarmente al suo posto.
La certezza riguarda la nuova power unit che verrà omologata prima del GP del Bahrain e che rappresenterà il punto di forza della W13, la monoposto a effetto suolo che verrà presentata il 18 febbraio in streaming.
Mercedes W12, dettaglio del motore
Photo by: Giorgio Piola
Hywel Thomas, capo dei motoristi di Brixworth, sta deliberando una power unit che dovrebbe rappresentare un salto in avanti rispetto all’unità dello scorso anno, il 6 cilindri F1 M12 E Performance. Quel propulsore aveva rivelato delle debolezze verso il fine vita, costringendo gli ingegneri Mercedes ad accorciarne la durata (Lewis Hamiltion ha usato 5 PU nella stagione 2021, e Valtteri Bottas addirittura sei, mentre il limite della FIA ne prevedeva al massimo tre per non finire in penalità).
Con un utilizzo più breve (quattro GP anziché otto) i tecnici di Brixworth si sono presi dei rischi sull’affidabilità, spingendo le mappature del motore molto oltre i limiti che si erano dati per la stagione, potendo attingere a cavalli che erano sempre rimasti nella disponibilità del motore, ma non erano mai stati toccati per paure di rotture.
Evidentemente, non arrivando all’invecchiamento precoce, il motore poteva dare il suo meglio, ristabilendo un’indiscutibile superiorità sul pur valido propulsore Honda che ha portato Hamilton a essere a pari punti con Verstappen prima dell’ultimo GP di Abu Dhabi.
La power unit Mercedes della W12 caratterizzata dal grande plenum
Photo by: Giorgio Piola
Nella configurazione standard la power unit Mercedes assicurava 1.026 cavalli, mentre il super-motore del GP del Brasile in qualifica ha sprigionato 18 cavalli in più, vale a dire una potenza di 1.044 cavalli grazie a una mappa estrema.
Nuovo specialista tedesco del turbo
L’arrivo di uno specialista tedesco a Brixworth avrebbe permesso lo sviluppo di un nuovo turbo compressore capace di esaltare le doti del 6 cilindri e la ricarica dell’ibrido, consentendo strategie più estreme, tanto più che i chimici di Petronas, fornitori della benzina, avrebbero agilmente recuperato i 20 cavalli persi nei primi test al banco con i carburanti E10, proprio come dovrebbe essere accaduto alla Ferrari con la Shell. Se la power unit dovrà essere un punto fermo nel mondiale, c’è qualche dubbio sulla W13.
James Allison, Mercedes
Photo by: Mercedes AMG
La vettura dovrebbe essere il primo progetto curato da Mike Elliot, in realtà il direttore tecnico ha come “tutore” James Allison, impegnato anche nello studio della barca da Coppa America di vela, ma pienamente coinvolto nella monoposto a effetto suolo di F1.
Il cambio delle regole ha imposto il disegno di una macchina nuova da un foglio bianco che non ha più niente a che vedere con la W12. La squadra di Brackley, a inizio estate scorsa, aveva distaccato tutto lo staff tecnico sulla macchina di quest’anno bloccando lo sviluppo della vettura che era in lizza per il mondiale.
Prefigurazione della Mercedes 2022 sulla base della vettura presentata dalla FIA
Photo by: Mercedes AMG
Il regolamento FIA impone un passo fra 3.400 e 3.600 millimetri: l’interasse massimo è circa 17 cm più corto della vettura 2021, ma una delle sfide delle macchine a effetto suolo sarà proprio quella di trovare la giusta distanza fra le ruote.
Un passo corto favorisce una vettura agile nei transitori e con la tendenza ad arrivare al peso minimo di 793 kg (43 kg più dello scorso anno!), con un po’ di zavorra, ma è indubbio che si rinuncia a un po’ di superficie dei tubi Venturi e, quindi, si paga in termini di carico aerodinamico.
La difficoltà starà nel trovare il giusto compromesso. La nostra sensazione è che la Mercedes si avvicini verso il valore massimo del passo, potendo contare sulla simulazione delle ruote sterzanti posteriori, per trovare quell’agilità nei transitori. Dobbiamo aspettare meno di un mese e sapremo come staranno le cose…
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