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F1 | Mercedes vuole ridurre il porpoising anche grazie ai piloti

Andrew Shovlin ha spiegato quale lavoro abbia fatto Mercedes ai test di Sakhir, ma anche in che modo il team diretto da Toto Wolff pensa di intervenire per diminuire il porpoising che ha rallentato la W13.

George Russell, Mercedes W13

George Russell, Mercedes W13

LAT Images

Porpoising, non è solo questione di aerodinamica. L'effetto che abbia imparato a conoscere - o meglio, riscoperto - a partire dalla prima sessione di test pre-stagionali 2022 di Formula 1 di Barcellona è stato uno dei maggiori problemi della nuova Mercedes W13 E Performance anche a Sakhir, in Bahrain.

La monoposto argentata si è presentata nel primo giorno di test di Sakhir con una veste aerodinamica completamente nuova. Nuove ali, nuovo fondo, e pance che hanno sorpreso per forme e dimensioni, ma che hanno anche fatto discutere per i supporti degli specchietti retrovisori che, sfruttando il cono anti intrusione, sono diventate veri e propri profili alari.

In tutto questo, con appena tre giorni a disposizione, Mercedes si è trovata a dover fare una serie di test per cercare la correlazione tra la pista e i dati visti in galleria del vento e nelle simulazioni già fatte a Brackley. Un esercizio che tutti i team hanno fatto, ma Mercedes più di tutte, proprio per capire gli effettivi benefici di una soluzione così estrema che ha rubato l'occhio di appassionati e addetti ai lavori sin dalle prime ore di giovedì scorso.

Andrew Shovlin, engineering director di Mercedes, ha fatto il punto sul lavoro svolto dal team tedesco che ha sede a Brackley, in Inghilterra. Tanta correlazione dati, tante comparative per cercare di arrivare più pronti possibile al primo appuntamento della stagione, previsto proprio in Bahrain in questo fine settimana.

"I nostri test sono andati ragionevolmente bene in termini di programma. Quando siamo partiti abbiamo capito che avremmo avuto di 9 o 10 giorni di lavoro e abbiamo cercato di comprimerli nei 3 a nostra disposizione. Fortunatamente la W13 è stata molto affidabile e questo ci ha aiutato tanto, considerando quanto diversa sia dai test di Barcellona. Questo ci ha permesso di fare valutazioni sulla nuova aerodinamica e anche comparative rispetto alla vettura con cui abbiamo girato a Barcellona".

 

"Il cambiamento è stato molto significativo sulla W13. Dovevamo capire bene quale fosse l'effetto di questo cambiamento, assicurandoci di poter mettere in pista le prestazioni che avevamo visto in galleria del vento. Questa è stata la parte più grossa del lavoro che abbiamo fatto questa settimana".

"Ai test di Barcellona abbiamo capito tanto. E' sempre più facile se si fanno 2 sessioni di test nella stessa pista, perché è più facile sovrapporre i dati della vettura in termini di velocità e bilanciamento. Invece quando si va da una pista all'altra cambia praticamente tutto. Ma quando si guardano elementi come la correlazione della galleria del vento, si confronta realmente la vettura reale con il modellino della galleria e quello che vediamo in telemetria. Quindi a quel punto cambiare pista non è un fattore così importante".

Sebbene Mercedes si sia presentata ai test di Sakhir con una monoposto profondamente rivista rispetto a quella utilizzata a Barcellona due settimane prima, il porpoising è stato il nemico maggiore della Freccia d'Argento. I saltellamenti sui rettilinei non si sono attenuati, tanto da portare Lewis Hamilton ad affermare che in Bahrain Red Bull e Ferrari saranno le favorite. Anche George Russell vede la W13 come terza forza, ma solo al momento. Entrambi sono convinti che il potenziale della vettura sia alto, ma debba essere sbloccato.

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Shovlin, da parte sua, ha parlato di un aspetto molto interessante legato al porpoising. Per diminuire questo effetto si può alzare la vettura, così come molti team hanno fatto a Barcellona, ma anche agire sul fondo (come ha fatto Mercedes a Sakhir, ma senza ottenere grandi risultati) e sulla guida dei piloti.

"Per risolvere il porpoising stiamo effettuando alcuni test. Questa è una cosa che penso tutti abbiano scoperto abbastanza presto nei test, si alza da terra la vettura e il porpoising diminuisce. Quindi questo è un modo per mitigarlo. La grande domanda, però, è quanto le prestazioni si possono mantenere sull'auto cercando di evitare il problema? Noi stiamo cercando di esaminare alcuni cambiamenti che possiamo fare (dal punto di vista aerodinamico, ndr) e che abbiamo provato nel corso dei test di Sakhir per cercare di attenuare il porpoising. Si può attenuare dal punto di vista aerodinamico, ma non è solo quello. Ci sono elementi che possono cambiare anche dal punto di vista della guida per migliorare la situazione. Stiamo lavorando per intervenire anche da quel punto di vista", ha concluso l'ingegnere della Mercedes.

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