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Analisi
Formula 1 GP di Gran Bretagna

F1 | Mercedes: travi miniaturizzate per irrigidire il fondo

La squadra di Brackley porterà a Silverstone, pista di casa, un pacchetto di aggiornamenti dopo il risultato meno brillante del previsto della scorsa settimana in Austria. La freccia nera smontata nel box inglese ha mostrato alcuni particolari interessanti come la sospensione posteriore, la bocca dei radiatori e i sostegni del fondo per evitare le flessioni più nocive.

Dettaglio tecnico della Mercedes W14

F.1 analisi tecnica di Giorgio Piola

Giorgio Piola è l’esperto di tecnica di Formula 1 che segue i Gran Premi dal 1964. Il giornalista italiano è considerato il più autorevole divulgatore dei segreti delle monoposto: i suoi disegni e le animazioni permettono di scoprire le novità introdotte dai team ai Gp.

La Mercedes è seconda nel mondiale Costruttori con tre punti di vantaggio sull’Aston Martin, potendo contare sulla solidità della coppia di piloti, Lewis Hamilton e George Russell, puntuali in zona punti, ma la W14 dotata delle pance non ha entusiasmato in Austria, pista dove era attesa a una soglia di competitività maggiore.

Il team di Brackley, dopo il debutto a Monte Carlo della freccia nera aggiornata da James Allison, aveva conseguito le due posizioni da podio in Spagna, dietro all’imprendibile Max Verstappen con la Red Bull, e il terzo posto di Lewis in Canada, ha mostrato a Spielberg una flessione imprevista.

Toto Wolff si augura che la squadra riesca a rilanciarsi sulla pista di casa a Silverstone, tanto più che dovrebbe debuttare un pacchetto di aggiornamento. Abbiamo potuto osservare nelle ultime settimane come i valori tecnici assoluti siano repentinamente cambiati per chi è riuscito a portare in pista delle novità: l’esempio più eclatante è stato certamente quello della McLaren, anche se non si può trascurare il rilancio della Ferrari.

L’immagine di Giorgio Piola ci mostra la sospensione posteriore della W14: in questo ambito era attesa qualche novità che non sembra arrivata, ma è interessante osservare come la cover in carbonio careni il braccio inferiore e il semiasse con un disegno che ne esalta non tanto la funzione strutturale, quanto quella aerodinamica. Il triangolo superiore manifesta come l’elemento anteriore sia inclinato in avanti a vantaggio di un effetto anti-squat grazie al quale i tecnici cercano di evitare che il retrotreno si “accucci” in fase di accelerazione.

Lo scatto ci mostra anche la bocca dei radiatori di una pancia tradizionale che ha rinunciato al concetto “zero-pod” che non ha mai adeguatamente funzionato e, soprattutto, evidenzia le due “travi” di irrigidimento metalliche che servono a ridurre in modo significativo le flessioni del marciapiede del fondo.

Ciascuna è retta da un tirante che è regolabile in funzione dell’altezza con cui il fondo deve lavorare su un determinato circuito: i tecnici di Brackley si sono ispirati a un’idea che Adrian Newey l’anno scorso aveva sviluppato con successo sulla RB18. La realizzazione Mercedes è particolarmente contenuta nelle forme e nel peso, segno che tutti hanno fatto grandi passi avanti nella comprensione dell’effetto suolo.

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