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F1 | Mercedes: smontati i deviatori di flusso dall'ala contestata

La squadra di Brackley si è vista bocciare ad Austin un'ala anteriore che negli Stati Uniti ha creato non poche polemiche per i supporti dell'ultimo flap che sono stati trasformati in generatori di vortice, cambiando funzione primaria: non sostegni, ma elementi aerodinamici. Nella pitlane di Città del Messico ieri pomeriggio sono stati smontati i deviatori di flusso in attesa che arrivino i pezzi modificati, perché l'ala verrà utilizzata.

Dettaglio dell'ala anteriore Mercedes W13

Foto di: Giorgio Piola

F.1 analisi tecnica di Giorgio Piola

Giorgio Piola è l’esperto di tecnica di Formula 1 che segue i Gran Premi dal 1964. Il giornalista italiano è considerato il più autorevole divulgatore dei segreti delle monoposto: i suoi disegni e le animazioni permettono di scoprire le novità introdotte dai team ai Gp.

La Mercedes ha fatto sapere grazie a Toto Wolff che l’ala anteriore che tante discussioni ha scatenato ad Austin non verrà abbandonata. I tecnici di Brackley hanno portato nel GP degli Stati Unit l’ultimo pacchetto di aggiornamenti della stagione 2022 e, oltre a un nuovo fondo che ha risposto molto positivamente, ha introdotto una nuova ala che negli USA non è stata usata.

La ragione è molto semplice: la realizzazione della Stella non è stata ritenuta conforme ai regolamenti tecnici dai commissari della FIA, per cui il nuovo elemento è rimasto in bella mostra all’esterno del box, a lato della pila di musi che sono stati normalmente utilizzati nel weekend di gara.

Possiamo dirvi che ieri pomeriggio nella pitlane di Città del Messico i meccanici della Mercedes hanno smontato i cinque deviatori di flusso che contribuivano a “legare” l’ultimo flap dell’ala anteriore all’altro elemento.

Confronto tra le ali anteriori della Mercedes W13: nel tondo i deviatori di flusso bocciati ad Austin

Confronto tra le ali anteriori della Mercedes W13: nel tondo i deviatori di flusso bocciati ad Austin

Photo by: Giorgio Piola

L’articolo 3.9.8.b del Regolamento Tecnico di Formula 1 fissa che si possono montare fino a otto supporti per lato per collegare due profili dell’ala anteriore. La norma definisce le misure dei supporti: non devono superare i 40 mm nell’allacciare i due flap, non devono essere più spessi di 6 mm e non devono superare una lunghezza di 70 mm.

E, fin qui, niente di strano perché la norma spiega quali devono essere i limiti geometrici dei fissaggi, mentre lo staff di Nikolas Tombazis contesta alla Mercedes la funzione primaria della soluzione che per la Federazione Internazionale è sostanzialmente aerodinamica, anziché di sostegno del flap.

Cinque sostegni sono stati disegnati in modo da trasformarli in veri e propri deviatori di flusso utili a indirizzare verso l’esterno della ruota anteriore per massimizzare l’effetto out wash: una scelta che aiuta a cercare l’efficienza aerodinamica, ma che tende ad “aprire” la scia generata dalla W13, generando vortici che il legislatore voleva evitare come la peste.

I nostri inviati ad Austin avevano anticipato che l’ala anteriore, modificata anche nell’area della paratia laterale completamente ridisegnata nell’allaccio con i flap, sarebbe stata riproposta in Messico ma con diversi supporti dell’ultimo flap.

Vedremo cosa si saranno inventati i tecnici di Mike Elliott…

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