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Analisi

F1 | Mercedes nel 2023 torna a lottare dopo la W13 sbagliata

Andrew Shovlin (capo egli ingegneri in pista) e James Vowles (responsabile delle strategie) tracciano un bilancio della stagione 2022 della Stella: nel team di Brackley non si sono fatti processi per la deludente W13, ma il gruppo ha lavorato coeso per comprendere e risolvere i problemi della freccia d'argento. Russell è stato promosso: "E' a meno di un decimo da Lewis". I tecnici restano prudenti sul 2023: "Lotteremo per le pole position e le vittorie ma non siamo certi di puntare ai massimi livelli".

Lewis Hamilton, Mercedes W13, ai box

Foto di: Steve Etherington / Motorsport Images

Tempo di bilanci in casa Mercedes, valutazioni che si fondono con le aspettative in vista di un 2023 ormai dietro l’angolo. Andrew Shovlin e James Vowles, rispettivamente responsabile dell’attività in pista e delle strategie, hanno ripercorso una stagione molto difficile vissuta sul problematico progetto W13, dalle difficoltà iniziali fino al ritorno alla vittoria nel Gran Premio del Brasile.

Una stagione che dopo lo smarrimento iniziale è stata impostata su due obiettivi: provare a trarre il massimo dalla vettura ma, soprattutto, essere certi di non trasferire i difetti cronici della W13 sulla monoposto 2023.

George Russell, Mercedes W13

George Russell, Mercedes W13

Photo by: Steve Etherington / Motorsport Images

L’analisi inizia dall’impatto con una macchina problematica nei primissimi chilometri percorsi.
“I segnali che qualcosa non andava come previsto sono emersi già nel filming day di Silverstone – ha spiegato Shovlin – poi ci sono stati i tre giorni di test a Barcellona ed è arrivata la conferma che non eravamo competitivi. Sapevamo però che avremmo avuto un grande aggiornamento della monoposto nelle prove in Bahrain, ed è stato a Sakhir che abbiamo capito di avere un grande problema. Abbiamo messo sulla monoposto tutti gli aggiornamenti e la macchina non è migliorata”.

Dopo aver toccato il punto più basso dell’anno ad Imola, nel box Mercedes hanno fatto un passo avanti nel weekend di Barcellona, soprattutto sul fronte della comprensione dei problemi.
“Il fine settimana di Montmelò è stato un passaggio cruciale – ha confermato Shovlin – lì abbiamo fatto il passo più importante per superare il fenomeno del porpoising e siamo stati in grado di ottenere delle prestazioni piuttosto buone. Ma allo stesso tempo abbiamo capito che una volta risolto il problema dei saltellamenti ce n’erano altri da risolvere. Sebbene sia stato solo un passo nella giusta direzione, dal punto di vista dell'apprendimento è stato un passaggio davvero importante”.

Il team Mercedes è orgoglioso della reazione avuta nel corso del campionato 2022

Il team Mercedes è orgoglioso della reazione avuta nel corso del campionato 2022

Photo by: Alastair Staley / Motorsport Images

La reazione è stata un motivo d’orgoglio

“Ci siamo ritrovati a non essere certi di passare il taglio della Q2 – ha ricordato Vowles – e partendo da quel punto siamo tornati a lottare per la vittoria nelle ultime gare, e questo è davvero un buon esempio della cultura che abbiamo in squadra. Abbiamo cercato di raccogliere tutte le opportunità che arrivavano dai problemi dei nostri avversari, e grazie a questo siamo riusciti a mantenerci abbastanza vicini al secondo posto nel campionato Costruttori. Credo che nei weekend di gara abbiamo fatto un buon lavoro cercando di ottimizzare ciò che avevamo a disposizione”.

“Un altro motivo di orgoglio – ha ribadito Vowles – è il lavoro fatto gara dopo gara sfruttando ogni opportunità di apprendimento. Dovevamo identificare e capire i nostri punti deboli, un percorso che abbiamo portato avanti fino al successo in Brasile. È stato un lungo e duro lavoro che alla fine è stato ricompensato e che ci ha reso più forti come squadra. Abbiamo diversi valori in questo team, come credo li abbiano in tutte le aziende, e nel nostro caso oltre all'innovazione e all'eccellenza siamo orgogliosi di essere molto uniti come squadra, affrontiamo i problemi insieme ed è un processo che fortifica il gruppo”.

Lewis Hamilton e George Russll sul podio del GP del BRasile festeggiano la doppietta

Lewis Hamilton e George Russll sul podio del GP del BRasile festeggiano la doppietta

Photo by: Steve Etherington / Motorsport Images

I motivi dietro l’exploit nel GP del Brasile

“Siamo andati bene in Brasile ed eravamo abbastanza forti in Messico – ha riassunto Shovlin – sapevamo che saremmo andati meglio sulle piste ad alto carico aerodinamico, e questo è uno dei motivi per cui in quei due weekend ci siamo espressi bene. Ma valutando l’analisi che abbiamo fatto sulle performance dei nostri avversari, pensiamo che la Ferrari abbia fatto un passo indietro in corrispondenza di un nostro miglioramento, sono sempre solo piccole cose che però impattano sulle prestazioni. Non esiste un solo motivo, è una combinazione di fattori”.

“Correre su diverse tipologie di piste ti aiuta a comprendere tutti le problematiche della monoposto – ha aggiunto Shovlin - e nella fase finale della stagione siamo stati in grado di prevedere che tipo di problemi avremmo avuto in base al layout dei circuiti. Abbiamo fatto un salto in avanti importante grazie all'aggiornamento che abbiamo portato ad Austin, quel weekend ci siamo avvicinati molto ai nostri avversari”.

“È stato un momento importante – ha aggiunto Vowles – quell’aggiornamento è il risultato di molti mesi di lavoro. L'apprendimento è il lavoro più importante che siamo riusciti a fare nel corso della stagione, e quell'aggiornamento ha davvero messo tutto insieme. Anche se nel weekend non siamo stati competitivi in senso assoluto, quel fine settimana abbiamo messo le basi che ci hanno poi portato alla vittoria del Brasile. Sono passaggi importanti per una squadra, perché credo che rappresentino il risultato del lavoro di un migliaio di persone che converge in parti tecniche che consentono alla monoposto di fare un netto passo avanti”.

George Russell, Mercedes W13

George Russell, Mercedes W13

Photo by: Glenn Dunbar / Motorsport Images

Russell promosso: è a meno di 0"1 da Lewis

In un anno difficile la Mercedes ha apprezzato molto il contributo arrivato da George Russell. I dubbi legati alla sua stagione d’esordio nel team sono stati presto spazzati via, ed oggi la squadra sa di avere un pilota su cui poter contare per molti anni.
“George ha svolto un ottimo lavoro – ha confermato Vowles – soprattutto considerando che ha dovuto guidare una macchina difficile. Lewis ha potuto contare sulla sua grande esperienza e soprattutto nella fase iniziale di stagione si è messo a disposizione per aiutarci a migliorare la macchina, un contributo che ci ha aiutato molto”.

“George in quel periodo è stato concentrato sull'apprendimento, integrandosi perfettamente nella squadra ed ottenendo una serie di risultati positivi che gli hanno consentito di accumulare molti punti. Indipendentemente dal suo ritmo in qualifica, penso che oggi George sia a meno di un decimo dal passo di Lewis, il suo ritmo di gara è stato molto, molto forte per tutto l'anno”.

“Ad inizio stagione c’erano le solite domande legate all’arrivo di un nuovo pilota – ha spiegato Vowles - è davvero il pilota che stavamo cercando? Come si inserirà nel nostro ambiente di lavoro? Come lavora con Lewis e il resto del team? Credo che abbia risposto a queste domande nel modo migliore possibile, per lui arrivare in Mercedes è stato un grande passo avanti rispetto alla realtà Williams, e sia adattato molto velocemente e molto bene”.

Mercedes MGU-K

Mercedes MGU-K

Photo by: Mercedes AMG

2023? Prudenza, ma…

“Queste settimane sono sempre un periodo dell'anno particolare – ha ribadito Shovlin – soprattutto perché non sai che tipo di lavoro stanno facendo i tuoi avversari, quanto bene stiano progredendo. Da parte nostra ci siamo concentrati ormai da tempo sulla risoluzione dei problemi che abbiamo avuto con la W13, c'è molto lavoro in corso e non vediamo l'ora che arrivi la nuova stagione”.

“Ma dopo l'anno che abbiamo avuto non diremo mai che siamo certi di tornare a lottare per i massimi obiettivi – ha concluso Shovlin – posso dire che siamo molto, molto determinati a tornare a combattere per conquistare pole position e vittorie, in squadra c’è molto entusiasmo così come la consapevolezza che sarà dura. Ma siamo pronti a combattere”.

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