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Mercedes: rallentate le cambiate per salvare la trasmissione

La squadra di Brackley ha estremizzato l'aerodinamica per recuperare il carico perduto con le nuove regole FIA. Il cambio si surriscalda per mancanza di raffreddamento e si rompe. Per evitare i guai sono state rallentate le cambiate ed è stato sgonfiato il motore. Lewis si lamenta anche dell'idroguida che rende lo sterzo troppo leggero. Riusciranno a Brackley a risolvere i guai prima del GP del Bahrain? In difficoltà anche la "cugina" Aston Martin.

Lewis Hamilton, Mercedes W12

Lewis Hamilton, Mercedes W12

Mark Sutton / Motorsport Images

Vedere Lewis Hamilton in testacoda nel tentativo di portare la Mercedes davanti a tutti, in quella posizione da leader a cui ci ha abituato negli ultimi anni, è un qualcosa che fa strabuzzare gli occhi.

È una scena che si è ripetuta più volte nei tre giorni dell’unica sessione collettiva di test per cui non è affatto un caso: la W12 deriva dalla freccia nera campione del mondo, ma sembra aver perso alcune qualità taumaturgiche con il cambio delle regole aerodinamiche imposto dalla FIA.

I tecnici di Brackley avevano fatto sapere con una punta di orgoglio di aver ritrovato in un inverno quasi tutto il carico perduto con i tagli normativi, ma l’aver concepito una macchina estrema in alcuni concetti non si sta rivelando un vantaggio, ma la causa di alcuni guai che in fotocopia si stanno riverberando anche sulla monoposto “cugina”, vale a dire l’Aston Martin.

Il nostro esperto di tecnica, Giorgio Piola, ci aveva messo in guardia dicendo che tanto la W12 che la AMR21 hanno sfoghi dell’aria calda ridotti ai minimi termini, mentre la Ferrari, tanto per fare un esempio, in coda alle pance ha aperture a megafono piuttosto generose.

Mercedes W12, dettaglio del diffusore

Mercedes W12, dettaglio del diffusore

Photo by: Giorgio Piola

Ferrari SF21, dettaglio del diffusore

Ferrari SF21, dettaglio del diffusore

Photo by: Giorgio Piola

Aston Martin AMR21, dettaglio del diffusore

Aston Martin AMR21, dettaglio del diffusore

Photo by: Giorgio Piola

La Rossa non ha avuto seri problemi di affidabilità, macinando chilometri come facevano un tempo le Mercedes, mentre sulla freccia nera, dopo il cedimento del cambio di Valtteri Bottas nel primo giorno, hanno dovuto prendere dei provvedimenti nella speranza di continuare il lavoro senza altri guai.

La mancanza di raffreddamento ha surriscaldato l’olio del cambio che si è rotto. Lo stesso guaio che ha bloccato l’Aston Martin di Vettel. E poco importa che sulla W12 ci fosse una trasmissione 2021, mentre la “verdona” ha ereditato quello 2020 della W11. Il risultato è stato lo stesso: cambio ko.

Per evitare altri cedimenti, i tecnici di Brackley hanno deciso di rallentare sensibilmente il tempo di cambiata, cercando di ridurre l’utilizzo al limite di questo componente, ma hanno dovuto penalizzare le prestazioni, in attesa che arrivi un diverso cofano motore che permetta di far “respirare” meglio la meccanica.

Una modifica che non sarà facile realizzare in tempo per il GP del Bahrain, ma qualche soluzione anche temporanea verrà sicuramente trovata e dovrà essere girata anche all’Aston Martin che oggi ha patito qualche guaio anche alla power unit di Brixworth.

La Mercedes sembrava che stesse girando con il freno a mano tirato e, quasi certamente, e con una modalità di motore conservativa, utilizzando una mappa poco spinta.

Fatto sta che Lewis ha cercato di compensare le inaspettate mancanze con il suo talento, mentre Valtteri Bottas ha preferito non cercare guai, limitandosi a svolgere il suo compitino, senza infamia e senza gloria.

Il re nero, invece, poco propenso a cedere il passo a Max Verstappen e alla Red Bull ci ha provato a battere un colpo, ma ha solo rimediato una serie di delusioni. Cosa succede alla Mercedes?

L'auto di Lewis Hamilton, Mercedes W12, viene caricata sul carro attrezzi

L'auto di Lewis Hamilton, Mercedes W12, viene caricata sul carro attrezzi

Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images

Al di là del problema di affidabilità che ha coinvolto anche l’Aston Martin, emerge una difficoltà nella gestione della W12, poco bilanciata aerodinamicamente con quel retrotreno che parte a schiaffo senza alcun preavviso. Ma la sensazione è che il guaio non derivi dal dietro: quello sarebbe l’effetto e non la causa.

Lewis Hamilton, Mercedes

Lewis Hamilton, Mercedes

Photo by: Steve Etherington / Motorsport Images

Lewis, con gli amici più stretti, si sarebbe lamentato di uno sterzo troppo leggero che non gli permetterebbe di disegnare le solite traiettorie, provocando comportamenti della vettura imprevedibili e fastidiose instabilità.

L’aver rinunciato al tradizionale shake down a Silverstone è stato un errore, altrimenti certi difetti della W12, che non si scoprono al simulatore, sarebbero emersi subito per cercare dei rimedi. Ora è da vedere se ci sarà il tempo per raddrizzare il tiro per la prima gara.

Non illudetevi: le frecce nere saranno ancora lo spauracchio del mondiale, ma nessuno poteva immaginarsi un avvio in salita per il team campione del mondo.

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