F1 | Mercedes: perché emergono altri dubbi sul nuovo fondo di Spa
Il fondo introdotto in Belgio ha suscitato alcune domande in casa Mercedes. A Spa era stato accantonato dopo le deludenti prove del venerdì mentre in Olanda, dopo test comparativi, è stato usato per tutto il weekend. Tuttavia, in gara la W15 ha deluso e la Stella cerca risposte: il fondo ha portato più carico, ma come ha influito sul bilanciamento?
Dopo le difficoltà incontrate nel Gran Premio d'Olanda dello scorso fine settimana, Mercedes non ha nascosto nuovi dubbi sul nuovo fondo che ha debuttato prima della sosta estiva a Spa.
Il costruttore tedesco aveva introdotto il nuovo fondo aggiornato proprio in occasione del GP del Belgio, ma era stato rimosso dalla vettura dopo i risultati deludenti delle prove libere del venerdì. Il team era però convinto del potenziale del nuovo fondo e, dopo aver effettuato delle prove comparative nelle libere del GP d'Olanda, ha scelto di usare la nuova unità durante tutto il weekend di Zandvoort.
Tuttavia, le prestazioni deludenti durante la gara, con George Russell e Lewis Hamilton che hanno concluso la gara a grande distanza dal vincitore Lando Norris, hanno fatto sorgere ancora una volta il dubbio che ci possano essere dei problemi con l'ultimo progetto.
Infatti, se da un lato i dati e le analisi in pista del team dimostrano che il nuovo fondo produce effettivamente maggior carico rispetto alle specifiche precedenti, dall'altro il direttore tecnico James Allison ha suggerito che potrebbe aver portato con sé alcune caratteristiche di bilanciamento negative, che costano più tempo sul giro di quanto ne guadagnino.
George Russell, Mercedes F1 W15
Foto di: Alastair Staley / Motorsport Images
Parlando nel consueto video di debriefing post-gara della Mercedes, Allison ha detto che il team sta lavorando duramente per cercare di capire il ruolo del nuovo fondo nei problemi riscontrati recentemente.
Alla domanda su come si sta comportando il nuovo fondo, Allison ha detto: "La risposta semplice è che non lo sappiamo del tutto. Si possono fare delle misurazioni semplici e dire che il carico che avrebbe dovuto fornire sembra esserci. Quindi, a un certo livello, si può ritenere che abbia funzionato come previsto".
"Ma gran parte del passo delle vetture di quest'anno, in particolare, dipende dalla loro maneggevolezza. Quindi non è solo una questione di 'il tuo pacchetto aerodinamico ti fornisce carico', ma ti fornisce un auto bilanciata in curva? È in grado di fornire il giusto bilanciamento di cui si ha bisogno dalle alte velocità alle basse velocità?".
"Sappiamo che questo fine settimana [in Olanda] non avevamo una vettura ben bilanciata. È lì che è andata a finire la maggior parte del nostro ritmo e sono nati i problemi. Che si tratti del nuovo fondo, del nuovo pacchetto aerodinamico o meno, dobbiamo tenere la mente aperta e dovremo capirlo nelle prossime gare".
"Al momento sappiamo che dato maggior carico, ma non siamo certi che abbia garantito un buon bilanciamento. Un aspetto che dovremo approfondire nel corso dell'anno".
James Allison, Direttore Tecnico di Mercedes-AMG F1 Team, durante la conferenza stampa dei Team Principals.
Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images
Le deludenti prestazioni in qualifica di Russell e Hamilton sono state influenzate da un cattivo bilanciamento a Zandvoort, che ha avuto come conseguenza il surriscaldamento degli pneumatici, soprattutto al posteriore.
"Per qualche motivo, siamo riusciti a produrre una vettura che era troppo sul filo del rasoio", ha aggiunto Allison.
"Era troppo pronta a scattare al posteriore, a perdere aderenza quando i piloti cercavano di spingere. E le qualifiche sono il momento in cui hanno bisogno di avere totale fiducia nell'auto, puoi fare un giro davvero buono quando hai una macchina in cui ha fiducia ed è come se fosse su una rotaia".
"Basta un minimo slittamento del posteriore causato da una folata di vento o da qualsiasi altra cosa e le gomme posteriori si surriscaldano. La temperatura superficiale della gomma aumenta drasticamente, anche con un solo piccolo slittamento".
"Non appena la temperatura superficiale si alza, non riesci a recuperare la situazone. A Zandvoort le curve si susseguono fitte e veloci e non ci sono lunghi rettilinei su cui raffreddare le gomme. Quindi basta una piccola sbavatura e il giro è andato".
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