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F1 | Mercedes: l'incubo è finito, potrà lottare per il titolo?

Russell è salito sul podio del GP di Spagna dimostrando quali sono le sue qualità di combattente: ha resistito a lungo alle due Red Bull in rimonta raccogliendo un terzo podio che ripaga gli sforzi della squadra, ma è la rimonta dal fondo di Hamilton che dà la dimensione del rilancio della W13 dopo le ultime modifiche. E Toto Wolff scommette che le frecce d'argento possono ancora entrare nella lotta per il mondiale.

George Russell, Mercedes W13, Sergio Perez, Red Bull Racing RB18

Mark Sutton / Motorsport Images

I sorrisi e le pacche sulle spalle viste nel box Mercedes al termine del Gran Premio di Spagna non sono solo per il secondo podio stagionale di George Russell e per la splendida rimonta di Lewis Hamilton.

Nel weekend di Montmelò è ufficialmente terminato un incubo, iniziato lo scorso marzo in Bahrain nella sessione di test pre-campionato. Era il 10 marzo, e per più di due mesi la squadra è precipitata in un buco nero che ha messo in discussione tutto, come mai era accaduto negli ultimi dieci anni.

La W13 saltava, a prescindere da tutto ciò che per dieci lunghissime settimane i tecnici di Brackley hanno provato a fare. Oggi, dopo i sessantasei giri della gara di Montmelò, la crisi ‘porpoising’ può dirsi ufficialmente conclusa.

George Russell, terzo con la Mercedes al parco chiuso

George Russell, terzo con la Mercedes al parco chiuso

Photo by: Steve Etherington / Motorsport Images

Per tornare a lottare per la vittoria la strada è ancora lunga, ma ora non è più in salita e tutto è tornato ad essere più ordinario. Il terzo posto conquistato da Russell ha un sapore diverso rispetto al podio di Melbourne, soprattutto per come George ha saputo confrontarsi con Max Verstappen in un prolungato testa a testa.

Russell per la prima volta ha potuto far vedere chi è al grande pubblico della Formula 1, e si è confermato molto ‘tosto’, ricordando un po' il Max dei tempi in cui doveva correre in difesa senza ambizioni mondiali.

Max Verstappen, Red Bull Racing RB18 e George Russell, Mercedes W13 in battaglia

Max Verstappen, Red Bull Racing RB18 e George Russell, Mercedes W13 in battaglia

Photo by: Steve Etherington / Motorsport Images

Il pilota inglese aspettava da tanto tempo questo momento, ci teneva a mostrare che lui è della stessa ‘pasta’ di Leclerc e Verstappen, e che il giorno in cui potrà disporre di una vettura da Mondiale potrà essere della partita. È stato un primo assaggio di uno scenario che vedremo spesso.

“La sua guida è stata incredibile – ha commentato un entusiasta Toto Wolff – il modo in cui si è difeso è stato perfetto, e sono molto orgoglioso e felice in di averlo visto guidare in questo modo. È un grande talento, diventerà una stella”.

Toto Wolff, Team Principal e CEO di Mercedes AMG con Roger Federer

Toto Wolff, Team Principal e CEO di Mercedes AMG con Roger Federer

Photo by: Steve Etherington / Motorsport Images

Russell ha capitalizzato tutto il possibile, ad iniziare da un’ottima partenza e un ritmo di gara buono confermato quando si è trovato a pista libera. L’unico momento di tensione è arrivato negli ultimi due giri, quando dai box è arrivato un allarme per un surriscaldamento della power unit.

Nello stesso momento è stato inviato anche un allarme a Hamilton (a causa di una perdita d’acqua) ma, mentre Russell ha potuto rallentare gestendo un margine molto ampio, nel caso di Lewis l’ordine di ‘alzare il piede’ è costato la quarta posizione a favore di Sainz.

Non una buona notizia per Hamilton, ma non gli ha tolto un solo millimetro del sorriso maturato giro dopo giro grazie ad una rimonta entusiasmante.

Al primo giro Lewis è stato costretto a tornare ai box a causa di una foratura innescata da un contatto con Magnussen, e la sua gara sembrava di fatto compromessa.

Carlos Sainz, Ferrari F1-75, supera Lewis Hamilton costretto a rallentare nel finale

Carlos Sainz, Ferrari F1-75, supera Lewis Hamilton costretto a rallentare nel finale

Photo by: Carl Bingham / Motorsport Images

“Ragazzi, mi fermo e salviamo il motore?” è stato il messaggio che ha inviato alla squadra, ma la risposta è stata ferma: “Resta in pista, puoi ancora andare in zona punti”.

Al secondo giro Hamilton era diciannovesimo, a 54 secondi dal leader Leclerc e a 51 da Russell. “Ho pensato che spremere un motore per una gara ed essere fuori dalla zona punti non fosse una grande idea – ha poi spiegato – ma la squadra mi ha detto di andare, e grazie a Dio non mi sono fermato”.

Il ritmo con cui Hamilton è risalito è stato impressionante, ed in prospettiva è il dato più significativo che la Mercedes ha ottenuto dal weekend spagnolo.
“Abbiamo fatto un bel passo avanti – ha confermato Wolff – il terzo poso ottenuto da George è un bel risultato, ma c’è ancora molta strada da fare".

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Il team principal della Mercedes sulle ali dell’entusiasmo va oltre: “Possiamo lottare per il campionato del mondo? Bene, scommettiamo che possiamo, ma per farlo dobbiamo avere una macchina in grado di finire prima e seconda. E credo che abbiamo ragioni per credere che possiamo arrivarci, è difficile, ma non impossibile. Oggi abbiamo visto che la Ferrari non ha portato a casa molti punti anche se avrebbe dovuto farlo, dobbiamo provare a rimetterci in gioco”.

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