F1 | Mercedes: la W15 non spicca il volo con l'ala più scarica
La freccia nero-argento dopo due GP è solo quarta nel Costruttori: a Jeddah è stata portata un'ala scarica, ma la vettura nelle curve veloci diventa critica perché manca di carico aerodinamico. I tecnici hanno provato a compensare abbassando l'altezza da terra, ma è comparso il pompaggio. Insomma la finestra è molto stretta...
In casa Mercedes c’è una certa delusione: la Stella non brilla come vorrebbe dopo i primi due GP della stagione. La W15 doveva essere la monoposto della riscossa del team di Brackley, dopo due stagioni con le W13 e W14 in versione “zero pod”. James Allison è stato richiamato da Toto Wolff a riprendere le redini del dipartimento tecnico dopo aver giubilato Mike Elliott: l’esperto tecnico inglese per la macchina 2024 è partito da un foglio bianco nella consapevolezza di avviare un progetto che andasse nella direzione della convergenza delle soluzioni che vanno per la maggiore.
Confronto tra le posizioni di guida della Mercedes W14 del 2023 e della Mercedes W15 del 2024
Foto di: Giorgio Piola
Non si può dire, infatti, che la Mercedes abbia copiato la Red Bull RB19, visto che la freccia nera-argento ha mantenuto alcune caratteristiche del suo DNA. L’ambizione, dopo il secondo posto nel mondiale Costruttori del 2023, era di diventare la sfidante di Max Verstappen, ma i fatti delle prime due gare hanno dimostrato che non è così.
Lewis Hamilton, Mercedes W15 in bagarre con Oscar Piastri, McLaren MCL38
Foto di: Steve Etherington / Motorsport Images
Lewis Hamilton e George Russell hanno inchiodato la Mercedes al quarto posto fra le squadre, preceduta da Ferrari e McLaren, oltreché dall’imprendibile Red Bull. Il quadro, quindi, è molto diverso da quello che si aspettavano. In Bahrain, un surriscaldamento della power unit di Russell dovuto a pance troppo chiuse per avere una migliore efficienza aerodinamica, aveva costretto l’inglese a ridurre il passo (si è detto fino a mezzo secondo al giro!).
L’episodio sarà costato qualcosa a Sakhir, ma la W15 ha mostrato i suoi limiti a Jeddah, tracciato completamente diverso dal Bahrain che era stop-and-go. In Arabia Saudita la Mercedes ha pagato oltre 20 secondi dalla Ferrari terza di Leclerc. Un abisso, anche perché la freccia nera-argento ha chiuso sesta con George, preceduta da altre due monoposto motorizzate Mercedes, la McLaren di Oscar Piastri e l’Aston Martin di Fernando Alonso.
È evidente che non è la power unit F1 M15 E Performance il problema, ma le difficoltà riguardano la macchina che non risponde in pista come i tecnici l’avevano deliberata in galleria del vento e al simulatore.
Come per la SF-24, anche la Mercedes accusa una (maggiore) carenza di carico aerodinamico. A Maranello hanno provato a coprire il deficit usando l’ala posteriore carica vista in Bahrain. A Brackley, invece, avevano preparato una versione molto scarica che avrebbe dovuto dare i suoi risultati sul velocissimo tracciato di Jeddah, un cittadino atipico con un asfalto liscio.
George Russell, Mercedes W15
Foto di: Steve Etherington / Motorsport Images
La W15, invece, ha mostrato i suoi limiti proprio su una pista sulla quale doveva esaltarsi: nelle curve veloci i due piloti hanno accusato repentine perdite di carico aerodinamico che ha reso il posteriore instabile e particolarmente ballerino. A dispetto di Russell, che si adatta a guidare al meglio il materiale che gli viene messo a disposizione, Hamilton ha provato a utilizzare l’ala posteriore più carica nella speranza di bilanciare la vettura. Il risultato è stato che ha perso molta velocità massima ed è tornato ad allinearsi alle scelte del più giovane compagno di squadra.
Per sopperire alla mancanza di downforce lo staff di Showlin ha provato ad abbassare la vettura e l’effetto è stato che la W15 ha cominciato a pompare, riproponendo un difetto che è quasi scomparso sulle altre macchine. Alla fine è stato costretto a trovare una soluzione di compromesso che, ovviamente, non ha dato i risultati sperati.
Non è una situazione facile: la W15 è una macchina che è destinata ad avere una vita che si protrarrà anche al 2025 (il budget del prossimo anno sarà destinato per lo più alla vettura 2026 che nascerà per i nuovi regolamenti) e pertanto dovrà essere trovata la chiave per migliorare il rendimento di una macchina che sta deludendo le aspettative. La Mercedes ha le risorse umane per trovare una soluzione, quello che manca è il tempo: quando si potrà vedere una versione B che dovrebbe riallineare la W15 almeno alla Ferrari? Questa è la domanda a cui a Brackley dovranno trovare un risposta…
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