
F.1 analisi tecnica di Giorgio Piola
Mercedes: la W11 laboratorio è frutto di un piano preciso
La squadra campione ha stretto i denti nell'ultimo GP di Abu Dhabi, portando comunque a casa il secondo posto di Valtteri Bottas nel mondiale piloti davanti a Max Verstappen, ma ha reso possibile che molte soluzioni 2021 siano state adottate sulla W11 in gara per poi essere valutate nel test di martedì con Vandoorne e De Vries. La sensazione è che a Brackley riescano a gestire il vantaggio tecnico acquisito per non perderlo anche in futuro.

È stato solo un allarme legato alla power unit che ha limitato le prestazioni della Mercedes nel GP di Abu Dhabi, oppure c’è stato dell’altro nel secondo e terzo posto delle frecce nere nella gara di domenica?
Toto Wolff, team principal della squadra campione del mondo, aveva spostato l’attenzione sulla MGU-K, il motogeneratore elettrico che ha avuto problemi di affidabilità sulla Racing Point nel GP del Bahrain e sulla Williams di George Russell nelle libere del venerdì a Yas Marina. Guai che hanno coinvolto solo i team clienti e che non hanno riguardato, invece, la squadra di Brackley che adotta un impianto di raffreddamento più raffinato.
Andrew Shovlin, capo degli ingegneri in pista della squadra di Brackley, ha poi ammesso che il calo di potenza elettrica nell’erogazione dell’MGU-K poteva valere meno di un decimo di secondo, tale da non giustificare il gap che si è aperto fra le due W11 di Valtteri Bottas e Lewis Hamilton dalla Red Bull RB16 vittoriosa di Max Verstappen alla bandiera a scacchi.
E, allora, è giusto chiedersi cosa non abbia funzionato sulle Mercedes su una pista che è sempre stata terreno di caccia della Stella dall’inizio dell’era ibrida.
In realtà, messi in saccoccia con grande anticipo i due titoli mondiali, piloti e Costruttori, il team di Toto Wolff si è concentrato nel difendere anche il secondo posto nel campionato iridato di Valtteri Bottas, affinché l’estremo tentativo di Verstappen di portare un sorpasso non “sporcasse” la settima stagione trionfale della Mercedes.
Un risultato minimo conseguito con una certa facilità, ma è fin troppo evidente che c’era dell’altro. I tecnici diretti da James Allison hanno sfruttato il “lungo” weekend di Abu Dhabi per trarre il massimo delle informazioni sulla monoposto che dovrà correre nel 2021.
E, ancora una volta, emerge la capacità di programmare le attività, potendo fare riferimento su una superiorità tecnica indiscutibile. Il primo dato interessante è che Hamilton e Bottas venerdì pomeriggio hanno effettuato i long run con le gomme Pirelli prototipo.

Lewis Hamilton con la Mercedes W11 dotata di gomme prototipo Pirelli nelle FP2 di Abu Dhabi
Photo by: Glenn Dunbar / Motorsport Images
Dopo aver completato i 10 giri richiesti dalla Casa milanese nella prima mezz’ora delle FP2, il team campione del mondo ha voluto valutare gli pneumatici del prossimo anno in una simulazione di gara, ben sapendo che con costruzioni e profili diversi poteva cambiare la finestra di sfruttamento delle coperture, intaccando uno dei plus della W11 quest’anno.

Mercedes W11, dettaglio della barra anti rollio modificata e più leggera vista ad Abu Dhabi
Photo by: Giorgio Piola
Sulla freccia nera, però, sarebbe seguita anche una modifica alla sospensione anteriore: Giorgio Piola, pur nella difficoltà di trarre delle immagini nella pit lane chiusa di Yas Marina, è riuscito a cogliere la nuova barra di rollio che è stata montata nell’anteriore della W11.
Nel pozzetto sotto al vanity panel c’era un elemento di nuovo disegno pensato per i nuovi pneumatici, ma anche molto più leggero per l’evidente risparmio di materiale rispetto alla voluminosa soluzione precedente, (sotto il confronto).

Mercedes W11: la barra anti rollio solita e nell'ovale quella in versione 2021
Photo by: Giorgio Piola
Ebbene, questo pezzo sarebbe stato mantenuto in qualifica e in gara, con il chiaro intento di poterlo utilizzare nel test di martedì quando hanno girato Stoffel Vandoorne e Nyck De Vries con due vetture, totalizzando a fine giornata 198 giri, l’equivalente di una distanza di quasi quattro GP!
È evidente che la Mercedes non avesse alcun vantaggio nel far girare i due piloti che solitamente corrono in Formula E per la Stella, ma la giornata è stata molto produttiva perché la squadra ha tratto informazioni molto importanti non solo sul lavoro della sospensione anteriore, ma anche su altre parti della monoposto che era una sorta di laboratorio.

Mercedes W11, dettaglio della coda delle fiancate con lo sfogo d'aria ridotto visto nel GP di Abu Dhabi
Photo by: Giorgio Piola
Proprio Giorgio Piola ha colto che le W11 che hanno corso ad Abu Dhabi avevano la coda delle fiancate non verniciate con uno sfogo dell’aria calda uguale a quello che era stato usato nelle libere del GP di Sakhir, quando a livello sperimentale erano stati utilizzati i radiatori 2021 di diverso disegno.

Ecco la Mercedes W11 guidata da De Vries nei test di Abu Dhabi con gli sfoghi d'aria 2021
Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images
È lecito credere, quindi, che il team di Brackley abbia usato questa diversa soluzione dell’impianto di raffreddamento in gara per “omologarlo” all’uso anche nel test. Ricordiamo che la power unit del prossimo anno, al banco ha già mostrato dei dati di potenza molto interessanti con un incremento valutato in oltre 25 cavalli.
Per sopportare questo salto prestazionale è necessario un adeguamento dell’impianto di raffreddamento che, evidentemente, Vandoorne e De Vries hanno avuto modo di valutare nei collaudi di martedì.
Non deve sorprendere, quindi, che Hamilton e Bottas si siano trovati per le mani domenica una monoposto meno competitiva del solito che ha imposto delle soluzioni di compromesso per poi poterle provare lungamente con i test driver nell’unica giornata di sviluppo concessa.
Se la Renault ha sfruttato la giornata per consentire a Fernando Alonso di prendere dimestichezza con la squadra con cui lavorerà l’anno prossimo, la Mercedes ha curato lo sviluppo della W11, a costo di ridurre la potenza del motore in gara: come abbiamo già avuto modo di sottolineare, Bottas ha registrato la peggiore velocità massima alla speed trap con 309,5 km/h, mentre Hamilton è arrivato a 310,1 km/h, tanto che le frecce nere hanno concluso la corsa con molto carburante nel serbatoio…
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