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F1 | Mercedes: il rinnovo di Hamilton sta diventando un rebus

Toto Wolff ha ammesso di aver cominciato a parlare di rinnovo del contratto con Lewis e l'austriaco è sicuro che si arrivi a una firma, anche se il percorso sembra meno lineare di come sembra. Il pilota aspetta garanzie tecniche dalla potenzialità della W14 rivista da Allison, mentre la Casa tedesca non vuole sorprese dell'ultimo momento e si vuole tutelare consapevole che dovrebbe andare sul mercato se Hamilton dovesse decidere di fermarsi alla fine del 2023. E Norris sarebbe la prima alternativa...

Lewis Hamilton, Mercedes-AMG

Foto di: Steve Etherington / Motorsport Images

Nell’agenda di Toto Wolff, alla voce ‘job list’, spicca nelle primissime posizioni il rinnovo di contratto di Lewis Hamilton. È un rito che si rinnova per la quinta volta, ma c’è un parametro che non permette alle parti in causa di poter affrontare la trattativa come in passato.

Hamilton (che ha appena festeggiato i 38 anni) è in ottima forma e sembra intenzionato a proseguire la sua carriera in Formula 1, ma il tempo che passa impone anche delle riflessioni che saranno affrontate sul tavolo delle trattative.

Lewis in più occasioni ha lanciato messaggi chiari, tutti mirati ad un rinnovo che al netto di clamorosi colpi di scena, ci sarà, ed anche in tempi brevi. Ci sono però dei punti da chiarire, e non si tratta di questioni finanziarie.

Su quest’ultimo fronte, la proposta sarà in linea con l’ultimo contratto firmato due anni fa, un accordo che vede la Mercedes impegnata a finanziare anche la fondazione Mission 44 fondata e sostenuta da Lewis.

Lewis Hamilton, Mercedes W14

Lewis Hamilton, Mercedes W14

Photo by: Steven Tee / Motorsport Images

Per arrivare alla firma servirà definire tutti gli scenari che si possono delineare nel prossimo biennio in merito ad una potenziale uscita di scena anticipata di Hamilton. Non è nei piani attuali di Lewis, ma la squadra deve tutelarsi.

Si parte dal possibile stop a fine 2023. È molto probabile che Hamilton e la Mercedes firmeranno il rinnovo prima di poter valutare il potenziale del progetto W14, ovvero la monoposto che sarà mostrata tra poche settimane.

Se la monoposto in termine di potenziale dovesse confermarsi in linea con la precedente, non sarà una grande notizia per Lewis, che insegue il sogno dell’ottavo titolo mondiale. Le motivazioni potrebbero crollare, ma un eventuale stop a fine anno non sarebbe semplice. Tutto dovrà essere concordato con la squadra, perché sullo sfondo c’è un contratto di lunga durata e ben retribuito che legherà Hamilton alla Mercedes come ‘brand ambassador’.

Lewis non si potrà permettere un ritiro alla Rosberg, ovvero una telefonata improvvisa a Toto Wolff (come fece Nico nel dicembre del 2016) in cui informò la squadra della sia decisione di mollare tutto, anche in caso di conquista dell’ottavo titolo.

Se dovesse davvero prendere forma l’intenzione di concludere la sua carriera a fine 2023, Hamilton dovrà concordare il tutto con la squadra. Sempre che non decida di rinunciare al rinnovo, cosa che Wolff esclude.
“Sono molto fiducioso – ha dichiarato recentemente Wolff - Lewis fa parte del team e il team fa parte di Lewis. Non c'è motivo per non continuare, uno dei suoi punti di forza è la sua fame costante, è un grande sportivo, nonché una persona estremamente motivata e determinata”.

Il rinnovo di Hamilton arriverà, ma maggiori saranno le clausole d’uscita e maggiore sarà l’urgenza della Mercedes di cautelarsi con un piano ‘B’. Cosa non semplice, poiché nel vivaio non ci sono giovani pronti e all’altezza del compito in tempi brevi, e sul mercato tutti i ‘big’ che possono interessare la squadra di Brackley sono blindati almeno fino al termine del 2024.

Le vicende che hanno animato il mercato della scorsa stagione hanno però dimostrato che i contratti possono essere rotti, soprattutto quando ci sono in ballo interessi importanti sul fronte finanziario.

Lando Norris, McLaren alla conferenza stampa del GP di Miami

Lando Norris, McLaren alla conferenza stampa del GP di Miami

Photo by: Motorsport Images

Non è un mistero che nel box Mercedes ci siano diversi estimatori di Lando Norris, ma al momento la McLaren ha blindato il suo protetto fino al termine del 2028. E se la Mercedes dovesse rischiare di trovarsi senza un sostituto di qualità (situazione che impatterebbe sulle ambizioni nella classifica Costruttori) difficilmente Hamilton potrà smettere.

C’è in ballo un futuro molto importante per Lewis. La Mercedes è pronta ad offrire un contratto (si sussurra che possa essere decennale) che lo inquadra come asset per i piani promozionali del gruppo, una figura di spicco a disposizione del marketing.

Un’attività ben retribuita che non andrebbe in conflitto con i numerosi progetti che Hamilton sta portando avanti per il futuro quando non sarà più in casco e tuta. Il giorno del ritiro arriverà, ma dovrà essere un’uscita perfetta, senza scontentare la squadra con cui ha vinto sei titoli mondiali e con la quale spera di poter vincere il settimo.

Se il progetto W14 si confermerà all’altezza delle aspettative, e se il confronto interno con George Russell lo confermerà su alti livelli di performance, difficilmente Hamilton deciderà di mollare prima del 2025, ed è ciò che si augura anche la stessa squadra. È uno scenario che lascia più tempo a Wolff e al gruppo Mercedes per pianificare il dopo-Lewis, un passaggio che, in ogni caso, non sarà tra i più semplici.

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