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Mercedes: i 22 cv ritrovati consentono a Hamilton una W12 più carica

L'inglese scatterà 11esimo nel GP di Turchia per aver smarcato il motore 4 a Istanbul: Lewis, però, ha dato una dimostrazione di superiorità nelle qualifiche potendo contare sui 22 cavalli che altrimenti sarebbero andati persi con l'unità vecchia. Grazie a una mappatura più aggressiva dell'ultimo propilsore, il sette volte campione del mondo si è potuto permettere un'assetto aerodinamico più carico senza penalizzare le velocità massime.

L'ala posteriore della Mercedes W12

Foto di: Uncredited

La Mercedes sembra aver dimostrato una certa supremazia tecnica sulla Red Bull nelle qualifiche del GP della Turchia, pur dovendo pagare sulla griglia di partenza una penalità di dieci posizioni con Lewis Hamilton dopo aver conquistato la pole position.

L’inglese scatterà 11esimo al via della gara, ma sembra avere a disposizione una monoposto che gli permetterà di effettuare dei sorpassi per arrivare quanto meno in zona podio.

Dettaglio del motore 4 della Mercedes W12

Dettaglio del motore 4 della Mercedes W12

Photo by: Uncredited

La squadra di Brackley, infatti, ha smarcato anche per l’epta campione la quarta motorizzazione endotermica, mantenendo il resto della power unit dell’unità tre. Stando alle indiscrezioni che sono filtrate dalla squadra campione del mondo, l’unità 3 aveva registrato nella sua vita una perdita di potenza valutata in 22 cavalli. Troppi per contendere alla Red Bull la vittoria, visto che, almeno sulla carta, il team di Milton Keynes dispone della migliore vettura dal punto di vista telaio e aerodinamica.

Se si considera che un motore endotermico che ha giù sommato la percorrenza di 5.000 chilometri di solito da un calo di potenza che può variare in una forchetta fra i 10 e i 15 cavalli, appare evidente che una perdita maggiore era d’allarme per quello che poteva diventare un problema di affidabilità, visto che la power unit numero 4 di Valtteri Bottas si è schiantata solo dopo il debutto di Monza.

James Allison è consapevole che senza la piena spinta del motore è difficile contendere a Max Verstappen il mondiale, per cui è stato scelto di smarcare un propulsore fresco in Turchia, confidando nel surplus di potenza che è in grado di dare partendo da chilometro zero. Non solo, ma i tecnici di Brixworth capeggiati da Hywel Thomas hanno deliberato un 6 cilindri in grado di reggere una mappatura più spinta del solito.

L'ala posteriore delle due Mercedes W12 a confronto: Bottas più scarica e Hamilton più carica

L'ala posteriore delle due Mercedes W12 a confronto: Bottas più scarica e Hamilton più carica

Photo by: Uncredited

La scelta, a giudicare dal risultato delle qualifiche, sembra essere stata azzeccata, perché ha permesso alla Mercedes di deliberare soluzioni tecniche diverse fra i due piloti. Sappiamo che Lewis Hamilton gradisce una freccia d’argento ben piantata nel retrotreno con un’ala posteriore più carica rispetto a quella che viene utilizzata solitamente da Valtteri Bottas.

Il finlandese, infatti, predilige un flap mobile di corda e incidenza minore rispetto a quelle scelto dall’inglese che rivela una maggiore superficie resistente, pur mostrando ai lati delle paratie laterali due curvature che nella configurazione di Bottas non ci sono.

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Valtteri domani potrà contare su una W12 più scarica con la quale cercherà di scappare via dalla RB16B bianca di Verstappen: il finlandese conta di disputare una gara in aria pulita per sfruttare al massimo il potenziale per il quale la freccia nera è stata studiata.

Hamilton, che oggi ha dimostrato un passo insostenibile per chiunque, preferisce invece una monoposto più stabile nel posteriore e può permettersi di avere un po’ più di drag, potendo contare su un motore endotermico fresco in grado di erogare la massima potenza.

Mercedes W12: l'ala anteriore più scarica è stata provata e scarata da Hamilton a Istanbul

Mercedes W12: l'ala anteriore più scarica è stata provata e scarata da Hamilton a Istanbul

Photo by: Giorgio Piola

Nelle libere di ieri Lewis per un solo run aveva anche provato un’ala anteriore più scarica, con l’ultimo flap più arcuato che si era visto a Sochi, per cercare di bilanciare la sua vettura con un assetto aerodinamico più scarico, ma l’esperimento è durato pochi giri.

L’epta campione è subito tornato sui suoi passi cercando un equilibrio che ha pagato nelle incerte condizioni meteo delle qualifiche (era previsto uno scroscio di pioggia che poi non è mai arrivato), ritrovando la Mercedes che più gli dà fiducia per iniziare una cavalcata da metà griglia.

La Red Bull ha sbagliato a casa la simulazione della gara turca, ma i tre decimi di distacco che sono emersi dalle W12 evidenziano che la squadra campione del mondo sta giocando il tutto per tutto nella partita dei motori, alla quale la Honda non può replicare proprio per evitare che si rompa un delicato equilibrio raggiunto, senza che l’affidabilità dell’unità giapponese ne debba risentire. La partita, quindi, resta apertissima…

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