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Mercedes: fa gara a sé, eppure ha meno punti del 2019

Se si guardano le classifiche mondiali, la Mercedes ha meno punti dell'anno scorso, eppure le tre vittorie conseguite dalla W11 nera hanno rivelato una indiscutibile superiorità che porterà a scardinare una serie di record.

Il vincitore della gara Lewis Hamilton, Mercedes-AMG Petronas F1 festeggia al Parc Ferme

Il vincitore della gara Lewis Hamilton, Mercedes-AMG Petronas F1 festeggia al Parc Ferme

Steven Tee / Motorsport Images

Due settimane fa, al termine del Gran Premio d’Austria, si è parlato molto di un Valtteri Bottas 3.0, una versione nuova del finlandese più aggressiva rispetto al passato, coincisa con un Lewis Hamilton autore di un weekend sotto tono.

Bottas ha continuato ad andare forte, con una piazza d’onore importante nel GP di Stiria e una qualifica sull’Hungaroring, a 107 millesimi dal compagno di squadra. Si sono spese molte parole sulla forza di Hamilton, ovvero la capacità confermata dal 2017 (post sconfitta subita da Nico Rosberg) di saper tenere la concentrazione dal via al termine della stagione, e non sono parole al vento, come Lewis ha dimostrato oggi a Budapest.

Bottas era ben cosciente che per provare a vincere sarebbe stata necessaria una partenza perfetta (la Mercedes aveva confermato che in caso di gara lineare non avrebbe differenziato le strategie) e il via con gomme intermedie è sembrata una chance da cogliere al volo, una variabile non programmata che avrebbe potuto favorire il finlandese. Ma non sempre le situazioni impreviste vanno a vantaggio degli outsider e la dimostrazione è arrivata oggi: partenza impeccabile per Lewis, pasticcio per Bottas.

Tra due compagni di squadra non è solo la performance a fare la differenza, ma anche questi episodi. La partenza al ralenty di Bottas pareggia il conto con le penalità rimediate da Hamilton in Austria, ma Lewis è comunque uscito da Budapest nella sua posizione naturale, ovvero in testa alla classifica di campionato (che lo vede a quota 63 punti) con cinque lunghezze di margine su Bottas.

Quello che sorprende è che il bottino della Mercedes dopo tre gare non è superiore a quello di dodici mesi fa, quando Hamilton (sempre leader) poteva contare su cinque punti in più mentre Bottas era a quota 62 punti. La sostanza è la stessa, ma è la forma ad essere differente, soprattutto in relazione agli avversari.

L’unico a tenere botta è Verstappen, terzo oggi nella classifica generale e terzo dodici mesi fa anche se con sei punti in meno, mentre per il resto del gruppo è invece notte fonda. Nel 2019 c’era una Ferrari che puntava al ruolo di seconda forza, con 76 punti, oggi la Scuderia è a quota 27.

La Mercedes fa gara a sé, e lo fa con una forza straordinaria che spaventa molto più del bilancio in termini di punti dopo la prima tripletta di gare stagionali. Le due W11 si sono confermate più veloci sull’asciutto, sul bagnato ed anche con gomme intermedie.

Dopo la superiorità di Spielberg (pista a basso carico) era attesa sull’Hungaroring, nella speranza (dei rivali) che nella configurazione a livelli alti di downforce la W11 potesse manifestare qualche crepa. Invece le fessure (più o meno grandi) sono apparse sui progetti degli avversari, ed ora c’è già chi prevede una lunga serie di record che nei prossimi mesi saranno destinati a cadere sotto i colpi di Hamilton e Bottas.

“Non sono sicuro di aver visto crollare la competizione – ha dichiarato Toto Wolff in versione scalatore di vetri - possiamo vedere che la Red Bull in gara è andata bene, se dovessimo pagare un ritiro il nostro vantaggio in classifica sarebbe già azzerato”.

Raramente come questa volta tutto il paddock vorrebbe davvero che Wolff avesse ragione, ma altrettanto raramente tutti sono convinti che quella del team principal Mercedes sia una dichiarazione in stile televendita.

Necessaria probabilmente a Wolff per tenere la tensione alta nel gruppo del gruppo che opera a Brackley, ma che pronunciata oggi fa a cazzotti con una realtà ben chiara sotto gli occhi di tutti.

Valtteri Bottas, Mercedes F1 W11

Valtteri Bottas, Mercedes F1 W11

Foto di: Andy Hone / Motorsport Images

Lewis Hamilton, Mercedes F1 W11

Lewis Hamilton, Mercedes F1 W11

Foto di: Steve Etherington / Motorsport Images

Car of Valtteri Bottas, Mercedes F1 W11

Car of Valtteri Bottas, Mercedes F1 W11

Foto di: Steve Etherington / Motorsport Images

Lewis Hamilton, Mercedes F1 W11

Lewis Hamilton, Mercedes F1 W11

Foto di: Steve Etherington / Motorsport Images

Pole Sitter Lewis Hamilton, Mercedes-AMG Petronas F1 parla ai media al Parc Ferme

Pole Sitter Lewis Hamilton, Mercedes-AMG Petronas F1 parla ai media al Parc Ferme

Foto di: Steve Etherington / Motorsport Images

Toto Wolff, Direttore Esecutivo (Business), Mercedes AMG

Toto Wolff, Direttore Esecutivo (Business), Mercedes AMG

Foto di: Steve Etherington / Motorsport Images

Lewis Hamilton, Mercedes-AMG Petronas F1, sul podio

Lewis Hamilton, Mercedes-AMG Petronas F1, sul podio

Foto di: Andy Hone / Motorsport Images

Lewis Hamilton, Mercedes F1 W11, prende la bandiera a scacchi

Lewis Hamilton, Mercedes F1 W11, prende la bandiera a scacchi

Foto di: Andy Hone / Motorsport Images

Il vincitore della gara Lewis Hamilton, Mercedes-AMG Petronas F1 festeggia sul podio

Il vincitore della gara Lewis Hamilton, Mercedes-AMG Petronas F1 festeggia sul podio

Foto di: Andy Hone / Motorsport Images

Il vincitore della gara Lewis Hamilton, Mercedes-AMG Petronas F1 e Peter Bonnington, Ingegnere di gara, Mercedes AMG festeggiano sul podio

Il vincitore della gara Lewis Hamilton, Mercedes-AMG Petronas F1 e Peter Bonnington, Ingegnere di gara, Mercedes AMG festeggiano sul podio

Foto di: Steven Tee / Motorsport Images

Lewis Hamilton, Mercedes F1 W11

Lewis Hamilton, Mercedes F1 W11

Foto di: Charles Coates / Motorsport Images

Lewis Hamilton, Mercedes-AMG Petronas F1

Lewis Hamilton, Mercedes-AMG Petronas F1

Foto di: Steve Etherington / Motorsport Images

Valtteri Bottas, Mercedes F1 W11

Valtteri Bottas, Mercedes F1 W11

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

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