F1 | Mercedes deludente: il divario è lo stesso di inizio anno
Il miglior tempo di Russell nelle libere del venerdì non ha illuso la squadra di Brackley: le condizioni della pista di Miami sono andate incontro alle caratteristiche della W13, ma alla resa dei conti, il rendimento della freccia d'argento è stato quello solito, con Hamilton sesto a otto decimi dalla Ferrari. Non si è capito cosa potesse fare Russell che non ha superato la Q2 per errate scelte strategiche.
Lewis Hamilton, Mercedes W13
Zak Mauger / Motorsport Images
Al termine delle prove libere del venerdì il box Mercedes aveva accolto positivamente la leadership di giornata di George Russell, ma nel commentare un risultato che ha sorpreso, gli stessi ingegneri hanno ammesso di essere stati presi in contropiede: “Non sappiamo perché siamo andati così forte”.
Ventiquattr’ore dopo la Mercedes ha vissuto un brusco ritorno alla realtà del 2022, stagione che finora ha visto il team di Brackley poter ambire, come risultato massimo, al ruolo di terza forza.
Hamilton, sesto, ha dovuto cedere anche all’Alfa Romeo di Valtteri Bottas, ma per Lewis si è trattato comunque di un risultato non privo di aspetti positivi, soprattutto se confrontato con il dodicesimo posto di Russell.
Toto Wolff, Team Principal e CEO, Mercedes AMG, nella conferenza stampa dei team principal
Photo by: Motorsport Images
Che per la Mercedes quella di sabato sarebbe stata una giornata diversa lo si era intuito già nella sessione FP3, quando sia Hamilton che Bottas hanno lamentato il ritorno poco gradito del porpoising (sparito quasi del tutto venerdì) e tutte le controindicazioni che ne derivano.
Gli ingegneri in vista delle qualifiche hanno riportato i setup esattamente come ventiquattr’ore prima, ma il risultato non è cambiato. A spiegare una situazione che appare intricata è stato Toto Wolff.
“Venerdì abbiamo avuto un piccolo assaggio delle prestazioni che può garantire la monoposto se riesce a collocarsi nella giusta finestra di utilizzo – ha commentato – purtroppo il saltellamento influisce molto sul comportamento sulla vettura, nei tratti veloci, nei punti di frenata ed anche sul modo di utilizzare le gomme”.
“Crediamo che il nostro concetto di monoposto abbia il potenziale per puntare alla vittoria – ha proseguito Wolff - ma è anche un concetto ‘delicato’. Una volta nella finestra corretta può funzionare molto bene, ma oggi per noi è molto difficile riuscire a centrare quella finestra".
Lewis Hamilton, Mercedes-AMG
Photo by: Jerry Andre / Motorsport Images
"Venerdì la configurazione a basso carico aerodinamico ha funzionato, riuscendo a eliminare quasi del tutto il porpoising, ma in qualifica non è stato così, ipotizziamo che possa aver influito l’aumento di grip ed anche il forte vento. Se la vettura saltella finisce col perdere aderenza, le gomme scivolano e aumenta la temperatura degli pneumatici posteriori, si innesca di fatto una spirale negativa che toglie feeling ai piloti, ed è molto più facile che accada quanto successo a George”.
Hamilton ha sottolineato gli aspetti positivi della sua sesta posizione: “La sessione di qualifica è stata molto, molto migliore rispetto a quelle delle ultime tre gare, e questo aspetto mi fa piacere. Stiamo tutti lavorando molto, ma non credo che stiamo andando avanti al ritmo che vorremmo, il divario che abbiamo oggi rispetto alle squadre di vertice è lo stesso di inizio anno. È difficile dire come sarà sul passo gara, la macchina in generale non l’ho sentita più competitiva questo fine settimana, ma quando in qualifica sono riuscito a mettere le gomme nella finestra corretta, tutto è un po' migliorato”.
Diverso il bilancio di Russell. Dopo aver iniziato bene nel turno Q1, passando il taglio utilizzando un solo set di soft, l’inglese ha clamorosamente mancato l’ingresso in Q2, risultato che sembrava ampiamente alla sua portata.
George Russell, Mercedes-AMG, con la sua splendida fidanzata
Photo by: Jerry Andre / Motorsport Images
George ha scelto un carico di benzina molto basso, sufficiente per soli quattro tornate, e dopo l’errore nel primo giro lanciato, ha avuto una sola altra possibilità, non sfruttata a causa del traffico.
“La macchina rimbalzava molto più di venerdì – ha confermato - non potevo attaccare in nessuna curva, in particolare alla 4 e alla 5 dove i problemi si sono manifestati anche nei punti di frenata. È un peccato, perché venerdì abbiamo mostrato un buon potenziale, sembravamo in grado di lottare per la pole ed invece per me è arrivata la peggior qualifica della stagione”.
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