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Mercedes: cosa ha in più il super-motore di Hamilton?

Lewis ha smarcato un 6 cilindri fresco in Brasile: il quinto motore stagionale, che gli costa cinque posizioni sulla griglia di partenza di San Paolo, gli ha consentito il miglior tempo in qualifica e la strepitosa rimonta in Sprint Qualifying. Si tratta di un'unità identica a quelle omologate, ma configurata per estremizzare alcuni aspetti come la pressione in camera di combustione, avendo una vita di soli quattro GP.

Lewis Hamilton, Mercedes, nell'abitacolo

Foto di: Steve Etherington / Motorsport Images

Che super-motore ha montato Lewis Hamilton per il GP di San Paolo? La domanda è lecita, visto che il regolamento della F1 non consente evoluzioni in stagione, se non, come nel caso dell’ibrido della Ferrari, non sia stato evoluto qualche componente della power unit prima del congelamento della FIA all’inizio del campionato.

La Federazione Internazionale, inoltre, autorizza via via i Costruttori a effettuare delle modifiche sui motori se queste sono funzionali non ad incrementare le prestazioni, ma l’affidabilità.

Prendendo buone le parole di Toto Wolff secondo il quale le frequenti sostituzione di motore sono decise non tanto per delle rotture, quanto per il precoce invecchiamento: una perdita di potenza maggiore del previsto da un GP all’altro.

Valtteri Bottas è arrivato a smarcare sei unità termiche (il doppio rispetto allo scorso anno!), mentre Lewis Hamilton è giunto a contarne cinque proprio in Brasile, nel tentativo estremo di riaprire i giochi di un mondiale che sembra molto indirizzato verso Max Verstappen e la Red Bull.

In qualifica l’epta-campione ha rifilato 438 millesimi al leader del mondiale, un distacco enorme in una stagione che di solito si gioca sui centesimi, se non i millesimi.

I maligni avevano pensato che il divario fosse dovuto all’ala posteriore più aperta, poi sanzionata dalla FIA, ma la strepitosa rimonta di Lewis dall’ultima posizione della griglia della Sprint Qualifying al quinto posto alla bandiera a scacchi, la dice lunga sul fatto che la risorsa decisiva sia stata il motore, dal momento che i profili con cui l’inglese ha corso erano ovviamente legalissimi.

E, allora, c’è da chiedersi cosa abbia in più il super-motore di Hamilton che non ha quello di Bottas? Il finlandese il sesto 6 cilindri F1 M12 E Performance lo ha omologato ad Austin, solo tre GP fa e dispone di un’unità cinque che è ancora utile nelle rotazioni.

La Sprint Qualifying ci regala un dato che è impressionante: alla speed trap della garetta Lewis Hamilton è passato a 339,0 km/h, mentre Valtteri Bottas non è andato oltre 303,2 km/h, con Max Verstappen che ha toccato i 317,3 km/h.

Hamilton infila Norris durante la Sprint Qualifying

Hamilton infila Norris durante la Sprint Qualifying

Photo by: Zak Mauger / Motorsport Images

Può essere che il finlandese staccasse prima, visto che era in testa a difendere la posizione dall’olandese e certamente Valtteri non ha mai usufruito di una scia, per cui non ha mai aperto il DRS, mentre Lewis era sempre pronto a sfruttare il risucchio di chi lo precedeva nella lunga salita che porta al rettilineo d’arrivo, ma i 35,8 km/h di differenza fanno impressione.

Il dato è esemplificativo di una situazione che è davanti agli occhi di tutti: Hamilton ci ha messo tutto il suo immenso talento nello sfruttare una W12 che, però, lo ha messo nella condizione di… volare.

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Hywel Thomas, capo dei motoristi di Brixworth, ha preparato un motore 5 per Lewis che deve avere una vita di 2.500 km rispetto ai 7.000 che normalmente servono alla delibera di una power unit “standard”. Non potendo cambiare le caratteristiche dei componenti omologati del motore, gli ingegneri della Stella hanno lavorato per estremizzare le strategie di gestione di questa unità.

Oltre a spingere il turbo, sono intervenuti sulla pressione in camera di combustione: realizzando una combo micidiale che può valere oltre 15 cavalli utili alla ricerca di una pole position o alla riuscita di un sorpasso.

Qualora Verstappen dovesse aprire il distacco ad almeno 25 punti, l’equivalente di un ritiro, non ci sorprenderemmo affatto se a Doha fosse la Red Bull a puntare su un motore 5 per avere un’unità fresca per l’ultima gara di Abu Dhabi e non arrivare al gran finale con una power unit sgonfia…

Mercedes W12: ecco la power unit montata da Lewis Hamilton

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Photo by: Giorgio Piola

 

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