F1 | Mercedes: con la grande occasione arriva l'ora della verità
Russell vince la Sprint Race di San Paolo e Hamilton conquista la terza posizione. Con la retrocessione a settimo di Sainz, per la sostituzione del motore, le due W13 saranno in prima fila nel GP di pomeriggio con l'ambizione di cogliere il primo successo stagionale. I due piloti assicurano che lavoreranno per il bene della squadra, ma sotto sotto c'è il timore che possa emergere una rivalità che finora è stata contenuta dalla mancanza di un piatto forte come la possibilità di cogliere un'affermazione.
Per quanto sia stata solo una vittoria in una gara sprint, il successo ottenuto ieri da George Russell, (insieme alla terza posizione di Lewis Hamilton) è stato motivo di festeggiamenti in casa Mercedes.
L’exploit di Interlagos non è solo la base migliore da cui provare a vincere il Gran Premio del Brasile, ma anche un punto d’arrivo di una rincorsa iniziata ad inizio primavera, quando il gap tecnico del progetto W13 è parso subito evidente.
Hamilton con il suo ingegnere di pista Bonnington
Photo by: Sam Bloxham / Motorsport Images
“Nella prima parte di stagione non avremmo mai immaginato di ritrovarci ad essere dove siamo oggi – ha ammesso Hamilton – ma è per questo che tutti nel team hanno lavorato. Sono davvero incredibilmente orgoglioso di tutti i componenti della squadra, hanno dato l’anima in fabbrica senza mai arrendersi”.
L’ultimo passo importante sul progetto 2022 è arrivato negli Stati Uniti. Sia ad Austin che in Messico la W13 si è confermata nel ruolo di seconda forza, e non deve stupire più di tanto se sia stata proprio la Mercedes a cogliere l’occasione in un sabato pomeriggio che ha visto Red Bull sotto tono.
Russell e Hamilton festeggiano la vittoria e il terzo posto nella Sprint Race di San Paolo
Photo by: Sam Bloxham / Motorsport Images
“È difficile valutare quanto sia migliorata la macchina nelle ultime due gare – ha spiegato Russell – sicuramente ha perso peso, e questo è stato d’aiuto, abbiamo ritrovato un po' di velocità in più, ma alla fine la notizia migliore è aver avuto la prova che siamo sulla strada giusta, e ovviamente pronti a giocarci le nostre carte”.
“Non capisco fino in fondo – ha aggiunto Hamilton – noi abbiamo sicuramente fatto un passo avanti, ma è come se le altre due squadre (Red Bull e Ferrari) non lo avessero fatto. Non so se la mia percezione sia corretta o meno”.
Dopo i 24 giri disputati ieri, Russell e soprattutto Hamilton, non si sono fatti problemi nel dichiarare quali sono gli obiettivi nel Gran Premio in programma oggi.
“Dobbiamo provare a vincere – ha ribadito Lewis – lavoreremo di squadra per riuscirci. Se riusciremo ad ottenere una doppietta sarò molto contento indipendentemente da quella che sarà la mia posizione finale, io e George lo dobbiamo alla squadra”.
Nella gara sprint la Mercedes ha capitalizzato molto bene la scelta di partire con le gomme soft, opzione scartata da Verstappen e Red Bull.
“La soft è la mescola che questo weekend si sta comportando meglio della media – ha ammesso Russell – la cosa in sé non è frequente se parliamo di strategie di gara. Il fatto che Max e la Red Bull non le abbiano usate ci ha garantito un vantaggio nella sprint race, ma nel Gran Premio sarà un’arma a favore di Verstappen, visto che avrà due set di soft nuovi, mentre noi potremo contare su un solo treno”.
George Russell, Mercedes W13, 1ª posizione, Lewis Hamilton, Mercedes W13, 3ª posizione nella Sprint Race di San Paolo
Photo by: Andy Hone / Motorsport Images
C’è però un aspetto che ha fatto apparire qualche fantasma nel retrobox la Mercedes. Hamilton e Russell scatteranno dalla prima fila, ed entrambi hanno un buon motivo per non alzare il piede se si troveranno ai ferri corti. George è a caccia della sua prima vittoria in Formula 1, Lewis vuole tenere viva la sia striscia di vittorie iniziata nel 2007.
“Non ci saranno ordini di squadra”, ha assicurato Russell, il che probabilmente è vero, ma nel briefing che si terrà prima della partenza i due piloti saranno catechizzati a dovere per non rischiare di mettere a rischio il bottino di tappa con scontri fratricidi.
Finora la stagione ha confermato che la coppia funziona, ed è probabilmente la migliore del paddock. Ma un conto è dover lavorare fianco a fianco per riportare in alto la squadra, tutt’altro se si tratta di raccogliere il frutto di questo lavoro.
Le chance per lasciare un segno nel Mondiale 2022 sono ormai agli sgoccioli, e quando si abbasseranno le visiere lo spirito di gruppo potrebbe passare in secondo piano. Sarà un test importante, ed è l’unico che conta se si parla di piloti. Giocare di squadra per una quarta posizione è facile, per un successo molto meno.
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