F1 | Mercedes: ala posteriore piatta e una sola beam wing
La Stella vuole alimentare la possibilità di contendere il secondo posto nel mondiale Costruttori, contendendolo alla Ferrari, visto che il divario è di soli 30 punti. La W13, però, sulle piste da basso carico aerodinamico non ha mai brillato per l'eccessiva resistenza all'avanzamento. I tecnici di Brackley per Monza hanno deliberato una sola beam wing, insieme a un'ala posteriore che dispone di due elementi quasi piatti.
La Mercedes non lo dice, ma spera di realizzare la sua… missione impossibile. Il team di Brackley, dopo le opache prestazioni della Ferrari, è arrivata solo a 30 punti dalle rosse nella classifica del mondiale Costruttori.
La speranza di Toto Wolff è che Lewis Hamilton e George Russell possano arrivare a un sorpasso nei confronti della Scuderia: il secondo posto fra le squadre mitigherebbe la stagione negativa della W13, una monoposto che non ha certo soddisfatto le aspettative dei tecnici che contavano di proporre una macchina rivoluzionaria con le mini-pance, capace di fare una grande differenza con le avversarie.
I fatti hanno testimoniato che così non è stato, ma a Brackley non hanno mai smesso di lavorare sul progetto alla ricerca di ogni potenzialità della freccia d’argento. Uno dei difetti della W13 è che non riesce a produrre alte velocità massime in rettilineo per l’eccessivo drag della vettura: i tecnici hanno cercato di combattere il drag proponendo per Monza un pacchetto aerodinamico particolarmente scarico.
Mercedes W13, dettaglio dell'ala posteriore molto scarica
Photo by: Giorgio Piola
Oltre all’ala posteriore con i due elementi (profilo principale e flap mobile) quasi piatti), la Mercedes si fa apprezzare anche per la beam wing in un unico elemento: si tratta della prima volta sulla W13, sviluppando un concetto che è stato introdotto dalla Red Bull e che poi è stato ripreso anche dagli avversari.
La Mercedes avrà una penalizzazione in griglia di partenza con Lewis Hamilton che adotterà la power unit numero 4: il sette volte campione del mondo sarà in buona compagnia perché dovrebbero arrivare alla stessa soluzione Valtteri Bottas, Mick Schumacher, Carlos Sainz e, pare, anche Sergio Perez. Ma con così tante penalizzazioni (se ne potrebbero aggiungere altre) la griglia verrà rivoluzionata per cui anche chi dovrebbe partire indietro avrà l'opportunità di guadagnare qualche posizione se i cambi di motore saranno gestiti con logica...
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