Mercedes: l'abbassatore posteriore non è facile da copiare
Horner, team principal Red Bull, ha ammesso che la sospensione posteriore della W12 non ha niente di illegale, ma dispone di un concetto che è stato estremizzato che in Turchia ha dato un grande vantaggio, mentre ad Austin l'efficacia è calata perché non c'era una grande differenza di velocità fra i rettilinei e certi curvoni. Altri team guardano alla freccia nera, ma i limiti di tempo e di budget non spingono ad andare in quella direzione.
In Red Bull non si placano le voci sulla sospensione posteriore della Mercedes: Christian Horner, dopo che si è espressa la FIA sulla piena legalità del sistema, ha corretto il tiro sulla soluzione posteriore della W12 che permette di abbassare la monoposto nel retrotreno nei rettilinei.
I tecnici capeggiati da James Allison avrebbero affinato negli ultimi mesi la capacità di gestire
l’altezza da terra del retrotreno con l’obiettivo di mandare in stallo il diffusore posteriore e aumentare sensibilmente la velocità massima: grazie a escursioni che sono state valutate in oltre 50 millimetri, la Red Bull ritiene che la Mercedes possa avere beneficiato di un grande vantaggio su una pista come quella dell’Istanbul Park, traendo grandi vantaggi nei lunghi rettilinei e nelle curve a media velocità.
Christian Horner, direttore del team, Red Bull Racing
Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images
"Penso che la Mercedes stia ottimizzando un dispositivo che funziona in rettilineo – ha detto Horner – basta guardare quanto si abbassa la parte posteriore della loro macchina, per capire come questa soluzione sia stata un punto di forza nel GP di Turchia".
Tuttavia, i tecnici di Milton Keynes sostengono che per la difficile messa a punto della sospensione posteriore Mercedes in circuiti con Austin, con curve ad alta velocità come quelle dello snake, sia molto più difficile ottenere gli stessi risultati di Istanbul perché non c'è una sufficiente variazione di velocità fra i rettilinei e le pieghe più veloci.
“Sembra evidente che la soluzione Mercedes funzionerà meglio su alcune piste rispetto ad altre - ha affermato Horner - . E se si è visto un effetto ridotto negli Stati Uniti, non è detto che in posti come Jeddah, ad esempio, possa avere un influsso molto maggiore ".
Christian poi specifica meglio il suo pensiero: “Sappiano che non c’è niente di illegale, perché lo schema che usano non è nuovo, ma ovviamente quello che abbiamo visto in Turchia era una versione molto estrema, che su quel circuito ha dato risultati consistenti".
La Mercedes, ovviamente, minimizza. Toto Wolff cerca di scaricare l’attenzione sulla sospensione posteriore: “In Formula 1 non c’è più la soluzione che regala grandi guadagni prestazionali, ma ci sono miglioramenti marginali in diverse aree della monoposto che alla fine contribuiscono a incrementare le prestazioni. È vero che abbiamo curato al massimo la comprensione della nostra macchina per estrarne il massimo potenziale”.
Le prestazioni delle frecce nere in Austria hanno destato la curiosità e l’attenzione anche di altre squadre che non sono solo la Red Bull. Sembra, in particolare, che la McLaren abbia lavorato nella stessa direzione, ma con risultati molto più variabili rispetto alle W12.
E pure le squadre di centro gruppo guarderebbero al concetto Mercedes, ma consapevoli che lo sviluppo di certi concetti andrebbero a impattare sulla logica del budget cap
Cercare lo stallo del diffusore posteriore non è affatto cosa nuova. Riuscirci con i vincoli attuali di regolamento è altra cosa: certi movimenti si possono ottenere lavorando sulle barre di torsione e gli ammortizzatori, vale a dire sulle parti flessibili della sospensione.
Naturalmente le gestione deve essere assolutamente meccanica, perché altrimenti avremmo delle sospensioni attive che sono bandite dalla norme tecniche. Ma diverse squadre sono arrivate agli sgoccioli con la disponibilità finanziaria per la stagione 2021, per cui si limitano a copiare con dei palliativi dei concetti che Mercedes ha sviluppato con risorse e personale dedicato.
Valtteri Bottas, Mercedes W12, fa un pit stop
Photo by: Steve Etherington / Motorsport Images
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