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Intervista
Formula 1 Presentazione Racing Bulls

F1 | Mekies: "Abbiamo una base straordinaria per puntare in alto"

Con la cerimonia di presentazione a Las Vegas è iniziata l'era Racing Bulls, il che rappresenta l'opportunità di iniziare a costruire su un nuovo progetto con una base definita "straordinaria" grazie alla sinergia rafforzata con Red Bull e l'avvicinamento alle strutture di Milton Keynes. Secondo il Team Principal Laurent Mekies, l'obiettivo è quello di continuare a costruire proprio su queste basi per lottare per premi sempre più importanti.

Peter Bayer, CEO Racing Bulls, Laurent Mekies, Team Principal Racing Bulls

Dopo aver chiuso il capitolo AlphaTauri, oggi è iniziata l’era Racing Bulls con il lancio della nuova vettura online e una cerimonia di presentazione del team a Las Vegas, in grande stile come per le occasioni più importanti. A guidare questo progetto ci saranno due nuove figure, ovvero Peter Bayer, il quale già lo scorso anno aveva assunto il ruolo di CEO dell’azienda, e Laurent Mekies, divenuto Team Principal dopo l’esperienza in Ferrari.

Per l’ingegnere francese si tratta dell’opportunità di costruire qualcosa di nuovo, nonostante il legame con il passato continui a essere vivo. Dietro le quinte, però, ci sono tanti cambiamenti in atto, come per la gestione delle strutture e il rapporto sempre più stretto con la Red Bull, che si aggiungono all’arrivo di nuovo personale per continuare a crescere e diventare sempre più competitiva.

Seppur si tratti di un nuovo progetto, con diversi elementi ancora da incastrare nel migliore dei modi, i vertici e i piloti della squadra non hanno avuto remore sullo spingere sull’acceleratore indicando obiettivi piuttosto ambiziosi per i prossimi anni, tra cui puntare costantemente a un posto tra i primi cinque. Un target audace, ma che dimostra l’entusiasmo attorno a questa sfida, tanto che Daniel Ricciardo si è sbilanciato sostenendo di essere pronto a inserirsi nella lotta per conquistare qualche podio.

Daniel Ricciardo, Racing Bulls, Amna Al Qubaisi, RB F1 Academy, Yuki Tsunoda, Racing Bulls, Laurent Mekies, Team Principal di Racing Bulls, Peter Bayer, CEO di Racing Bulls

Daniel Ricciardo, Racing Bulls, Amna Al Qubaisi, RB F1 Academy, Yuki Tsunoda, Racing Bulls, Laurent Mekies, Team Principal di Racing Bulls, Peter Bayer, CEO di Racing Bulls

Photo by: Red Bull Content Pool

Un entusiasmo trasmesso anche dallo stesso Mekies, che ha analizzato quanto dietro le quinte la scuderia stia lavorando sodo per evolvere e lottare per obiettivi sempre più importanti. “Quante volte capita di affrontare un progetto che è praticamente la creazione di un nuovo team. Questo è lo spirito che si respira a Faenza in questo momento. Stiamo costruendo una nuova squadra su una base straordinaria", ha raccontato il Team Principal della Racing Bulls al sito della Formula 1 a margine della presentazione della nuova veste cromatica della scuderia.

Il processo di trasformazione, però, non passa solamente dalla nuova identità, ma anche da ciò che sta accadendo sul piano tecnico e organizzativo. Per quanto si voglia affermare come un nuovo progetto, in un certo senso Racing Bulls ha fatto un salto nel passato, perché da quest’anno sarà ulteriormente rafforzata la partnership con la casa madre, che fornirà ancor più elementi rispetto agli scorsi campionati.

Ad esempio, la sospensione anteriore è di chiara derivazione Red Bull: non si tratta solo di una questione di passaggio al pull rod, ma il vantaggio risiede anche nell’aver adottato i medesimi elementi, come bilancieri e molle, usate dal team campione del mondo. Si tratta comunque di una sfida da non sottovalutare, perché riprogettare la sospensione anteriore richiede un grosso investimento nel rivedere la gestione dei flussi.

Per quanto riguarda l'utilizzo di parti della Red Bull, Mekies ha dichiarato che naturalmente andranno a sfruttare quanti più elementi della casa madre come consentito dal regolamento, avvicinandosi al massimo consentito, anche se alcuni piccoli dettagli rimarranno prodotti interamente sia per praticità che per esigenza.

Daniel Ricciardo, VCARB 01

Daniel Ricciardo, VCARB 01

Photo by: Red Bull Content Pool

“Siamo in una situazione in cui abbiamo un proprietario di due squadre e naturalmente ci viene chiesto: ‘Cosa possiamo condividere?’. Dovremmo condividere. Stiamo esaminando i regolamenti e condividendo ciò che possiamo. Ma dall’altra parte, stiamo spingendo il più possibile per prepararci a lottare per premi più grandi”.

Il rafforzamento della sinergia con Red Bull lo si avverte anche sul fronte organizzativo, perché, come spiegato lo scorso mese, progressivamente Racing Bulls lascerà le strutture di Bicester per avvicinarsi a quelle di Milton Keynes. Attualmente l’ex AlphaTauri ha una sede anche a Faenza, ma l’obiettivo strategico sul medio termine è quello di aumentare la propria presenza nel Regno Unito, dove è più semplice attrarre ingegneri e sfruttare il legame con il team campione del mondo in carica.   

“Per molto tempo abbiamo avuto due sedi: Faenza e Bicester. I reparti di Bicester si trasferiranno nelle nuove strutture di Milton Keynes”, ha spiegato Mekies, sottolineando come gli ingegneri aerodinamici che ora si trovano a Bicester verranno inglobati nelle strutture a Milton Keynes, un po’ come avviene tra Ferrari e Haas, che condividono delle strutture, seppur in ambienti separati, a Maranello.

"Storicamente, avere due sedi centrali è sempre stato uno svantaggio. Ma siamo nel 2024, il mondo è cambiato radicalmente. Anche il modo in cui le persone interagiscono sta cambiando. Vogliamo far funzionare le cose. Vogliamo fare della nostra azienda un'azienda senza sedi. Se domani un reparto sarà diviso tra Faenza e Milton Keynes, pensiamo che vada bene. È una sfida, ma pensiamo che porti con sé molti vantaggi: possiamo assumere le persone migliori nel Regno Unito e assumere le persone migliori in Europa”.

VCARB 01

VCARB 01

Photo by: Red Bull Content Pool

Tuttavia, Mekies è ben consapevole che questo processo di trasformazione, anche sul piano tecnico, arriva con diverse sfide da affrontare. Nella passata stagione AlphaTauri si è divisa su due fronti, lavorando sia sulla monoposto 2024 che continuando ad aggiornare fino alla fine la vettura 2023 per tentare di risalire la classifica. Per quanto alcune novità portate fino ad Abu Dhabi sono tornate utili anche per comprendere degli aspetti importanti nello sviluppo della nuova vettura ed esplorare possibili soluzioni, ponendosi come ponte tra le due auto, altri aspetti andranno approfonditi e studiati per estrarre il massimo non solo dal pacchetto tecnico, ma anche dalla squadra.

"Abbiamo sviluppato la vettura fino all'ultima parte dell'anno, quindi il punto di partenza [della vettura di quest'anno] non è molto diverso da quello che avete visto ad Abu Dhabi l'anno scorso", ha detto quando gli è stato chiesto cosa aspettarsi quando la macchina di quest'anno scenderà in pista.

"Insieme a tutti i profondi cambiamenti che stiamo apportando, cercheremo di trovare la nostra nuova strada e il nostro ritmo di sviluppo, che speriamo ci porti in un posto migliore. Ma siamo consapevoli che la fase iniziale della stagione sarà probabilmente piuttosto dura, visto quanto abbiamo spinto alla fine dello scorso anno e quanto profondi sono i cambiamenti che abbiamo apportato quest'inverno".

"È naturale che questo spingerà il corretto sviluppo verso la fine della stagione. È una scelta consapevole che abbiamo fatto, anche se a breve termine potrebbe essere dannosa. Stiamo cercando di costruire un nuovo progetto e di costruirlo a lungo termine".

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