Meeting Pirelli: caduto il veto ai test delle gomme 2017
Tronchetti Provera ha ospitato Ecclestone, Todt, Marchionne e i team principal. Oltre ai piloti capeggiati da Vettel
Foto di: XPB Images
Era dai tempi di Enzo Ferrari che non c’era stata una riunione così ricca di personaggi della Formula 1 in Italia. A Milano nella Villa degli Arcimboldi, Marco Tronchetti Provera, CEO della Pirelli ha fatto gli onori di casa, per quelli che possono essere definiti gli “stati generali” del mondo dei Gp. Presenti Bernie Ecclestone (FOM) e Jean Todt (FIA), Sergio Marchionne presidente della Ferrari e i team principal di molte squadre del Circus, fra i quali Toto Wolff e Ron Dennis, oltre a un’importante rappresentanza dei piloti: oltre ai due conduttori del Cavallino, Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen, hanno partecipato ai lavori fra gli altri Nico Rosberg, Felipe Massa, Valtteri Bottas e Daniil Kvyat. Naturalmente facevano parte del gruppo anche Charlie Whiting, delegato tecnico FIA, e Paul Hembery, direttore di Pirelli Motorsport.
Caduto il veto ai test sulle gomme 2017
La notizia principale è che ci sarebbe stata un’unità di vendute all’idea di effettuare i test in pista per sperimentare e deliberare le gomme 2017 che saranno più grandi e che dovranno sopportare carichi e potenze incredibilmente superiori. Se si considera che la nuova mescola Ultra Soft (colore viola) che verrà aggiunta alle quattro già esistenti è stata provata solo per un giorno ad Abu Dhabi, dopo l’ultimo Gp della stagione 2015, si può capire che è impossibile simulare il comportamento di pneumatici totalmente diversi solo con gli studi al computer.
Bernie vuole un regolamento in un mese
Stando alle indiscrezioni sarebbe stato proprio Mister E in persona a cercare di trovare una sintesi sulla questione dando un mese di tempo perché si definisca un regolamento delle prove, uscendo dai vincoli normativi che adesso impediscono di usare una monoposto adeguatamente potente per generare gli stress ai quali le coperture dovranno essere sottoposte.
Ha fatto riflettere il crash di Baz in MotoGP
Nel gruppo di lavoro ha destato molta sensazione l’esplosione della gomma posteriore Michelin sulla Ducati di Loris Baz durante i test della MotoGP di Sepang: c’è stato uno scoppio della gomma in pieno rettilineo a 321 km/h nonostante la Casa transalpina stia lavorando da un anno con continui test di sviluppo in pista. Questo incidente (per fortuna senza conseguenza per il rider) ha fatto riflettere anche i vertici della Formula 1 che hanno rimosso il veto ai test che ha tenuto fino a oggi.
Rosberg chiede pneumatici più prestazionali
I piloti avrebbero chiesto alla Pirelli di disporre subito di gomme più prestazionali, in modo da non doverne gestire il loro rendimento, ma potendo tirare fuori il massimo potenziale dalle proprie monoposto per creare un maggiore spettacolo. Nico Rosberg, nel gruppo dei conduttori, pare sia stato fra i più convinti assertori di questa necessità.
Nuova costruzione con la… “cintura di sicurezza”
Va detto che la Pirelli all’inizio di questa stagione porterà gomme del tutto nuove come costruzione: il battistrada sarà leggermente meno spesso rispetto allo scorso anno, solo perché fra la mescola e la carcassa, i tecnici della Casa milanese metteranno un secondo strato di gomme che sarà più duro. La ragione? È semplice: una volta consumato il battistrada prestazionale ci sarà un evidente calo nelle prestazioni che consiglierà il pilota a tornare ai box per effettuare il pit stop. In questo modo si eviterà l’esplosione che tante polemiche aveva generato nel Gp del Belgio a Spa sulla Ferrari SF15-T di Sebastian Vettel nella fase finale della corsa.
La FIA non gestisce la spaccatura fra top team e gli altri?
Non si è parlato solo di gomme, ovviamente, e si diche che in particolare Sergio Marchionne sarebbe stato piuttosto intenzionato ad aprire una discussione più ampia, ma sarebbe subito emersa la profonda divisione che distingue Ferrari e Mercedes, i top team che puntano a mantenere lo status quo, e tutti gli altri. L’aspetto che sarebbe emerso evidente è l’incerto ruolo della FIA: tanto Todt che Whiting non sembrano avere la forza per governare la litigiosità delle squadre che sta letteralmente paralizzando la nascita dei regolamenti futuri.
Anche i piloti sorpresi dall’atteggiamento delle squadre
Gli stessi piloti sono rimasti stupiti delle profonde spaccature dei team che determinano l’impossibilità di varare provvedimenti che siano condivisi a vantaggio di un rilancio della Formula 1 che sta perdendo ogni anno importanti quote di ascolti televisivi. Il meeting alla Bicocca è certamente servito a smuovere le acque melmose: Sergio Marchionne si è reso conto ancora una volta quanto sia difficile apportare dei cambiamenti nel Circus, ma non starà con le mani in mano, ora che la Ferrari conta di essere protagonista…
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